VINCITORE di 2 Premi OSCAR: 'Miglior trucco e acconciatura' e 'Miglior Attore' (Gary Oldman) - Categoria 'film da non perdere'!!! - 6 Nominations agli Oscar 2018 - VINCITORE di 1 Golden Globe al 'Miglior Attore' (Gary Oldman) - RECENSIONE - Political drama firmato Joe Wright, L'ora più buia (Darkest Hour) è ambientato all'inizio della Seconda guerra mondiale. Il titolo fa riferimento al momento cruciale della scelta, da parte del Primo ministro britannico Winston Churchill (Gary Oldman), tra l'armistizio con la Germania nazista e l'intervento nel conflitto armato. Al suo fianco la moglie (Kristin Scott Thomas) e la segretaria personale (Lily James) - Dal 18 Gennaio
"Le parole possono, e devono, cambiare il mondo. Esattamente come è successo con Winston Churchill nel 1940. Sotto un’incredibile pressione politica e personale, ha trovato la forza di raggiungere vette ineguagliabili in così pochi giorni – senza mai fermarsi... L’interrogativo consisteva di fatto nel voler continuare a combattere da soli, probabilmente fino alla distruzione dell’esercito e forse della nazione, o scegliere la via più sicura – come suggerito dal Conte di Halifax e l’uscente Primo Ministro Neville Chamberlain – ed esplorare la possibilità di un trattato con Hitler. Winston si è trovato in grande difficoltà , ma ha combattuto, anche contro il sistema da cui proveniva... Questa storia, pur legata al passato, risuona ancora fino ai nostri giorni. Troppo spesso, i nostri ‘leader’ seguono le scelte altrui. In questo caso, decisioni prese in un mese hanno avuto ripercussioni globali... È emersa una grande incertezza, probabilmente inattesa considerando la sua autorevolezza. Winston era consapevole di aver fatto scelte sbagliate nel passato, senza dubbio durante la Prima Guerra Mondiale in occasione della Battaglia di Gallipoli. I piedistalli sono fatti per le statue, non per le persone, e una lettura di quei minuti rivela l’immagine di un leader in difficoltà , sotto attacco da tutti i fronti e incerto su quale scelta prendere, soprattutto sul pericolo di accettare di sedersi al tavolo con un nemico pronto a rivedere per sempre le sembianze di questo mondo... In questo processo è venuta fuori la forza di volontà di un uomo che è diventato un’icona"
Il produttore e sceneggiatore Anthony McCarten
"Mi sono trovato immediatamente rapito da un testo coinvolgente, puro dramma. Ho sempre considerato la Seconda Guerra Mondiale il fulcro del ventesimo secolo. Ha cambiato tutto. Se il pubblico di oggi riesce ad appassionarsi alle vicende di un’icona di quei tempi, anche dal punto di vista umano, allora le sue qualità diventeranno ancora più fonte di ispirazione"
Il regista Joe Wright
(Darkest Hour; REGNO UNITO 2017; Dramma biografico-storico di guerra; 125'; Produz.: Working Title Films; Distribuz.: Universal Pictures International Italy)
Soggetto: La pellicola segue le vicende del Primo Ministro britannico Winston Churchill agli inizi della Seconda guerra mondiale.
Cast: Gary Oldman (Winston Churchill) Lily James (Elizabeth Layton) Ben Mendelsohn (Re George VI) Stephen Dillane (Visconte Halifax) Kristin Scott Thomas (Clementine Churchill) Charley Palmer Rothwell (Miles Aldridge) Ronald Pickup (Neville Chamberlain) Hannah Steele (Abigail Walker) Richard Lumsden (Generale Ismay) Nicholas Jones (Sir John Simon)
Musica: Dario Marianelli
Costumi: Jacqueline Durran
Scenografia: Sarah Greenwood
Fotografia: Bruno Delbonnel
Montaggio: Valerio Bonelli
Casting: Jina Jay
Scheda film aggiornata al:
19 Maggio 2020
Sinossi:
In breve:
L'ora più buia cui fa riferimento il titolo è il momento cruciale della scelta, da parte del Primo ministro britannico Winston Churchill (Gary Oldman), tra l'armistizio con la Germania nazista e l'intervento nel conflitto armato. Di fronte all'avanzata dell'esercito tedesco e all'imminente invasione della Gran Bretagna, Churchill è chiamato a decidere tra la tutela del Paese in nome di una pace apparente e temporanea e la difesa dei propri ideali di autonomia e libertà . Accanto a lui, indaffarate nel dietro le quinte della storia, la moglie Clementine (Kristin Scott Thomas) e la segretaria personale Elizabeth Nel (Lily James).
In dettaglio:
E' il racconto ispirato dalla vera esperienza delle prime settimane di Winston Churchill alla guida del proprio paese agli inizi della Seconda Guerra Mondiale.
Spiritoso e brillante, soprattutto per essere un membro del Parlamento, Churchill è un uomo coraggioso che all’età di 65 anni appare inadatto a ricoprire il ruolo di Primo Ministro, soprattutto in un contesto come quello europeo che è ai limiti della disperazione. Gli Alleati continuano a raccogliere sconfitte contro le truppe Naziste e con l’intero esercito britannico arenato in Francia, Churchill riceve la guida del governo con grande urgenza il 10 maggio 1940.
Mentre la minaccia di un’invasione del Regno Unito da parte delle forze di Hitler insorge e 300.000 soldati della Regina sono bloccati a Dunkirk, Churchill si trova a combattere con le trame interne del proprio partito e con Re Giorgio VI (interpretato dal vincitore dell’Emmy Award Ben Mendelsohn) che mostra grande scetticismo sulle abilità da Primo Ministro nel riuscire ad affrontare la sfida. La situazione è drammatica: negoziare una pace con la Germania nazista salvando il popolo britannico a costi indicibili o combattere contro un destino che si mostra avverso.
Con il prezioso supporto della consorte al suo fianco già da 31 anni, Clemmie (Kristin Scott Thomas), Churchill si rivolge al popolo britannico con l’ambizione di ispirare dignità e volontà di lottare per gli ideali della nazione, per la sua libertà . Riponendo nelle parole gran parte del proprio impegno, con l’aiuto dell’instancabile segretaria, (Lily James), Winston scrive e interpreta discorsi che guideranno la nazione. Stretto nella condizione di dover affrontare le ore più buie e dure della sua vita, Winston riuscirà a cambiare il corso della storia contemporanea per sempre.
Synopsis:
Within days of becoming Prime Minister, Winston Churchill must face his most turbulent and defining trial: exploring a negotiated peace treaty with Nazi Germany, or standing firm to fight for the ideals, liberty and freedom of a nation.
Within days of becoming Prime Minister of Great Britain, Winston Churchill (Gary Oldman) must face one of his most turbulent and defining trials: exploring a negotiated peace treaty with Nazi Germany, or standing firm to fight for the ideals, liberty and freedom of a nation. As the unstoppable Nazi forces roll across Western Europe and the threat of invasion is imminent, and with an unprepared public, a skeptical King, and his own party plotting against him, Churchill must withstand his darkest hour, rally a nation, and attempt to change the course of world history.
oltre la normale amministrazione del caso. Considerata la distanza fisica tra Gary Oldman ed il reale Winston Churchill, senza il contributo essenziale di un fuoriclasse nello special make-up come lo scultore contemporaneo iperrealista Kazuhiro Tsuji (due nomination agli Oscar prima di ritirarsi dall'universo cinematografico nel 2012), l'operazione non sarebbe stata possibile. D'altra parte è lo stesso artista, richiamato al lavoro sul set direttamente da Oldman, a considerare che "se al make-up combini un attore che ci mette l’anima, si riesce a diventare la persona che volevi". E queste sono per l'appunto le doti interpretative di Oldman, uno che ci mette l'anima e neanche te ne accorgi tanto è naturale. Ed ecco che, dopo sei mesi di sviluppo e prove per ottenere il giusto equilibrio, fra scolpire, applicare, aggiustare, aggiungere e togliere, Gary Oldman è letteralmente diventato Winston Churchill, con tutta la sua iraconda umanità , amante dell'alcool, dei sigari e davvero
con scarsa propensione alla calma e alla pazienza. Un calderone in ebollizione, brusco e irascibile, puntiglioso ma con il grande dono della parola. Il che ad un politico non guasta di certo. Una parola pronta ad uscire nelle più improbabili situazioni, al mattino ancora a letto o persino in bagno. Parola che nel film ha preso felice vita grazie al lavoro dello sceneggiatore e produttore Anthony McCarten (nomination all'Oscar per La Teoria del Tutto - The Theory of Everything).
'One Man Show'. D'accordo. Innegabile. Ma L'ora più buia, Darkest Hour, titolo aderente per una volta in lingua originale inglese così come in italiano, è prima di tutto Storia. Una di quelle pagine ruvide, tra le più complicate, per i combattuti e contrastati dibattiti intorno a delle decisioni cruciali da prendere. Ispirato dalla vera esperienza delle prime settimane di Winston Churchill alla guida del proprio paese agli inizi della Seconda Guerra Mondiale,
di essere salvate sulle spiagge di Dunkirk, in Francia". Ecco su quale tetro capitolo di Storia Europea, e di fatto Internazionale, si va facendo luce con L'ora più buia. Avrebbe potuto risultare di un tedio mostruoso ma, al contrario, avvince come il più brillante dei thriller.
una marcatura di significato, quasi si volesse rallentare il tempo per la decisione da prendere, mentre si prova ansia per il popolo e per il prezzo da pagare in vite umane. E invece i giorni scorrono, sul calendario riprodotto sul grande schermo in un modo che aggiunge peso al peso della questione. Questione di vita o di morte. Di quante vite e quanti morti?! E in che termini. Stiamo parlando, come si è detto, della vera esperienza delle prime settimane di Winston Churchill alla guida del proprio Paese agli inizi della Seconda Guerra Mondiale. Momento immediatamente riconoscibile fin dall'apertura del film, dal tratto inequivocabilmente documentaristico, che si inchina alla Storia ritraendo in filmati di repertorio in bianco e nero il protagonista del terrore mondiale nella Germania nazista. Quello di cui lo stesso Churchill in una sequenza tragicomica, in punta di rovente rabbia furibonda, non riesce a trovare il nome giusto,
con l'eleganza di un guanto da Kristin Scott Thomas. Personaggio che la Storia stessa decanta come ombra fattiva del Primo Ministro Britannico. "Come si dice spesso, dietro a un grande uomo c’è una donna ancora più grande". Ed è risaputo che "la donna più importante nella vita di Winston Churchill durante quelle quattro intense settimane nella primavera del 1940 fu sua moglie Clementine, conosciuta come Clemmie, e al suo fianco già da 31 anni". Se Clemmie è veramente stata la "confidente, compagna, coscienza critica" e, "in assoluto la persona di cui Winston si fidava più di tutti", beh, il copione pecca di avarizia, anche se si lascia leggere tra le righe e Scott Thomas non ha certo problemi a rendersi illuminante anche quando le viene imposto il fiato corto o quanto meno misurato. Denunciata la sbavatura, tocca ora al grappolo di sequenze memorabile. Ed è mia modesta opinione che lo
si trovi nel luogo dove Churchill non aveva mai messo piede prima e dove trova anche la risposta al suo dilemma. In metropolitana.
Secondo commento critico (a cura di La parola al film)
Secondo Trailer Ufficiale Italiano:
Trailer Ufficiale Italiano:
Clip 'Al Primo Ministro':
Clip 'L'hai vista questa foto?':
Clip 'Non si può ragionare con una tigre':
Clip 'Sii te stesso':
Clip 'Vostra Maestà ':
Intervista al regista Joe Wright (versione originale sottotitolata):