Cast: Liam Neeson (Michael McCauley) Vera Farmiga (Joanna) Patrick Wilson (Alex Murphy) Sam Neill (Capitano Hawthorne) Elizabeth McGovern (Karen MacCauley) Jonathan Banks (Walt) Florence Pugh (Gwen) Dean-Charles Chapman (Danny MacCauley) Clara Lago (Eva) Roland Møller (Jackson) Ella-Rae Smith (Sofia) Shazad Latif (Vince) Killian Scott (Dylan) Andy Nyman (Tony) Nila Aalia (Sherri)
Musica: Roque Baños
Costumi: Betsy Heimann (per Liam Neeson); Jill Taylor
Scenografia: Richard Bridgland
Fotografia: Paul Cameron
Montaggio: Nicolas De Toth
Effetti Speciali: Stefano Pepin (supervisore); Jason McCameron (co-supervisore); Alistair Poulter
Makeup: JoJo Williams
Casting: Reg Poerscout-Edgerton
Scheda film aggiornata al:
06 Marzo 2018
Sinossi:
In breve:
Michael (Liam Neeson), venditore di assicurazioni, viene contattato da un misterioso sconosciuto, che lo costringe a scoprire l'identità di un passeggero nascosto sul treno che giornalmente prende per spostarsi prima che il mezzo giunga alla sua ultima fermata. Mentre lotta contro il tempo per risolvere l'enigma, Michael si rende conto di essere involontariamente parte di una cospirazione criminale in cui è in gioco la sua stessa vita e quella di tutti i passeggeri.
Short Synopsis:
A businessman is caught up in a criminal conspiracy during his daily commute home
Michael is an insurance salesman who is on his daily commute home, when it quickly becomes anything but routine. After being contacted by a mysterious stranger, Michael is forced to uncover the identity of a hidden passenger on his train before the last stop. As he works against the clock to solve the puzzle, he realizes a deadly plan is unfolding and is unwittingly caught up in a criminal conspiracy. One that carries life and death stakes for himself and his fellow passengers
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
Liam Neeson impeccabile nei panni di un uomo qualunque incastrato da eventi straordinari. Quel che si dice 'uno scenario tipicamente hitchcockiano', con una suspense incalzante, per quanto ad un certo punto degenerata in quel genere di azione inverosimile tipicamente hollywoodiano. E i round si sprecano mentre l'uomo qualunque si trasforma nel più temibile degli 'action heroes'
L'elegante prologo all'insegna della routine quotidiana montata su spezzoni ad incastro non è degno del seguito. Che nell'insieme, intendiamoci, si lascia guardare. Per quanto non si tratti neppure di una trama inedita. Ma non si può fare a meno, soprattutto dalla metà in poi della storia, di assistere alle tipiche scene d'azione a carattere hollywoodiano. E per hollywoodiano oramai si intende il target commerciale che poco o nulla ha a che vedere con il realismo e molto più con lo spettacolo a buon mercato. E per una pellicola che ha consapevolmente l'ambizione di ricalcare il
maestro dei maestri del noir non volge a favore. Non è un mistero che L'uomo sul treno - The Commuter brilli di luce riflessa. Hitchicockiana, naturalmente. Non manca l'intrigo, che è pure intrigante. A mancare forse è l'effetto sorpresa, sorpassato ben presto in salita da miss prevedibilità . E se il finale non è del tutto scontato risulta d'altra parte poco credibile. Il criminale di turno non torna mai sullo stesso treno per farsi beccare, andiamo! Così se l'avvio risulta del tutto plausibile, man mano che i fili della matassa si intrecciano tra loro in modo tale da imporre una lotta contro tutti per uscirne vivi, e soprattutto per salvaguardare la famiglia a rischio - altra nota ricorrente, come vero è da che thriller è thriller, Air Force One docet - il mordente cala e l'intrigo si disperde tra le 'botte da orbi' di una colluttazione sull'altra e una manciata di
mosse acrobatiche surreali. Così Hitchcock incontra Indiana Jones. E come Gesù cammina sulle acque il nostro protagonista corre sulle rotaie del treno - che dovevano essere di gomma per non tranciare di netto! - e non solo. Vi ricorda niente questo?
ormai in collaudata sintonia con il regista spagnolo Jaume Collet-Serra. L'uomo sul treno-The Commuter suggella difatti la loro quarta collaborazione dopo i precedenti film di successo Unknown – Senza identità , Non-Stop e Run All Night –Una notte per sopravvivere. Navigatissimo nel ritrarre l'uomo ordinario, qualunque, accalappiato come un novellino e costretto a vedersi evitare un colossale disastro su un affollato treno di pendolari. Uomo qualunque risucchiato nel vortice di eventi del tutto straordinari certo, ma che nella realtà , da persona avveduta ed esperta quale si presenta, avrebbe forse gestito diversamente tutta la situazione. Si è parlato de L'uomo sul treno-The Commuter di una sorta di sequel del succitato Non-Stop - un incasso da oltre 222 milioni di dollari a livello mondiale nel 2014 - l'ambizione era evidentemente di replicare il precedente successo. Chissà magari succederà . O forse no. Ma guardando al film prima che al box office, in buona sostanza
L'uomo sul treno si presenta come il modesto erede delle famose pellicole hitchcockiane de L'altro uomo e Intrigo Internazionale, di cui qui si calcano le orme: da thriller psicologico ad alta tensione, di fermata in fermata, mentre monta il dilemma morale del nostro protagonista preso al laccio dalla fascinosa Joanna, la donna che Vera Farmiga dota di quel sottofondo torbido e mellifluo che avrebbe messo sulla difensiva chiunque, prima che il tutto avesse luogo. Un dilemma morale simile per certi versi al The Box (2009) di Richard Kelly. Tutt'altra storia senz'altro, ma con cui d'altra parte L'uomo sul treno sembra condividere analogo dilemma morale, radicato, in entrambi i casi, nella consapevolezza che, sulla scia di una determinata scelta personale, qualcuno si farà molto male.
Secondo commento critico (a cura di )
Trailer Ufficiale Italiano:
Clip 'Una piccola cosa':
Clip 'Giornale':
Clip 'Sospetti':
Intervista al regista Jaume Collet-Serra (versione originale sottotitolata):
Intervista a Liam Neeson (versione originale sottotitolata):
Intervista a Vera Farmiga (versione originale sottotitolata):