Samuel vive la sua vita nel Sud della Francia senza responsabilità e senza legami importanti fino a quando una delle sue vecchie fiamme gli lascia tra le braccia una bambina di pochi mesi, Gloria: sua figlia!
Inizialmente incapace di prendersene cura, Samuel impara giorno dopo giorno ad essere un buon padre.
Otto anni dopo, quando Samuel e la piccola Gloria sono ormai inseparabili e felici, una sorpresa inaspettata cambierà le loro vite…
Short Synopsis:
Samuel parties hard in the Marseille area of France and is awoken one morning by a woman carrying a baby she claims is his. She drives off leaving him with a wailing infant; he gives chase to London where he finds work and raises Gloria by himself
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
Il respiro di Famiglia all'improvviso - Istruzioni non incluse - libero adattamento da un film messicano - alita sui titoli di testa con quel delizioso cortometraggio declinato in una coloratissima animazione naif che trova il suo climax nella sequenza del motoscafo. Un cortometraggio tutt'altro che generico, una sorta di biglietto d'ingresso per i due protagonisti principali che figurano come sagome microscopiche in stile ombre cinesi incorporate nelle varie scenette. Brandelli di vita quotidiana di un 'padre per caso' con una figlia piovuta come un fulmine a ciel sereno. Ma questa è già l'anima del film che non tarda a fare il suo ingresso su un red carpet gioiosamente comico come una bella festa. Eppure, proprio una festa non è. Non mancheranno le lacrime, ma la risata è assicurata per la maggior parte del tempo, soprattutto nel primo atto, ricco di situazioni tragicomiche, alimentate per lo più, ma non solo,
da un mattatore, ormai 'fuori classe', come Omar Sy, qui strabiliante, nel suo abbagliante sorriso a 360°, tanto quanto nelle pieghe più drammatiche che lo elevano ad intenso interprete a tutto tondo. Pieghe che celano un'amara sorpresa sia pure scartando elegantemente dal melodramma.
"Sono rimasto colpito dalla storia di quest'uomo che decide di dedicarsi completamente alla figlia. Mi ha ricordato film come 'La vita è bella' di Roberto Benigni o 'La ricerca della felicità ' di Gabriele Muccino, che mettono meravigliosamente in scena coppie adulto/bambino. Inoltre ho pensato che con un padre improbabile, un amico generoso, e una madre che torna e con la quale nessuno vuole avere a che fare, ce n'era abbastanza per raccontare una storia divertente e commovente". E' quanto ha dichiarato il regista Hugo Gelin a proposito di questo suo film, tematicamente affiliabile a molti altri, ma di fatto unico nella sua sensibilità , leggera come le ali di
Al centro di Famiglia all'improvviso-Istruzioni non incluse c'è invece il rapporto tra il fanciullone Samuel di Omar Sy, costretto, suo malgrado, ad una crescita accelerata altrimenti impensabile. Il modo e le circostanze in cui la giovane madre Kristin di Clemence Poesy abbandona la propria figlia neonata nelle mani di Samuel/Sy e le mosse iniziali del padre inconsapevole, incastrato a meraviglia, per fronteggiare l'imprevisto, riservano sequenze esilaranti a dispetto del risvolto realisticamente drammatico, mentre all'orizzonte compare un improbabile 'assistente' e datore di lavoro, confidente e amico impareggiabile, come l'omosessuale Bernie di Antoine Bertrand. Un fluido montaggio raggiunge in un baleno l'età degli otto anni della figlia Gloria (la solare Gloria Colston), ben più adulta di suo padre - è lei che gli ricorda orari e appuntamenti e che traduce l'inglese che lui non è mai riuscito ad imparare. Il genere di rapporto già visto, sia pure
incastonato in tutt'altra storia, tra il padre Bud (Costner) e la figlia Molly (Carroll) in Swing Vote. Ma Famiglia all'improvviso-Istruzioni non incluse resta comunque unico nel genere.
Unico e prezioso. Irresistibile per comicità e delicato come il tocco di una piuma quando ad un certo punto, mentre si tende un piccolo tranello allo spettatore, il timone inizia a virare in una direzione meno solare. E proprio mentre abbiamo la sensazione che, date le nuove circostanze, il personaggio di Samuel/Sy stia perdendo il focus, ecco che siamo quasi travolti dalla nitidezza recuperata in tutto il suo spessore per porgere quel profondo messaggio, tratteggiato dalla sceneggiatura come monologo in voce fuori campo del nostro protagonista, ritratto in un profilo ravvicinato in primissimo piano. Un messaggio stupendo e carico di speranza che sa come recuperare il sorriso e la forza di andare avanti, malgrado le perdite che la vita ci riserva. E il
messaggio, come sottoscrive la doppia dedica del film alla nonna e al padre del regista, sembra arrivare da chi ha la sensibilità giusta per porgerlo, in questo modo leggiadro e divertente, facendosi largo tra le cortine di una malinconia ricacciata dentro per amore e responsabilità di portata incommensurabile. E se lo stunt Samuel di Omar Sy si dice "immortale" per gioco, ad essere veramente immortale è quell'amore reciproco che sa come andare oltre.