Tra i più attesi!!! - RECENSIONE - Martin Scorsese cede il timone della regia allo svedese Tomas Alfredson (Lasciami entrare, La talpa) tenendosi quello di produttore esecutivo. Nel ruolo del detective Harry Hole della polizia di Oslo Michael Fassbender - Dal 12 Ottobre
(Il detective protagonista) "E’ un uomo dalle mille contraddizioni. Crede nel sistema giuridico, crede nel modello democratico scandinavo; tuttavia, è un outsider che non si sente a proprio agio nella società scandinava. Si preoccupa di coloro che gli sono vicini, ma non vuole che qualcuno gli si avvicini. Lotta tra l’essere un uomo che ama le donne - e una in particolare - ma cerca un modo per vivere una vita solitaria. Non vuole essere un membro della massa, eppure ha un profondo riflesso sociale che molti di noi hanno: la voglia di collaborare con gli altri... 'L’Uomo di Neve' ha in più l’elemento horror che i libri precedenti non hanno. Il titolo ‘L’Uomo di Neve’ trasmette una certa immagine, così come l'idea di una cosa innocente che viene eliminata dal contesto e messo in un nuovo contesto; più è accogliente e familiare, e più diventa spaventoso".
Lo scrittore Jo Nesbø
"La sfida nell'adattare Harry al grande schermo, oltre a conservare quelle caratteristiche che lo rendono così unico, era quella evitare di cadere in una rappresentazione stereotipata di un poliziotto problematico intento a risolvere un crimine. Abbiamo cercato di rendere Harry imprevedibile, originale nel suo pensiero, non particolarmente sociale, non esattamente carismatico. È sicuramente un tipo che potrebbe essere descritto come ‘difficile’, per questo è stato impegnativo portarlo in vita. Non è un eroe d'azione al 100%. È un detective intelligente che si trova di fronte a situazioni molto pericolose e difficili".
Il produttore Robyn Slovo
(The Snowman; REGNO UNITO 2017; Thriller; 119'; Produz.: Another Park Film in associazione con Universal Pictures e Working Title Films; Distribuz.: Universal Pictures International Italy)
Sceneggiatura:
Hossein Amini e Matthew Michael Carnahan
Soggetto: Dal romanzo omonimo (The Snowman) dello scrittore norvegese Jo Nesbø.
The Snowman è il settimo racconto dell'autore sul personaggio del commissario Harry Hole. Nel libro, ambientato ad Oslo, quando cade la prima neve, si racconta la storia della scomparsa improvvisa di una donna. Unico indizio è un pupazzo di neve con al collo la sua sciarpa e il detective Hole collegherà il caso a una serie di omicidi di un serial killer.
Effetti Speciali: Stefano Pepin e Jason McCameron (supervisori); George Buckleton
Casting: Jina Jay
Scheda film aggiornata al:
02 Dicembre 2017
Sinossi:
In breve:
Nella città di Oslo quando i primi fiocchi cadono, alcune donne spariscono nel nulla e misteriosi pupazzi di neve compaiono a sorvegliare le strade. L'uomo di neve segue le indagini del detective Harry Hole (Michael Fassbender), a capo di una squadra speciale della polizia di Oslo incaricata di investigare su una serie di omicidi locali. Dopo l'ennesima sparizione, avvenuta durante la prima nevicata dell'anno, Hole scopre interessanti collegamenti con alcuni casi irrisolti vecchi di vent'anni: la cornice invernale, la vittima designata, il pupazzo di neve sulla scena del crimine, tutti elementi che richiamano i metodi di un elusivo serial killer. Con l’aiuto di una giovane e brillante recluta, il poliziotto dovrà unire i puntini per svelare il disegno nascosto dietro le frequenti sparizioni, prima che la neve torni a imbiancare le strade e cancelli ogni traccia dell'assassino.
In dettaglio:
In un panorama glaciale come il suo terreno di caccia, un sociopatico che si autodefinisce "The Snowman Killer" ha puntato l'unica persona a cui vuole mostrare il suo metodico gioco perverso e criminale: l’investigatore capo di una squadra speciale anticrimine. Fornendogli delle esche avidamente semplicistiche come "Signor Poliziotto, ti ho dato tutti gli indizi ... "lancia il guanto di sfida ad un degno avversario da affrontare nel suo gioco malato.
Per il detective Harry Hole (Fassbender), la morte di una giovane donna avvenuta dopo la prima nevicata invernale, non sembra altro che un omicidio ordinario nel suo distretto. Fin dall'inizio dell'indagine, l’uomo di neve lo provoca personalmente, come d’altronde continua a fare in occasione di ogni nuovo crudele omicidio. Temendo di trovarsi di fronte ad un serial killer inafferrabile che da tempo si pensava morto, il detective ingaggia la brillante recluta Katrine Bratt (Ferguson), per aiutarlo a collegare alcuni casi irrisolti risalenti a molto tempo addietro, con i più recenti e brutali. Se va tutto bene, faranno uscire allo scoperto lo psicopatico che li sta osservando da chissà quanto tempo. Se falliscono, un male impensabile colpirà ancora una volta con l’avvento della successiva nevicata.
Short Synopsis:
Detective Harry Hole investigates the disappearance of a woman whose pink scarf is found wrapped around an ominous-looking snowman
comprende perciò la ragione di variabili narrative al testo scritto che peraltro finiscono per scialbare un noir in origine a tinte piuttosto forti.
La matrice è scandinava a tutto tondo dunque: scrittore, testo del romanzo, la stessa ambientazione. Dopo il default di Martin Scorsese che avrebbe dovuto dirigere L'uomo di neve - e pare non sia il solo ad aver declinato l'impegno di regia - alla fine è subentrato il regista svedese Tomas Alfredson, pure scandinavo. Il quadro non poteva essere più perfetto. Eppure il film non lo è. Un noir a tutti gli effetti ma di marca più televisiva che cinematografica. Fatta eccezione per un prologo intenso ed efficace sotto ogni punto di vista, anche se nel concludersi anticipa scricchiolii sospetti, e non solo inerenti alle distese di ghiaccio. Un prologo che ricorda molto il genere di introduzione che amava confezionare il grande Alan Pakula (L'ombra del diavolo), ritraendo le
Chi investiga, con il suo entourage di battuta e di vita privata, sono la tessitura di questa nobile cornice che, d'altro canto, rischia di essere ben più preziosa dell'affresco stesso dipinto al suo interno. E questo anche se è Michael Fassbender (Shame, Prometheus, The Counselor: il procuratore, Alien: Covenant) a
vestire i panni di un detective particolarmente tormentato negli affetti e nella persona come il suo Harry Hole. Persona strascicata fisicamente e interiormente, e non solo per l'effetto dell'alcol a go-go che lo ritrae addormentato nei posti più impensati. Il resto dei personaggi che gli ruotano attorno, una ex moglie (Charlotte Gainsbourg) e un figlio di cui sente la responsabilità sia pure in virtù di una paternità indiretta - condotta d'altra parte in un modo del tutto inadeguato, in quanto basata sulle terremotate fondamenta dell'assenza o al massimo della presenza intermittente - vorrebbero tessere la più emozionante delle tele di ragno con le sue prede, e invece va già bene se troviamo la ragnatela. Le prede sono disperse qua e là sul campo, non di rado con immagini ad effetto, così come ad esempio il banchetto dei rapaci bianchi sul candido terreno innevato che si collocano in modo da coprirne
i resti. Virtuosismi estetizzanti che confezionano una pellicola addomesticata più all'estetica che all'autentica, vibrante emozione.
Secondo commento critico (a cura di La parola al film)
NEW!!! il secondo trailer:
trailer:
clip 'Arve Stop':
intervista a Rebecca Ferguson (versione originale sottotitolata):