(A Beautiful Day in the Neighborhood; USA 2019; Biopic drammatico; 108'; Produz.: Big Beach Films; Distribuz.: Sony Pictures Italia/Warner Bros. Italia)
Titolo in lingua originale:
A Beautiful Day in the Neighborhood
Anno di produzione:
2019
Anno di uscita:
2020
Regia: Marielle Heller
Sceneggiatura:
Micah Fitzerman-Blue e Noah Harpster
Soggetto: Basato sulla storia vera dell'amicizia tra Fred Rogers e il giornalista che nella finzione si fa chiamare Lloyd Vogel. Il primo è una celebre stella della televisione; il secondo un cinico reporter di "Esquire". Il loro inconsueto rapporto cambierà il modo di vedere il mondo di entrambi.
Preliminaria - Premi e Riconoscimenti al film:
2020 - Oscar
Candidatura per il Migliore attore non protagonista (Tom Hanks)
2020 - Golden Globe
Candidatura per il miglior attore non protagonista (Tom Hanks)
2020 - Premi BAFTA
Candidatura per il miglior attore non protagonista (Tom Hanks)
2019 - Chicago Film Critics Association Awards
Candidatura per il miglior attore non protagonista a Tom Hanks
Candidatura per la miglior sceneggiatura non originale a Micah Fitzerman-Blue e Noah Harpster
2019 - Satellite Awards
Candidatura per il miglior attore non protagonista a Tom Hanks
2020 - Critics' Choice Awards
Candidatura per il miglior attore non protagonista a Tom Hanks
Candidatura per la miglior sceneggiatura non originale a Noah Harpster e Micah Fitzerman-Blue
2020 - Screen Actors Guild Awards
Candidatura per il miglior attore non protagonista cinematografico a Tom Hanks
Cast: Tom Hanks (Fred Rogers) Matthew Rhys (Lloyd Vogel) Susan Kelechi Watson (Andrea Vogel) Chris Cooper (Jerry Vogel) Enrico Colantoni (Bill Isler) Maryann Plunkett (Joanne Rogers) Tammy Blanchard (Lorraine) Wendy Makkena (Dorothy) Sakina Jaffrey (Ellen) Carmen Cusack (Margy) Noah Harpster (Todd) Maddie Corman (Betty Aberlin) Kevin L. Johnson (Darin Scharf) Kitty Crystal (Punk metropolitano) Michael Masini (Richie)
Musica: Nate Heller
Costumi: Arjun Bhasin
Scenografia: Jade Healy
Fotografia: Jody Lee Lipes
Montaggio: Anne McCabe
Makeup: Ma Kalaadevi Ananda (direzione); Krista Montgomery
Casting: Avy Kaufman
Scheda film aggiornata al:
01 Dicembre 2020
Sinossi:
Un giornalista disilluso è incaricato dalla rivista Esquire di stilare un profilo di Fred Rogers, celebre stella della televisione. Supererà il proprio scetticismo imparando la gentilezza, l'amore e il perdono dal più amato vicino di casa d'America.
Synopsis:
Two-time Oscar®-winner Tom Hanks portrays Mister Rogers in A Beautiful Day in the Neighborhood, a timely story of kindness triumphing over cynicism, based on the true story of a real-life friendship between Fred Rogers and journalist Tom Junod. After a jaded magazine writer (Emmy winner Matthew Rhys) is assigned a profile of Fred Rogers, he overcomes his skepticism, learning about empathy, kindness, and decency from America's most beloved neighbor
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
Come molti altri casi, si ispira ad una storia vera anche il film di Marielle Heller (Copia originale): A Beautiful Day in the Neighborhood, ossia, Una bella giornata nel quartiere che, nella interpretazione italiana, più focalizzata sugli effetti, diventa Un amico straordinario. Ma quando arriverete ai titoli di coda vi accorgerete che, in questo caso, alla verosimiglianza si è tenuto in modo particolare. Eppure, storia e personaggio protagonista sono talmente eccentrici da sembrare surreali, se non frutto di un rimpasto letterario romanzato. Una storia che, con la complicità della stessa contestualizzazione, parte con il freno a mano tirato: lo scenario è del resto il set televisivo di un programma per bambini molto seguito e popolare, con tanto di scenografia spalmata su quell’habitat pseudo realistico che colloca il suo conduttore in un interno ‘domestico’. Fa parte dell’inizio del nostro quotidiano il gesto di aprire la porta per entrare in casa, cambiare
giacca e scarpe, dopo che inquadrature a campo lungo hanno evidenziato l’ipotetica collocazione in uno scorcio paesistico di quartiere: una minuziosa miniatura evocativa della vita cittadina reale. Ma fin qui non c’è molto di straordinario. E neppure nella figura di conduttore di mezza età , quel Fred Rogers - tanto conosciuto negli States da rappresentare una vera e propria icona - su cui si è letteralmente spalmato, camaleontico come non mai, Tom Hanks. Personalità che cadenza movenze e parole in una sorta di ralenti, in modo da imporre calma e riflessione a chiunque si ritrovi ad interagire con lui. Non sappiamo ancora che la sua è una missione del tutto speciale prima che una professione. Neanche immaginiamo l’incanto esistenziale che si va preparando e che quell’uomo, per sua stessa dichiarazione, padre e marito tutt’altro che perfetti, si mostrerà in grado di attuare, nella vita di una tra le tante persone ‘divorate
“Ciao vicino, è così bello rivederti oggi!†Fred/Hanks saluta e si prepara a sorprendere il suo pubblico con la storia di una persona estrapolata dal tabellone di immagini coperte da piccole porticine. “Vorrei presentarvi un nuovo amico… qualcuno ha ferito questo mio amico e non solo sul voltoâ€. Seduto e armato di tutta la flemma possibile, Fred/Hanks prepara il terreno rivelando la fatica a perdonare dell’amico in questione, dominato dalla rabbia. Ed è così che facciamo la conoscenza di Lloyd Vogel (Matthew Rhys), giovane marito con
E questo malgrado ci si veda obbligati a fare una sorta di slalom tra le vite reali e quelle ricreate sul set, o magari sognate: surreal-metafisica la scena della puzzola Daniel - cui dà voce il Fred di Tom Hanks facendoci ricordare il Robin Williams di Mrs. Doubtfire - che interroga Lloyd sul vecchio coniglio, l’unico amico, senza neanche un nome, ereditato dalla sua infanzia. Eppure, è proprio da quello stralcio di pseudo psicanalisi che emergono, intatte, tutte le radici di quella rabbia covata negli anni. La storia si sviluppa mentre si affonda sempre più in profondità la lama nelle dinamiche più sofferenti di un nucleo familiare su cui hanno gravato la malattia, l’offesa, l’egoismo e l’incapacità di fare la cosa giusta.
Ed ecco che allora l’epicentro si sposta decisamente su registro del rapporto padre-figlio. Rapporto che trova il suo climax nella spettacolare rifrazione celebrata in una sequenza particolare: quella