(The Lost City (già 'Lost City of D'); USA 2022; commedia romantica d'azione; 112'; Produz.: 3dot productions, Exhibit A, Fortis Films; Distribuz.: Eagle Pictures)
Makeup: Shantalle HungrÃa, Whitney James, Stacey Panepinto e Ashunta Sheriff
Casting: Miguel Fernandez e Tricia Wood
Scheda film aggiornata al:
04 Giugno 2022
Sinossi:
Loretta Sage (Sandra Bullock), solitaria scrittrice di successo, ha trascorso la sua carriera scrivendo popolari romanzi d’amore e di avventure ambientati in luoghi esotici. Il protagonista dei suoi racconti è il bellissimo modello di copertina Alan (Channing Tatum), che nelle pagine di questi libri incarna l’eroe "Dash".
Mentre è in tour per promuovere il suo nuovo libro con Alan, Loretta viene rapita da un eccentrico miliardario (Daniel Radcliffe) convinto che lei possa condurlo al tesoro dell'antica città perduta, descritta così bene nel suo romanzo.
Alan, spinto dalla voglia di dimostrare a tutti che può essere un eroe anche nella vita reale, si mette in viaggio per salvarla.
Coinvolta in un'epica avventura nella giungla, l'improbabile coppia sarà costretta ad andare d’accordo per sopravvivere, ma soprattutto per trovare l’antico tesoro prima che sia perso per sempre.
Short Synopsis:
A reclusive romance novelist on a book tour with her cover model gets swept up in kidnapping attempt that lands them them both in a cutthroat jungle adventure.
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
All’inseguimento della tomba perduta, con… corona! Ma si tratta davvero di gioielli?
L’omaggio ironico ai film degli anni Ottanta diretto dai fratelli Adam e Aaron Nee The Lost of City (già The Lost City of D), gioca fin da subito tra la finzione e una realtà … fallimentare, per così dire, di due tra i personaggi chiave in campo: la scrittrice di romanzi rosa con un pizzico d’avventura Loretta (Sandra Bullock) e il suo modello letterario di copertina Dash (al secolo, Alan, di Channing Tatum). Entrambi hanno gettato la spugna riguardo aben altre ambizioni, e si sono adattati a cavalcare l’onda popolare o populista che dir si voglia, andsndo così a soddisfare le becere esigenze dei fan - sollecitati dall’agente manager che li guida sul da farsi - nei tour promozionali del libro The Lost City, per l'appunto, appena terminato da Loretta/Bullock. Libro in cui è protagonista il bellimbusto Dash/Tatum che, per
l’occasione, indossa una parrucca bionda dal taglio lungo. Ma i fenomeni da baraccone piacciono e la scrittrice, vedova di un archeologo - ma tu guarda le cobinazioni! - deve sottoporsi, suo malgrado, a quel che considera una tortura all’insegna dell’umiliazione.
Come si ritroveranno i due - in tutina glitterata fucsia e tacchi a spillo lei, sparruccato delle bionde chiome in un imbarazzante situation occorsa in conferenza stampa lui - è il corpo centrale del film, volto a scimmiottare le classiche avventure, sui generis, corredate di fughe nella giungla di un’isola sparuta, alla ricerca del tesoro perduto, sotto ostaggio del villain di turno: l’eccentrico miliardario Abigail Fairfaxe vestito da Daniel Radcliffe che, deposta volentieri, e ormai da molto tempo, la bacchetta del maghetto, si è detto ben disposto ad abbracciare questo ruolo da parodia, agevolato dal non prendersi troppo sul serio, per copione. Ad aumentare la caratura del prezioso cast, sopraggiunge
persino Brad Pitt in una sorta di cameo allargato con il suo fascinoso Jack Trainer – con cui recupera le bionde chiome in lungo, già del suo Achille in Troy o del suo Tristan in Vento di passioni - dedito alla meditazione e a risolvere casi difficili. E' lui a venire in aiuto di Alan/Tatum per il salvataggio di Loretta/Bullock. Per inciso, rivedremo presto insieme sul grande schermo Brad Pitt e Sandra Bullock in Bullet Train, prossima pellicola di David Leitch.
Aaron e Adam Nee traducono dunque in commedia gli amarcord di genere archeologico avventuroso condito con l’immancabile romanticismo, da copertina, appunto. Così, scoperto il rapimento di Loretta/Bullock, Alan, ovvero il Dash letterario (Tatum), si lancia in una missione eroica, a lui estranea e vissuta idealmente solo sulla carta. Gli ammiccamenti/omaggio al genere sono più che palesi: da All’inseguimento della pietra verde, all’Indiana Jones, soprattutto de I predatori dell’Arca perduta,
Bullock-Tatum, non sfodera certo il genere di chimica che abbiamo a suo tempo gustato tra la Marion di Karen Allen e l’Indiana Jones di Harrison Ford. Tanto per dire! Non passa d'altra parte inosservato il parallelo secondo cui, come qui Loretta/Bullock, anche Marion era vestita inadeguatamente alla situazione del momento, con quel vestito bianco trinato.
Insomma, il divertimento è assicurato, se non si hanno troppe pretese. E si badi bene a non lasciare la poltrona prima che, dopo i titoli di coda, si snodi un siparietto fuori programma che diventa il vero finale. Una sorta di ‘occhiolino’ allo spettatore come a dire: ‘abbiamo scherzato’!
Secondo commento critico (a cura di La parola al film)
nuovo trailer ufficiale:
trailer ufficiale:
featurette 'Scena delle Sanguisughe':
featurette 'Un inaspettato Daniel Radcliffe':
Perle di sceneggiatura
Loretta Sage (Sandra Bullock): Sai di non essere Dash, giusto?! È un personaggio che ho inventato io!
Fairfax (Daniel Radcliffe): Ho apprezzato il suo libro sulla città perduta e credo che lei possa aiutarmi a trovare il suo tesoro.
Alan (Channing Tatum): Io la salverò, voglio che mi consideri più di un modello da copertina.