Stasera 8 Giugno in TV: RSI Canale ND ore 20, 40 - Nuova commedia per la coppia, di vita e di lavoro, Riccardo Milani e Paola Cortellesi di nuovo all'opera, insieme, nei rispettivi panni di regista e attrice - RECENSIONE - Dal 18 Aprile
"Assistiamo a notizie come pazienti che picchiano medici, genitori e studenti che reagiscono fisicamente con i professori, in generale avvertiamo questo senso di mancanza di rispetto sulla competenza, con la falsa convinzione che siamo tutti capaci di fare tutto. Vogliamo raccontare proprio questo. Saremo in quattro sceneggiatori, un film scritto a otto mani tra cui quelle di Paola Cortellesi, che racconti quanto siamo affezionati al nostro Paese e al contempo pronti a parlarne senza voler nascondere nulla... (al centro della storia) una donna che quando esce di casa non fa più caso a quello che succede intorno a lei. Attraverso il suo sguardo vogliamo raccontare tutto il Paese, in chiave di divertimento e riflessione... Io e Paola amiamo fare film popolari. La nostra aspirazione è poter parlare ad un pubblico molto vasto: essere riusciti ad avere un sostegno importante finora da parte di pubblico, critica e giurie dei premi ci segnala che siamo sulla strada giusta".
Il regista e co-sceneggiatore Riccardo Milani
(Ma cosa ci dice il cervello (già 'Ci penso io'); ITALIA 2018; Social Comedy; 100'; Produz.: Wildside, Vision Distribution in collaborazione con Sky Cinema e TIMVISION Production; Distribuz.: Vision Distribution)
Sceneggiatura:
Furio Andreotti, Giulia Calenda, Riccardo Milani e Paola Cortellesi
Soggetto: Il film intende raccontare la realtà con la quale gli italiani si confrontano ogni giorno, abituandosi al peggio e facendosi andare bene qualunque cosa.
Una commedia sociale per raccontare un Paese che ha bisogno di risvegliarsi dal torpore, proprio come farà la sua protagonista, Paola Cortellesi, donna abituata alle angherie del quotidiano, alle prepotenze del traffico e che un giorno, rincontrando amici di vecchia data, avrà la forza per alzare la testa e smuovere qualcosa, magari rimettendo le cose al proprio posto.
In altre parole:
E' la storia di Giovanna (Paola Cortellesi) una donna dimessa, addirittura noiosa, che si divide tra il lavoro al Ministero e gli impegni scolastici di sua figlia Martina. Dietro questa scialba facciata, Giovanna in realtà è un agente segreto, impegnato in pericolosissime missioni internazionali. In occasione di una rimpatriata tra vecchi compagni di liceo, i gloriosi “Fantastici 5†(Stefano Fresi, Vinicio Marchioni, Lucia Mascino, Claudia Pandolfi), tra ricordi e risate, Giovanna ascolta le storie di ognuno e realizza che tutti, proprio come lei, sono costretti a subire quotidianamente piccole e grandi angherie al limite dell’assurdo. Con tutti i mezzi a sua disposizione e grazie ai più stravaganti travestimenti, darà vita a situazioni esilaranti che serviranno a riportare ordine nella sua vita e in quella delle persone a cui vuole bene.
Short Synopsis:
Paola, a modern woman used to the hardships of modern life, takes her chance to make things right for herself
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
‘Mission Possible’ per Paola Cortellesi tradotta in una sorta di 007 italiano! Nella commedia sociale di Riccardo Milani la Giovanna di Paola ‘sfida’ le prodezze alla Tom Cruise nelle sue ‘Mission Impossible’ per punire, educando, i vessatori degli ex compagni di scuola
Ma cosa ti dice il cervello? dicevano mamme e nonne ai propri figli e nipoti di fronte ad un comportamento sconsiderato! Beh, la coppia (nel lavoro e nella vita) Riccardo Milani-Paola Cortellesi (Scusate se esisto!, Mamma o papà ?, Come un gatto in tangenziale) l’hanno riesumata ed attualizzata nel titolo di questa nuova ‘commedia sociale’ e riproposta al plurale per la collettività : Ma cosa ci dice il cervello pone dunque sotto i riflettori i più gettonati tra gli svariati soprusi quotidiani, vale a dire i vizi e certe orrende abitudini degli italiani di oggi. Insomma, i ‘nuovi mostri’ della contemporaneità . Soprusi estrapolati dalla nostra realtà ‘coatta’ contemporanea e non dunque
vezzo di fantasia. Se poi la denuncia che stimola la riflessione si fa anche divertente, meglio ancora. E Paola Cortellesi, dopo lo stesso Come un gatto in tangenziale e La befana vien di notte, ha già dato prova di essere all’altezza della comicità sottile dietro una facciata di semplicità acqua e sapone.
Il dito puntato sul mal costume italiano in quel di Roma è il primo a spuntar fuori, quando la nostra Giovanna (una Paola Cortellesi tanto trasformista quanto aderente ad una comicità del tutto naturale) si alza al mattino restando intrappolata in un traffico bestiale. Se poi ci si mettono i soliti irriverenti automobilisti che si fermano nel bel mezzo per scambiare due chiacchiere ignorando tutto e tutti, mentre intanto si getta la spazzatura in modo indegno, mentre ci si accorge che una madre con la carrozzina deve scavalcare escrementi che troneggiano per terra, e mentre qualcuno scippa il
parcheggio sotto il naso ad un altro, allora il quadro si fa chiaro: il dado del mal costume conclamato è tratto! E poi c’è la nostra Giovanna, che non è quella che vuole far credere di essere, sia in famiglia che fuori: altro che impiegata al Ministero! A casa ha una figlia che è abbastanza educata da non dirle apertamente che non riesce ad essere orgogliosa di lei come i suoi compagni e compagne di scuola lo sono dei rispettivi genitori; un ex marito pilota che se non altro brilla di tutta la luce di un lavoro ben più ‘nobile’ del suo; una madre attempata e determinata a riprendersi tutti i conati di una gioventù perduta, a costo del ridicolo. Anzi, si direbbe che del ridicolo abbia fatto la sua religione, insieme alla naturale propensione a denigrare il ‘grigiore’ generale della figlia (Giovanna/Cortellesi). Ma appena passato il badge, Giovanna cambia
narrativi e dell’azione (super) eroica. Sulla corsa però bisogna ammettere che Tom Cruise batte, e alla grande, Paola Cortellesi! Ma va anche detto che Tom si prende sul serio, Paola no di certo!
La storia si complica - si fa per dire! - mentre la commedia decolla, a cavallo di gag e situazioni che sfruttano il paradosso fino al surreale, quando, sulla scia di una cena all’insegna della rimpatriata tra ex compagni di scuola, si affacciano all’orizzonte ‘I magnifici 5’. Tranquilli, tutto meno che supereroi! Anzi, comuni mortali che, proprio nel corso della fatidica cena, si riscoprono variamente vessati ognuno nei rispettivi ambiti lavorativi, al punto da invidiare, ignari della sua vera identità , la tranquillità del risibile lavoro di impiegata al Ministero di Giovanna. Così gli amici ritrovati, pur con una certa riluttanza, diventeranno la missione nella missione di Giovanna. Da una parte troviamo gli amici e compagni di scuola: dalla
fracassona ed esasperatamente esuberante Tamara (la hostess di Claudia Pandolfi), al medico pediatra di Laura Mascino, all’allenatore di calcio per ragazzi di Vinicio Marchioni, fino al professore di Stefano Fresi, l’adone ed ex fiamma di gioventù virato in un’obesità che lascia senza fiato gli ex compagni, compreso Giovanna. Dall’altra ci sono i rispettivi vessatori: dalla coatta di Paola Minaccioni, convinta di saperne più dei medici per essersi informata sui farmaci da internet e decisa ad avanzare assurde pretese con il massimo dell’aggressività . Lo stesso genere di aggressività che non fa difetto al padre (Ricky Memphis) di un ragazzino che gioca al calcio, così come non fa difetto neppure al ricco ed arrogante manager di Alessandro Roja, fermamente deciso a non spegnere il cellulare in aereo; o al presuntuoso rampollo di una ricca famiglia (Emanuele Armani) che a scuola picchia il professore (Fresi) se non gli dà la sufficienza d’ufficio.
come ben sappiamo è l’ultima a morire e a celebrarla, è la canzone finale che solfeggia più o meno così: “credo negli esseri umani che hanno il coraggio, il coraggio di esseri umaniâ€
Secondo commento critico (a cura di La parola al film)