L'ULTIMO DEI TEMPLARI: NICOLAS CAGE CAVALIERE EX CROCIATO ALLE PRESE CON UN'IMPREVISTA PERSONIFICAZIONE DEL MALE PER UN THRILLER 'GOTICO' IN PIENO MEDIOEVO
In ANTEPRIMA al Taormina Film Fest (11-18 Giugno 2011) - RECENSIONE IN ANTEPRIMA - Dal 15 GIUGNO
"Si tratta di sei persone pericolosamente in viaggio attraverso un territorio aspro. Lungo la strada, li conosciamo uno ad uno. La storia è raccontata in una prospettiva molto umana e tocca le questioni del bene e del male, della religione e redenzione... Behmen e il suo amico Felson pensano che il peggio sia passato. Invece si ritrovano nel pieno di un'epidemia che ha spazzato via oltre metà della popolazione. Quando finalmente giungono nel palazzo del cardinale, quello è la prima traccia di civiltà che incontrano. Eppure invece di un tranquillo riposo, vengono arruolati per compiere una missione stupefacente".
Il regista Dominic Sena
"All'epoca l'Europa stava uscendo dai Secoli Bui. La maggior parte della gente viveva nella povertà estrema e nell'ignoranza. Quando arrivò la malattia, non riuscirono a immaginare quali potessero essere le cause e le modalità del contagio, ma intere comunità erano decimate. Come è accaduto più volte nel corso della storia, quando non si riusciva a spiegare qualcosa, la gente diventava superstiziosa. La causa di una catastrofe è il tuo vicino, la giovane contadina alla fine della strada, il macellaio, la locandiera".
Il produttore Charles Roven
"La vicenda avviene in un tempo in cui si credeva che gli eventi soprannaturali fossero eventi comuni. Ma sono tanti gli elementi realistici che ci dicono quel che capitava nel mondo. I personaggi si pongono delle domande che spesso sono le stesse oggi".
Il produttore Alex Gartner
(Season of the Witch (anche 'Le Dernier des Templiers'); USA 2010; Action-thriller soprannaturale storico-epico; 95'; Produz.: Atlas Entertainment/Relativity Media; Distribuz.: Medusa Film)
Titolo in lingua originale:
Season of the Witch (anche 'Le Dernier des Templiers')
Anno di produzione:
2010
Anno di uscita:
2011
Regia: Dominic Sena
Sceneggiatura:
Bragi F. Schut
Soggetto: L'idea di fondo è quella di un'avventura soprannaturale ricca di azione nella quale “l'inferno irrompe sulla scenaâ€, allestita sullo sfondo del XIV secolo ricostruito fin nei minimi dettagli.
Europa XIV secolo. Un cavaliere viene incaricato di scortare una ragazza accusata di stregoneria, fino ad un monastero dove verrà sottoposta ad un esorcismo e processata. Durante il viaggio la ragazza si rivela come il demonio in persona.
IN ALTRE PAROLE:
Behmen (Nicolas Cage), un cavaliere reduce dalle Crociate, torna al suo paese nell'Europa centrale, solo per trovarlo devastato dalla peste. Mentre, insieme al compagno d'armi Felson (Ron Perlman) si aggira per le strade spettrali di Marburg, riceve dal moribondo cardinale D'Ambroise (Christopher Lee) l'incarico di portare una ragazzina (Claire Foy), creduta responsabile dell'epidemia, in una remota abbazia, in cui finalmente i suoi poteri potranno essere annientati una volta per sempre. Behman accetta a condizione che alla ragazza venga garantito un equo processo. Una volta messosi in viaggio, però, l'ex-crociato sarà costretto ad ammettere che la sua prigioniera non è affatto una ragazzina qualunque e a rendersi conto che la msisione che ha accettato lo metterà di fronte a un male, che non avrebbe mai immaginato, nemmeno in tempi tanto cupi e crudeli...
IN DETTAGLIO:
È la storia di un eroico Crociato e del suo amico più intimo che ritornano a casa dopo decenni trascorsi a combattere strenuamente, solo per ritrovare il loro mondo distrutto dalla Peste. I vegliardi della chiesa, convinti che la giovane accusata di essere una strega sia responsabile della devastazione, affidano ai due cavalieri il compito di scortare la misteriosa ragazza in un avulso monastero dove i monaci dovranno compiere un antico rituale per liberare la regione dal suo anatema. Intraprendono un tormentoso viaggio ricco d’azione che mette alla prova la loro forza e il coraggio, al momento in cui scoprono l’oscuro segreto della ragazza e si ritrovano a dover combattere una forza terribilmente potente in grado di determinare le sorti del mondo.
Gli anni brutali della guerra combattuta nel nome di Dio hanno strappato via da Behmen (Nicolas Cage) ogni sua propensione allo spargimento di sangue e la sua lealtà alla Chiesa. Con l’immagine nella mente di un tranquillo futuro a riposo, Behmen e il suo compagno in armi Felson (Ron Perlman) sono invece sconvolti nel trovare abbandonata la loro terra d’origine, inconsapevoli del fatto che l’Europa è stata decimata dalla Peste Nera.
Alla ricerca di cibo e rifornimenti nel Palazzo a Marburg, i due cavalieri sono arrestati e portati innanzi al Cardinale locale (Christopher Lee) per fornire una spiegazione del loro non pianificato ritorno dall’Oriente. Il cardinale morente minaccia di farli arrestare per diserzione, a meno che non accettino una pericolosa missione. Nelle prigioni sotterranee è detenuta una giovane donna (Claire Foy) accusata di essere una delle streghe portatrici della Peste. La sola opportunità di redenzione per i due cavalieri è quella di accompagnare la ragazza in una lontana abbazia dove sarà celebrato il processo.
I brutali maltrattamenti sulla ragazza in prigione e la sua impotenza di fronte alle accuse dei giudici della chiesa commuovono Behmen. Convinto che ella sia solo un capro espiatorio di comodo e col timore che la giovane subisca una condanna senza una giusta udienza, consente a scortarla in questo viaggio irto di pericoli.
Oltre al suo fidato compagno Felson, lo accompagnano un viaggiatore imbroglione che conosce il territorio (Stephen Graham), un giovane entusiasta che aspira al cavalierato (Robert Sheehan), un cavaliere amareggiato che ha perduto la propria famiglia con la Peste (Ulrich Thomsen) e un prete ingenuo e semplice (Stephen Campbell Moore).
La strada è lunga e perigliosa, e le insidie aumentano con l’aumentare di fenomeni inquietanti che portano il gruppo a percorrere strade inesplorate, attraverso gole vertiginose a strapiombo sul nulla e nel cuore di foreste infestate da branchi di lupi. Uno dopo l’altro i suoi compagni vengono colti dalla sventura e il tormentato Crociato si scopre a dove affrontare l’avversario più terrificante.
SYNOPSIS:
A 14th century Crusader returns to a homeland devastated by the Black Plague. A beleaguered church, deeming sorcery the culprit of the plague, commands the two knights to transport an accused witch to a remote abbey, where monks will perform a ritual in hopes of ending the pestilence. A priest, a grieving knight, a disgraced itinerant and a headstrong youth who can only dream of becoming a knight join a mission troubled by mythically hostile wilderness and fierce contention over the fate of the girl. When the embattled party arrives at the abbey, a horrific discovery jeopardises the knight's pledge to ensure the girl fair treatment, and pits them against an inexplicably powerful and destructive force.
Commento critico (a cura di ROSS DI GIOIA)
Dopo essere diventati noti come coloro che hanno combattuto a lungo con le vesti di Crociati indosso, uccidendo un numero altissimo di nemici, i templari Behmen e Felson (Nicolas Cage e Ron Perlman) alla fine però comprendono che la loro missione sanguinaria (in nome di Dio) ha anche un prezzo altissimo: il massacro di donne e bambini che non hanno alcuna colpa. Decidono così di abbandonare per sempre il campo di battaglia e diventare disertori. Una volta catturati, ottengono la liberazione solo a patto di scortare una presunta strega a un monastero situato in un luogo remoto. La giovane è accusata di aver diffuso la peste bubbonica, e i monaci hanno tra i loro libri un antico volume le cui formule consentirebbero di smascherare la stregoneria. I due templari, scortando la strega, partono alla volta del monastero insieme a un sacerdote, un soldato, un giovane aspirante cavaliere e un imbroglione.
Ma durante il tragitto saranno tante le domande a cui tutti loro dovranno dare risposta.
Diretto da Dominic Sena, L’ultimo dei templari (titolo italiano incomprensibile, visto che i templari protagonisti della storia sono due!), ha ambizioni smisurate che alla fine mal si conciliano con il risultato sui titoli di coda. Deciso ad essere qualcosa di più che una bella rivisitazione del periodo medievale con tanto di costumi e armi (più o meno improprie), prova a darsi un tono addirittura anticlericale. Quello che ne viene fuori è invece un “j’accuse†all’acqua di rose e tremendamente già visto. Il fanatismo religioso insito nella popolazione - semplicemente terrorizzata dalla Chiesa che agitava il fantasma dell’Inferno e di una presunta superiorità morale sulle anime (ma soprattutto sui corpi) - viene prima vagheggiato, poi quasi nascosto. Codardamente, si potrebbe dire, la necessità di non offendere nessuno (ai giorni nostri, non nel Medioevo), diventa quindi una