RECENSIONE - Un romanzo di formazione prende vita in celluloide per George Clooney che dirige Ben Affleck, Tye Sheridan e Christopher Lloyd tra gli altri - Dal 7 Gennaio (in streaming on line su Prime Video)
"Un libro meraviglioso. Mentre lo leggi, vedi già le scene sullo schermo. Anche se letteratura e cinema sono due animali diversi… A me è successo così. Libro e film raccontano una classe sociale, l’avventura di crescere in un bar. E l’intimità della famiglia… Ma non solo. Il Kentucky dove sono nato io non è diverso da Manhasset. E questa è anche la mia di storia. Anch’io sono stato cresciuto da mio zio George. Viveva sopra un vecchio bar malconcio. Quando avevo 9/10 anni, la stessa età del bambino nella prima parte del nostro film, mi dava 10 centesimi e mi mandava a prendergli le sigarette. O una lattina di birra. Così sono cresciuto entrando e uscendo da quel bar, dal mio The Dickens. Ricordo ancora tutti quei personaggi 'selvaggi' che lo frequentavano. Sento ancora oggi le loro voci che mi chiamano 'bambino'".
Il regista George Clooney
(The Tender Bar; USA 2021; drammatico; 104'; Produz.: Big Indie Pictures, Smokehouse Pictures; Distribuz.: Prime Video)
Soggetto: Ispirato al romanzo di formazione The Tender Bar: A Memoir di J.R. Moehringer (pubblicato in Italia con il titolo Il bar delle grandi speranze, edizioni Piemme).
Cast: Tye Sheridan (J.R. Moehringer) Ben Affleck (Zio Charlie) Daniel Ranieri (Il giovane J.R.) Christopher Lloyd (Nonno) Lily Rabe (Mamma Dorothy Moehringer) Max Martini (Papà 'La Voce' Moehringer) Rhenzy Feliz (Wesley) Max Casella (Capo) Briana Middleton (Sidney) Billy Meleady (Prete sul treno) Daniel Washington (Ufficiale James) Sondra James (Nonna) Michael Braun (Bobo) Matthew Delamater (Joey D) Ivan Leung (Jimmy) Cast completo
Danielle Ranieri (Zia Ruth) Kate Avallone (Kathy) Mark Boyett (Il padre di Sydney) Quincy Tyler Bernstine (La mamma di Sydney)
Musica: Dara Taylor
Costumi: Jenny Eagan
Scenografia: Kalina Ivanov
Fotografia: Martin Ruhe
Montaggio: Tanya M. Swerling
Makeup: Trish Seeney (direzione)
Casting: Rachel Tenner
Scheda film aggiornata al:
28 Ottobre 2022
Sinossi:
Un ragazzo che cresce a Long Island, cerca figure paterne tra i clienti del bar di suo zio.
E' la storia di J.R. Moehringer (Tye Sheridan), un giovane che non ha mai conosciuto suo padre, un dj di New York. Il ragazzo viene cresciuto da suo zio Charlie (Ben Affleck), che gestisce un fumoso bar, una sorta di casa per J.R., che vede nello zio una delle figure paterne più particolari e bizzarre con cui si sia mai confrontato nel corso della sua vita. Sua madre (Lily Rabe), decisa a dare al figlio quelle opportunità che lei non ha avuto, abbandona la casa del padre (Christopher Lloyd).
Pur d'instaurare un tacito legame col genitore assente, durante l'infanzia il ragazzo ascoltava sempre la radio in attesa della voce paterna. Quando quella voce così confortante per J.R. ha smesso definitivamente di parlare, l'uomo ha iniziato a cercare conforto nei frequentatori del bar, alla disperata ricerca di una surrogata figura paterna, non smettendo di inseguire i suoi sogni.
Short Synopsis:
A boy growing up on Long Island seeks out father figures among the patrons at his uncle's bar.
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
Una larga fetta della società americana non ha nulla a che fare con Hollywood. Se non per il fatto che talvolta Hollywood le rivolge lo sguardo, magari solo per affrescare sul grande schermo uno tra gli innumerevoli suoi ritratti. Ricorderete senz’altro il recente, stupendo, Elegia americana di Ron Howard! Beh tutt’altra cosa dall’attuale The tender Bar, ovvero,Il bar delle grandi speranze, per il quale George Clooney regista, usa un tocco decisamente più dolce, seppure non meno traumatico. Ma anche qui, come nel più robusto e duro Elegia americana, grazie anche ad interpreti da urlo come Amy Adams e Glenn Close in primo piano, c’è di mezzo il futuro di un bambino che, in un modo o nell’altro, a dispetto dell’ennesima famiglia disfunzionale, deve trovare la sua strada, magari cercando di evitare gli stessi dissesti del nucleo di origine. E sono dunque di scena la sua infanzia, la sua crescita e
zio Charlie/Affleck, gestore di un bar per lavoro ed educatore a tempo pieno, il piccolo JR acquisisce gli strumenti giusti del saper vivere, inclusi i pochi valori fondamentali che un uomo non può dimenticare.
Per inciso, sembra esserci molto di George Clooney, più che del protagonista, in quella battuta messa in bocca allo zio Charlie/Affleck: "La morale della storia è che se vai bene a scuola, puoi andare in Italia". E paradossalmente, proprio quel bar - che non a caso porta l’eccentrico ed allusivo nome ‘The Dickens’ - con personaggi e storie che vi transitano come in bella mostra, sul red carpet della vita corrente, JR avrà la sua palestra esistenziale, con al suo fianco dei moschettieri ben decisi a non mollare, anche per lui: la madre in primo luogo. Una donna ancora giovane che, come spesso ogni genitore sogna per il proprio figlio, immagina per lui una formazione fatta
di studio e una carriera professionale che equivalgano il premio corsa dell’indipendenza economica e personale.
Così, per l’impalcatura di questo suo nuovo film di formazione, muovendo dal memoir autobiografico dello stesso protagonista J.R. Moehringer, con lo sceneggiatore William Monahan, George Clooney imbastisce un percorso, condotto qua e là da una voice over, mentre ci si alterna tra le due età del ragazzo, prima che questi giunga alla consapevole scelta di fare lo scrittore. Passando da tutti gli step d’obbligo classificabili come errori di percorso, innamoramento unilaterale compreso. Ad un certo punto, ma questa non è una novità , anche se qui è letta in chiave di sogno, Clooney pone il bambino di fronte al ragazzo, laddove è paradossalmente il primo a mettere in guardia il secondo sulle sue scelte imminenti. Una sorta di voce della coscienza precoce e, soprattutto, determinata a portare avanti i propositi e le promesse fatte in tenera etÃ
The Tender Bar prosegue sui titoli di coda intervallati da spicchi di storia ritagliati in variabili di cornice in split screen, ed è disponibile su Prime Video dal 7 Gennaio.
Secondo commento critico (a cura di La parola al film)