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    Home Page > Movies & DVD > Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni (già 'Incontrerai uno sconosciuto alto e bruno')

    INCONTRERAI L'UOMO DEI TUOI SOGNI: UN MIRAGGIO ALLENIANO CHIAMATO AMORE... A FUOCHI INCROCIATI. TRA UN DARDO E L'ALTRO ANTHONY HOPKINS, NAOMI WATTS, ANTONIO BANDERAS, JOSH BROLIN E FREIDA PINTO

    Stasera, 15 Giugno in TV, su Sky Romance, Canale Sky, ore 21.00 - 63. Festival del Cinema di CANNES (12-23 Maggio 2010) - RECENSIONE n. 1 e RECENSIONE n. 2 - Dal 3 DICEMBRE

    "Tutti i personaggi si affannano per dare un senso alle loro vite, e trovano ambizione, successo e amore. Non fanno che correre, scontrarsi tra di loro, farsi male, fare errori – un caos costante. Ma alla fine, dopo cento anni, tutti coloro che sono stati sulla terra insieme a loro, saranno morti e sepolti e dopo altri cento anni, ci sarà una nuova generazione di persone. E dopo tante ambizioni e aspirazioni, plagi e tradimenti, ciò che un tempo sembrava avere tanto senso, non ne avrà più alcuno. Tra tanti e tanti anni, il sole si esaurirà e in seguito anche l’universo sparirà. E anche se trovassimo una pillola che ci fa vivere per sempre, quel 'per sempre' resterebbe comunque un concetto finito, perché nulla dura per sempre. E’ tutto rumore e furia, e alla fine non vuol dire nulla".
    Il regista, sceneggiatore e scrittore Woody Allen

    (You Will Meet a Tall Dark Stranger USA/SPAGNA 2010; dramedy romantico; 108'; Produz.: Gravier Productions/Mediapro; Distribuz.: Medusa)

    Locandina italiana Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni (già 'Incontrerai uno sconosciuto alto e bruno')

    Rating by
    Celluloid Portraits:




    Titolo in italiano: Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni (già 'Incontrerai uno sconosciuto alto e bruno')

    Titolo in lingua originale: You Will Meet a Tall Dark Stranger

    Anno di produzione: 2010

    Anno di uscita: 2010

    Regia: Woody Allen

    Sceneggiatura: Woody Allen

    Soggetto: Attraverso la storia dei personaggi di You Will Meet a Tall Dark Stranger Woody Allen descrive la necessità comune che accomuna tutti noi di eludere le avversità della vita inseguendo delle mere illusioni.

    Cast: Naomi Watts (Sally)
    Anthony Hopkins (Alfie)
    Josh Brolin (Roy)
    Antonio Banderas (Greg)
    Gemma Jones (Helena)
    Freida Pinto (Dia)
    Lucy Punch (Charmaine)
    Anna Friel (Iris)
    Roger Ashton-Griffiths (Jonathan)
    Pauline Collins (Cristal)
    Ewen Bremner (Henry Strangler)

    Costumi: Beatrix Aruna Pasztor

    Scenografia: Jim Clay

    Fotografia: Vilmos Zsigmond

    Montaggio: Alisa Lepselter

    Effetti Speciali: Stuart Brisdon

    Makeup: Uxue Laguardia E Sophie Slotover

    Casting: Patricia Kerrigan DiCerto, Gail Stevens, Juliet Taylor

    Scheda film aggiornata al: 16 Giugno 2024

    Sinossi:

    IN BREVE:

    C'è una giovane aspirante pianista (Freida Pinto) per la quale perderà la testa lo scrittore (Josh Brolin) e in parallelo una donna che nutre l'ambizione di aprire una galleria d'arte e che dunque inconterà il gallerista (Anthony Hopkins).

    IN ALTRE PAROLE:

    Le vicende di due coppie sposate - nella fattispecie quella formata da Alfie (Anthony Hopkins) e Helena (Gemma Jones), e quella della figlia Sally (Naomi Watts) e di suo marito Roy (Josh Brolin), mentre passioni, ambizioni e ansie causano un crescendo di guai e follie. Dopo essere stata lasciata da Alfie – che se ne è andato per inseguire la perduta giovinezza e una ragazza di nome Charmaine (Lucy Punch) - Helena mette da parte la razionalità e si affida ciecamente ai bislacchi consigli di una cartomante ciarlatana. Dal canto suo Sally, intrappolata in un matrimonio infelice, si prende una cotta per l'affascinate proprietario della galleria d'arte - nonché suo capo - Greg (Antonio Banderas), mentre suo marito Roy, uno scrittore che attende con ansia una risposta dalla sua casa editrice, resta folgorato da Dia (Freida Pinto), una donna misteriosa che cattura il suo sguardo da una finestra vicina. Nonostante i tentativi fatti dai protagonisti per eludere i rispettivi problemi attraverso sogni ad occhi aperti e piani impossibili, i loro sforzi produrranno solo crepacuore e irrazionalità.

    IN DETTAGLIO:

    Una notte Alfie (Anthony Hopkins) si sveglia all'improvviso in preda al panico e all'angoscia motivati dalla sua condizione di essere mortale. Dopodiché, decide di lasciare Helena (Gemma Jones), sua moglie da quaranta anni convinto di poter rivivere le gioie della giovinezza. Distrutta dall'abbandono, Helena tenta – senza successo - il suicidio; poi, non trovando alcuna consolazione nelle pillole o nella psicoterapia, cerca aiuto presso una chiromante, Cristal (Pauline Collins) che le infonderà la tranquillità di cui ha bisogno convincendola ad abbandonare la razionalità e a farsi guidare dai suoi consigli. Nel frattempo la figlia di Helena, Sally (Naomi Watts) appoggia totalmente la madre nella scelta della chiromante sia perché è stanca di sorbirsi le sue lamentele e la sua disperazione sia perché ha a sua volta seri problemi coniugali. Suo marito, lo scrittore Roy (Josh Brolin) non riesce a tenersi un lavoro e la coppia sopravvive a fatica solo grazie all'aiuto di Helena e al misero stipendio che Sally guadagna facendo da assistente ad un famoso gallerista Greg Clemente (Antonio Banderas). Anni prima, Roy aveva scritto un romanzo di successo ma le sue opere seguenti non sono state all'altezza del debutto. Roy ormai si è convinto che il suo successo letterario sia stato solo un fuoco di paglia e questa paura gli impedisce di vivere oltre a scatenare liti furibonde con Sally che vorrebbe avere un figlio da lui. Gli anni passano e mentre tenta con fatica di completare un romanzo, Roy sviluppa un'autentica ossessione per una giovane e misteriosa donna vestita di rosso che suona la chitarra ad una finestra vicina. Mentre sta finalmente per completare il suo romanzo, un amico, Henry Strangler (Ewen Bremner), gli propone di dare un‟occhiata al suo manoscritto: ma la lettura non fa che peggiorare la situazione di Roy che si rende conto che Strangler ha il talento letterario che a lui è sempre mancato. Cristal dice ad Helena che troverà l'amore quando incontrerà un affascinante sconosciuto bruno. Roy invece, seccato dalle frequenti visite di Helena, le dice brutalmente che il tanto atteso sconosciuto alto e bruno altri non è che colui che tutti noi incontreremo prima o poi. Sally accompagna Greg in una gioielleria per aiutarlo nella scelta di un paio di orecchini per la moglie, e in quell'occasione prova una fortissima invidia per la moglie di Greg e per la vita che conduce accanto a lui. E mentre la ricerca di un'altra giovinezza si dimostra un‟impresa molto più ardua del previsto, Alfie annuncia a Sally e Roy di aver trovato la donna giusta, della quale si è innamorato e che ha deciso di sposare. Quando Sally e Roy conoscono la fidanzata di Alfie, Charmaine (Lucy Punch), scopriranno che ha diversi decenni in meno di lui, che é molto bella e completamente scema. Nelle presentazioni, Alfie tralascia di dir loro che quando l'ha conosciuta, Charmaine faceva la squillo.
    Quando erano ancora sposati, per tenere Helena occupata Alfie le aveva trovato un lavoro come 'personal shopper' di Enid (Celia Imrie) e Peter Wicklow (Jim Piddock), attività che la donna continua ad esercitare. Un giorno mentre è a casa dei Wicklow, Helena incontra lo zio di Peter, Jonathan (Roger Ashton-Griffiths), rimasto vedovo di recente e proprietario di una libreria dell‟occulto. E anche se non è né bello, né alto, è comunque un estraneo e i due cominciano a farsi compagnia. Mentre attende con ansia la risposta dall'editore Malcolm Dodds (Alex Macqueen), Roy invita a pranzo la misteriosa donna alla finestra. Vedendola da vicino per la prima volta, Roy resta affascinato dalla sconcertante bellezza di Dia (Freida Pinto) ma scopre anche che è fidanzata e sta per sposarsi. Ciononostante flirta apertamente con lei e la ragazza lo lascia fare. Sally porta Greg a visitare la galleria di un'amica pittrice, Iris (Anna Friel) e Greg colpito dal suo talento, decide di rappresentarla e di esporre le sue opera nella sua galleria. Quella sera Greg ha dei biglietti per l'opera, sua moglie non può andare e quindi invita Sally ad accompagnarlo lui. Più tardi, quando la riaccompgna a casa, Greg la ringrazia per avergli fatto compagnia, per aver ascoltato le sue lamentele sul matrimonio e per tutto l'aiuto che gli da in galleria. Si vede lontano un miglio che Sally si sta prendendo una cotta per il suo capo, mentre il suo interesse per lei è difficile da giudicare. I giorni seguenti porteranno solo guai e delusioni: Alfie è sempre più consapevole di non potersi permettere i lussi che sta offrendo a Charmaine, Sally è avvilita perché ha scoperto che Greg ha una relazione con la sua amica Iris e Roy cada in depressione profonda – non potendo immaginare una vita senza la scrittura – quando il suo libro viene definitivamente rifiutato. A peggiorare le cose c'è anche la consapevolezza che senza il successo letterario non potrà mai permettersi una vita con Dia. Ma proprio quando pensa di essere con le spalle al muro, Roy viene a sapere che due suoi amici hanno avuto un terribile incidente e che Mike è in coma mentre Strangler è morto. Certo che Strangler non abbia mostrato a nessun altro il manoscritto, Roy si intrufola nel suo appartamento e lo ruba. Conquistata dalla corte assidua di Roy, Dia lascia il fidanzato a pochi giorni dalle nozze creando scompiglio nella sua famiglia e in quella del fidanzato Alan (Neil Jackson). Con Dia ormai libera e con in mano il manoscritto di Strangler, Roy sembra aver conquistato in un colpo solo la donna dei sogni e il successo che aspettava da anni. La relazione tra Helena e Jonathan sta diventando una cosa molto seria; ma prima di poter compiere il fatidico passo, Jonathan – che crede fermamente in una vita nell'aldilà – deve avere l‟approvazione della defunta moglie e per ottenerla organizza una seduta spiritica. Finalmente libera dai pesanti problemi esistenziali di Roy, Sally dal canto suo decide di aprire una galleria insieme all‟amica Jane (Fenella Woolgar), ed Helena accetta di finanziarla. Non essendo più una dipendente di Greg, Sally ritiene che sia giunto il momento di manifestargli il suo amore. Nel frattempo Alfie, dopo aver scoperto che Charmaine lo tradisce, capisce fino i fondo i danni che il suo comportamento ha causato a Helena e a se stesso e decide di rimediare.
    E proprio quando penseranno di essere ormai prossimi alla soluzione dei rispettivi problemi, i nostri personaggi capiranno a proprie spese che non esistono via d'uscita semplici e che se sono ancora in piedi – nonostante le innumerevoli delusioni – è solo merito delle fantasie nelle quali si sono rifugiati.

    Dal >Press-Book< di You Will Meet a Tall Dark Stranger

    Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)

    Premessa:

    Ognuno ha le sue ossessioni: George Lucas ha fatto di Star Wars praticamente il perno della sua vita professionale, Woody Allen ha fatto pressochè la stessa cosa con l’Amore, tema assolutamente prediletto e cucinato in tutte le salse. Questa volta lo rispolvera sul filo dell’illusione: A=Amore=Illusione (assolutamente necessaria all’umana sopravvivenza).

    Riflessione:

    Si può affermare con certezza che l’Amore sia il tema più inflazionato in assoluto nel mondo della celluloide. Ma la domanda che sorge spontanea è: ‘può l’Amore diventare talmente cruciale nella carriera di un cineasta da farne un vero e proprio ‘motivo firma’? Beh, nel caso di Woody Allen si direbbe proprio di si e al ritmo piuttosto serrato con cadenza più o meno annuale, salvo qualche digressione di tanto in tanto nel ‘thriller noir’ (Sogni e delitti).

    Così, dietro il desiderio inconfessato di ogni ‘variopinto’ - sia in positivo che in negativo - esemplare dell’umana specie dell’incontro fatale, del colpo

    di fulmine per un Amore che duri per sempre e al top emotivo-sensoriale, torna puntuale come un orologio svizzero Woody Allen a ricordare, a se stesso prima che agli altri, che in fondo, quell’Amore non è che una mera illusione. Forse è quel che Allen si sente oggi di ribadire dopo aver nutrito - e indotto a nutrire - false speranze con la gustosissima commedia brillante in stile anni Trenta/Quaranta La maledizione dello scorpione di Giada, in cui, dopo una divertentissima altalena - da cui non avremmo mai voluto scendere - ancorata al duetto tra lo stesso Allen ed Helen Hunt sul filo del battibecco veloce per contrasto, si approdava ad un finale romanticamente positivo al punto da rendere possibile l’impossibile, e persino al di fuori dell’illusione, qui flirtante con una magia burlesca, quasi goliardica, irresistibilmente ritmata da una colonna sonora assolutamente complice dello ‘scherzo a parte’ in onda

    su quelle frequenze.

    Ma se solo si pensa ad alcuni recenti pellicole alleniane - Match Point, Vicky Cristina Barcelona, e Basta che funzioni… - La maledizione dello scorpione di Giada rischia di rappresentare il vezzo di una chimera accarezzata ai confini dell’immaginazione per un raro momento di romantica positività.

    Ora l’amara ironia di una sorte allenianamente inesorabile traspare fin dal titolo You Will Meet a Tall Dark Stranger - Incontrerai uno sconosciuto alto e bruno, già vagamente ammiccante alla trappola utopico-illusoria con cui Woody Allen riafferma, pessimisticamente, la vacua ricerca del vero e duraturo Amore spalancando la sua finestra sul prisma generazionale della fascia adulta. Ricerca vacua e tanto illusoria quanto d’altra parte necessaria, pena la sopravvivenza stessa dell’umana specie. Il definitivo titolo italiano Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni finisce come al solito per deragliare dalla sottigliezza ‘letteraria’ rivestita da quello originale. Sottigliezza svelata dalla battuta dell’aspirante scrittore di successo

    Roy (Josh Brolin): “Incontrerai lo stesso estraneo alto e bruno che prima o poi incontriamo tutti” ed è tutto dire che questo genere di ‘sconosciuto’ possa rappresentare ‘l’uomo dei sogni’ di chicchessia. Uno humor nero degno dei fratelli Coen.

    Se poi ne La maledizione de lo scorpione di Giada il destino dei protagonisti compariva pesantemente condizionato e apparentemente compromesso da un sedicente mago truffaldino, in Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni spunta una chiromante con le sue profezie -tra cui il titolo stesso - incombenti sul filo di un’esilarante dinamica ritmica ad intervalli regolari, quelli scanditi dalla portavoce Helena (Gemma Jones) nel modo più comicamente insolente e candido consentitole dalla partitura alleniana. Partitura che consapevolmente adotta il classico pentagramma della favola dichiarata in apertura e chiusura del film, per certi versi sorellastra della stessa Maledizione dello scorpione di Giada per l’immancabile aura patinata e i motivetti musicali a tutto jazz – altro

    irrinunciabile motivo firma alleniano equivalente al ‘maquillage’ della storia o, se si preferisce, delle storie.

    Per la fiaba Incontrerai… Allen affida il ruolo di ‘prima donna’ ad una voce fuori campo coprotagonista di un cast particolarmente illustre. Voce che non manca puntualmente di presentare i vari personaggi, secondo cadenze prossime alla telecronaca gossipara, accompagnandoli nei loro tafferugli affettivi, ricostruendone le tessere di un mosaico sempre diverso eppure così familiare, punteggiato dal desiderio di amare ed essere amati, dagli effetti collaterali di routine e problemi finanziari, alle legittime aspirazioni e fallimenti personali - e cosa non si è disposti a fare per evitarli! - fobie personali o universali, come quella di invecchiare, e ancor più se in solitudine, inevitabili tradimenti con pentimento o buona pace di affetti definitivamente naufragati in attesa di un nuovo approdo… Un dedalo di note orecchiabili e orecchiate su cui a Woody Allen non spiace tornare, soprattutto

    quando può disporre della garanzia di un’eccellenza interpretativa (dominata da Naomi Watts, seguita dalla stessa Gemma Jones, da Anthony Hopkins e un'impeccabile Lucy Punch icona più che illusoria dell’amore) pronta a soccorrere là dove, sull’eccessiva invadenza ed esplicitazione della voce fuori campo del pedante narratore, rischiano di affievolirsi i toni della commedia brillante screziata di un’ironia pseudo-moraleggiante. Ironia che, a dispetto dell’oscurante pessimismo shakespeariano iniziale – “La vita è piena di rumore e di furore e alla fine non significa nulla” - sopravvive proprio sull’onda dell’illusione vista come vera e propria terapia, migliore di qualsivoglia medicina, in barba all’umana esistenza sentita sempre come troppo breve e fragile.

    Secondo commento critico (a cura di ERMINIO FISCHETTI)

    Torna in sala Woody Allen con un'altra commedia sulla vita e le idiosincrasie dei sentimenti. A lungo ci si è soffermati sulla perdita di smalto di questo regista negli ultimi anni, ma quest’ultimo film, in parte, compie un passo indietro, verso il passato (sebbene il paragone sia azzardatissimo può ricordare in maniera molto soft certi meccanismi del capolavoro Interiors) . Il regista newyorkese gira di nuovo a Londra e si sofferma ad analizzare i meccanismi dei vincoli affettivi e delle illusioni sulle quali i protagonisti ripongono la loro fiducia per il futuro. Ne usciranno tutti a pezzi. Perdenti. È un ritratto cinico e poco illusorio che il grande autore fa dei suoi protagonisti, nessuno si salva, nessuno resterà incolume, chi più vorrà, meno otterrà. Una commedia crudele e amara che raggiunge i punti più interessanti quando, col solito stile inconfondibile, Allen la trasforma in farsa. I dialoghi frizzanti e sardonici

    che lo hanno reso maestro di cinema e di sceneggiatura ritrovano qualche breve lampo dell’antico splendore, pur brevi restano impagabili, e quelli più riusciti risultano senza dubbio quelli fra suocera e genero, depressa cronica per essere stata abbandonata dal marito con la passione per la bottiglia e la convinzione della reincarnazione lei, scrittore fallito e mediocre con un unico successo commerciale alle spalle lui; vengono interpretati da Gemma Jonnes, Josh Brolin, che nel complesso dell’ottimo cast risultano quelli più in forma. Allen riflette sul senso della vita, sulla vecchiaia, mette a confronto scienza e religione in un intrattenimento raffinato ed elegante, che pur a tratti ingrigito dalla polvere della ripetitività resta inconfondibile.

    Pressbook:

    PRESSBOOK COMPLETO in ITALIANO

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