|
IRON MAN: TORNA ALLA RIBALTA IL MITICO SUPEREROE MARVELLIANO CON UN EPILOGO-SORPRESA
"(...) Quando crei la storia delle origini di un supereroe hai delle responsabilità critiche, una delle quali è quella di mostrare come è nato l’eroe. Questo può essere un peso, ma dà al regista anche l’opportunità di permettere al pubblico di diventare, insieme al personaggio principale, l’eroe. Io personalmente mi diverto tantissimo come spettatore quando sono testimone della curva di sviluppo di un supereroe (...)".
Il regista Jon Favreau
(Iron Man USA 2008; Azione; 126'; Produz.: Marvel Studios/Fairview Entertainment; Distribuz.: Universal Pictures)
|
Titolo in italiano: Iron Man
Titolo in lingua originale:
Iron Man
Anno di produzione:
2008
Anno di uscita:
2008
Regia: Jon Favreau
Sceneggiatura:
Art Marcum, Matt Holloway, Mark Fergus e Hawk Ostby
Soggetto: Jack Kirby, Stan Lee, Don Heck, Larry Lieber
Cast: Robert Downey Jr. (Tony Stark/Iron Man) Terrence Howard (Tenente Jim Rhodes) Gwyneth Paltrow (Virginia 'Pepper' Potts) Jeff Bridges (Obadiah Stane /Iron Monger) Shaun Toub (Yinsen)
Musica: John Debney
Costumi: Laura Jean Shannon, Rebecca Bentjen
Scenografia: J. Michael Riva
Fotografia: Matthew Libatique
Scheda film aggiornata al:
25 Novembre 2012
|
Sinossi:
Tony Stark/Iron Man è un industriale multimiliardario e geniale inventore. Come direttore generale delle Industrie Stark, prime fornitrici di armi del governo americano, Tony ha raggiunto lo status di celebrità proteggendo gli interessi americani in tutto il mondo per decenni. Lo spensierato stile di vita di Tony cambia completamente quando, in seguito a un test in Afghanistan sulle armi che lui supervisiona, il suo convoglio viene attaccato e viene preso in ostaggio da un gruppo di rivoltosi. Ferito da una letale granata che lo colpisce al cuore già un po’ malandato, Tony riceve l’ordine di costruire una potente arma distruttrice per Raza (Faran Tahir), il misterioso leader dei ribelli. Ignorando le richieste dei suoi rapitori, Tony usa il suo intelletto e la sua ingegnosità per costruire un’armatura che lo tiene in vita e che gli permette di scappare dalla prigionia. Dopo il suo ritorno in America, Tony deve fare i conti con il suo passato e giura di portare le Industrie Stark in una nuova direzione. Malgrado la resistenze di Obadiah Stane (Jeff Bridges), suo braccio destro e top executive, che ha preso il controllo della società durante la sua assenza, Tony passa giorni e notti nel suo laboratorio sviluppando e perfezionando un’armatura di avanzata tecnologia che lo protegge fisicamente e gli da una forza sovrumana. Con l’aiuto della sua assistente di lunga data Pepper Potts (Gwyneth Paltrow) e del suo fidato aggancio militare Rhodes/Rhodey (Terrence Howard), Tony scopre un nefasto complotto che ha implicazioni globali. Con addosso la sua nuova potente armatura rossa e oro, Tony giura di proteggere il mondo e di riparare alle sue ingiustizie nei panni del suo nuovo alter-ego, Iron Man.
Commento critico (a cura di CATERINA D'AMBROSIO)
Iron Man delle origini vede la sua ‘nascita’ ben quarant’anni fa e allora a far ingrandire e arricchire le Industrie Stark era il Vietnam. Oggi il Tony Stark tutto genio e sregolatezza nato dalla matita di Stan Lee ha i lineamenti (folli e immaginifici) di Robert Downey jr. che torna a misurarsi con un personaggio fantastico (A scanner darkly). Ricco, anzi no, multimiliardario e diviso fra donne e party di beneficenza, Tony Stark viene rapito durante una dimostrazione di un’arma di ultima generazione in Afghanistan (le guerre cambiano, le armi mai) e ferito da una bomba a grappolo prodotta dalla sua stessa industria. Rimessosi grazie all’aiuto di un provvidenziale assistente che gli fornisce un cuore cibernetico, Stark dovrà vedersela con i ribelli che gli chiedono di replicare l’arma. Saranno proprio gli effetti devastanti della guerra vista da vicino, a convincere Stark (forse troppo repentinamente) a convertirsi e a tentare di |
usare le sue capacità per metterle al servizio dell’Uomo. La modernità voluta e cercata dal regista e dagli sceneggiatori non offusca il mito marveliano: Iron Man è un supereroe, l’unico tra i tanti, ad essersi fatto da sé. I suoi superpoteri nascono dalle capacità che gli sono proprie e forse anche per questo è uno di quei personaggi che più si prestano ad una maggiore identificazione da parte del pubblico. Il supereroe che arriva sempre al momento giusto, anche a salvare la vita stessa del suo alter ego. La tuta meccanica, tutta rossa e oro, è una copertura sì, ma solo per un po’ e solo nei confronti di noi stessi che non crediamo fino in fondo nelle nostre capacità , nella forza di potersi rialzare dopo l’ennesima sconfitta. Almeno fino a quando qualcuno non ha bisogno di noi. Gli effetti speciali e la computer grafica, pur essendo fondamentali per la |
produzione di un film come questo, non tolgono umanità al personaggio anzi: vero è il suo sangue, vero è il suo dolore, vera è la sua vena scanzonata. Le fragilità del supereroe che tanto lo rendono simpatico sono le stesse fragilità del lettore, prima, e dello spettatore oggi. Il grande talento di Downey jr. (visionario e anticonvenzionale) hanno reso il personaggio di Iron Man simpatico più di quanto già lo fosse il fumetto (stiamo parlando comunque di un produttore d’armi…). L’andatura dinoccolata che gli è tipica e lo sguardo malandrino hanno dato un colore e un’umanità concreti al personaggio. Sbiadita invece la partecipazione della Paltrow, qui costretta nel ruolo della segretaria tuttofare. Terrence Howard è invece una conferma: la sua interazione con Tony Stark/Iron Man doveva essere quella tra due persone alla pari, con grandi intelligenze e capacità . Infine una parola al regista: dopo Elf ci ha piacevolmente stupiti… Attenzione: |
resistete alla tentazione di alzarvi mentre scorrono i titoli di coda. Oltre la fine c’è l’epilogo, e la sorpresa vera del film!
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Commenti del regista
"Sono cresciuto leggendo i fumetti Marvel. Dirigere ‘Iron Man’ è una grande e stimolante sfida perché lui è il più grande personaggio del pantheon originale dell’universo Marvel sul quale non è mai stato fatto un film. Vengo dal mondo del cinema indipendente, e quello che mi piace pensare di portare con me è la capacità di raccontare una storia in un mondo semplice e autentico che tira fuori l’umorismo dalle situazioni e l’umanità dai personaggi. Uno dei più grandi pregi dei fumetti Marvel è che gli eroi sono molto umani e imperfetti. La Marvel ha cominciato quando l’iconografia del supereroe era caricata, forzata. I supereroi erano di solito perfetti paradigmi di integrità . La Marvel ha cambiato il panorama creando dei supereroi con i loro difetti e un’umanità riconoscibile, divertente e interessante da esplorare (…) Quando crei la storia delle origini di un supereroe hai delle responsabilità critiche, una delle quali è quella di mostrare come è nato l’eroe. Questo può essere un peso, ma dà al regista anche l’opportunità di permettere al pubblico di diventare, insieme al personaggio principale, l’eroe. Io personalmente mi diverto tantissimo come spettatore quando sono testimone della curva di sviluppo di un supereroe. Mentre stavamo scrivendo la sceneggiatura e trovando idee per la struttura della storia, c’era una tendenza naturale a voler mettere il personaggio, con tanto di costume, direttamente nel bel mezzo dell’azione e della battaglia ma, per me, più sei coinvolto nella storia più sarai alla fine interessato alla scene più spettacolari, che saranno in questo modo gratificanti per il pubblico. Nello scrivere ci siamo assicurati di trascorrere del tempo con il personaggio mentre scopre la tecnologia, migliora l’armatura e impara come usarla(…) Il personaggio di Tony Stark è un personaggio fuori dal normale con una natura combattuta e che trova il suo vero scopo quando diventa Iron Man. Volevamo mantenere la struttura di base della storia originale, ma cambiarla un po’ per renderla più conforme al presente".
Commenti dei protagonisti:
ROBERT DOWNEY JR. (Tony Stark/Iron Man):
"Circa un anno fa ho deciso che volevo mettermi un po’ in forma, cosa non facile quando sei vicino ai 40. Ho pensato che se mai avessi fatto un film come Iron Man avrei dovuto mettermi in forma velocemente prima di diventare l’imbarazzante uomo in calzamaglie con il corpo flaccido. Per prima cosa ho fatto tantissimo allenamento di potenziamento, perché non sono più un bambino e prima devi rafforzare i tendini, le ossa, e i muscoli sottocutanei per poter reggere il peso che solleverai. Per me è stata una questione di sopravvivenza, e tutto il lavoro fatto in pre-produzione mi ha dato la forza necessaria per fare il film".
E, a proposito del suo amico Terrence Howard dice:
"Prima di tutto, Terrence Howard è bellissimo nella divisa della Air Force (ride, ndr). Terrence è un grande attore e non è un caso che abbia avuto così grande successo negli ultimi anni. Una delle definizioni di un genio è: avere carattere; avevamo davvero bisogno di una forte personalità per interpretare ‘Rhodey’ Rhodes. Tony Stark è un personaggio così dinamico che se Rhodey fosse solo il suo secondo non funzionerebbe. Rhodey deve essere suo pari".
TERRENCE HOWARD(Tenente Rhodes):
"Avere l’occasione di recitare con Downey jr. mi ha attratto verso questo film più di qualsiasi altra cosa. L’ho visto per la prima volta in ‘La donna esplosiva’ e ho pensato che fosse, esilarante, e poi quando ha fatto ‘Charlot’ mi sono reso conto che era un genio (…) Rhodey è un tenente colonnello della Forza Aerea degli Stati Uniti che agisce come liaison tra il reparto acquisizioni e le Industrie Stark. Ha molti affanni perché non entra nel settore privato, ma Rhodey è l’uomo buono che è sempre lì a proteggere gli interessi di Tony".
GWYNETH PALTROW (Pepper Potts):
"Tra Tony e Pepper c’è sicuramente un’attrazione sessuale, una chimica, ma riguarda più quello che non dicono, che quello che non fanno l’uno con l’altra. Pepper è la persona più vicina a Tony ed è davvero il suo faro. Lo protegge, tiene il colpo quando lui va fuori di testa, lo fa essere in orario e responsabile, quanto e come può. Tony è un genio capace di creare tante cose strabilianti ma, come molti artisti, non è molto bravo nella parte pratica della vita, e qui interviene Pepper e lo rimette in riga".
JEFF BRIDGES (Obediah Stane):
"Da bambino ero un grande fan dei libri a fumetti e una delle cose che mi hanno convinto a fare Iron Man è stato il desiderio di Jon Fraveau di realizzare un film che fosse davvero realistico. Voleva che il pubblico vedesse il film credendo che costruire un’armatura fosse possibile e magari che possa accadere davvero".
Bibliografia:
www.cinema.universalpictures.it/website/ironman/
Links:
• CAPTAIN AMERICA: THE WINTER SOLDIER di Anthony e Joe Russo - 'CAPTAIN AMERICA E IL SOLDATO D'INVERNO' TRA LA NARRAZIONE E LA TECNICA NELL'UNIVERSO MARVEL (A cura di FRANCESCO ADAMI) (CineSpigolature)
• X-MEN: GIORNI DI UN FUTURO PASSATO - TRA I MUTANTI DEL PASSATO E I VENDICATORI DEL FUTURO (A cura di FRANCESCO ADAMI) (CineSpigolature)
• IRON MAN - ROUND TABLE & DINTORNI - INTERVISTE al regista JON FAVREAU e agli attori ROBERT DOWNEY JR.*, GWYNETH PALTROW e TERRENCE HOWARD (A cura dell'inviata CATERINA D'AMBROSIO) (Interviste)
• IRON MAN - ROUND TABLE & DINTORNI - INTERVISTE al regista JON FAVREAU e agli attori ROBERT DOWNEY JR., GWYNETH PALTROW* e TERRENCE HOWARD (A cura dell'inviata CATERINA D'AMBROSIO) (Interviste)
• IRON MAN - ROUND TABLE & DINTORNI - INTERVISTE al regista JON FAVREAU* e agli attori ROBERT DOWNEY JR., GWYNETH PALTROW e TERRENCE HOWARD (A cura dell'inviata CATERINA D'AMBROSIO) (Interviste)
• IRON MAN - ROUND TABLE & DINTORNI - INTERVISTE al regista JON FAVREAU e agli attori ROBERT DOWNEY JR., GWYNETH PALTROW e TERRENCE HOWARD* (A cura dell'inviata CATERINA D'AMBROSIO) (Interviste)
• UNA PROMESSA - INTERVISTA al regista PATRICE LECONTE (Interviste)
• THE AVENGERS - Conosciamo i personaggi: Iron Man - Note di produzione (Dietro le quinte)
• IRON MAN 3 - Conosciamo i personaggi (Dietro le quinte)
Galleria Fotografica:
1
Iron Man.mov
<- torna alla pagina Movies & DVD
|
|
|