IL MATRIMONIO CHE VORREI: AL GIRO DI BOA DOPO TRENT'ANNI DI MATRIMONIO. MERYL STREEP E TOMMY LEE JONES DAL CONSULENTE MATRIMONIALE STEVE CARELL PER IL REGISTA DE 'IL DIAVOLO VESTE PRADA' DAVID FRANKEL
"Penso che molte persone abbiano delle idee sulla propria relazione – a che punto è, in che direzione deve andare per avere successo... Penso che la cosa che rende questo film così divertente, è che il pubblico vede quello che stanno attraversando Kay e Arnold, si riconosce in loro e ne ride.â€
L'attore Steve Carell
Cast: Meryl Streep (Kay Soames) Steve Carell (Dr. Bernie Feld) Tommy Lee Jones (Arnold Soames) Susan Misner (Dana Feld ) Marin Ireland (Molly ) Ben Rappaport (Hank) Brett Rice (Vince) Elisabeth Shue Jean Smart
Musica: Theodore Shapiro
Costumi: Anne Roth
Scenografia: Stuart Wurtzel
Fotografia: Florian Ballhaus
Montaggio: Steven Weisberg
Makeup: Linda Kaufman; J. Roy Helland (per Meryl Streep)
Casting: Margery Simkin
Scheda film aggiornata al:
25 Novembre 2012
Sinossi:
IN BREVE:
Kay (Meryl Streep) e Arnold (Tommy Lee Jones) sono la classica coppia annoiata da tanti anni di matrimonio. Stanca della routine e con tanta voglia di riaccendere la passione, Kay sconvolge suo marito con una proposta "folle": una settimana di terapia matrimoniale nella cittadina di Great Hope Springs, dove vive un famoso consulente matrimoniale (Steve Carell). Nessuno dei due, però, sembra sapere cosa li aspetta: all'inizio superare le inibizioni e gli imbarazzi non sarà affatto semplice ma sarà l'unico modo per riaccendere quella scintilla di quando si erano innamorati.
SHORT SYNOPSIS:
After thirty years of marriage, a middle-aged couple attends an intense counseling weekend to decide the fate of their marriage.
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
SI PUO' CAMBIARE IL MATRIMONIO, QUANDO SCRICCHIOLA DI 'VECCHAIA' E RUGGE, AGONIZZANTE, SUL PAVIMENTO DI UNA ROUTINE CHE TUTTO ASSORBE, A COMINCIARE DALL'ANIMA? CI PENSANO LA TAGLIENTE PRECISIONE DELLO SCRIPT DI VANESSA TAYLOR E IL TOCCO RAFFINATAMENTE COMPLICE E SORNIONE DI DAVID FRANKEL AD OFFRIRE UNA RISPOSTA CREDIBILE, ATTRAVERSO LE 'CONFESSIONI PERICOLOSE' DI MERYL STREEP E TOMMY LEE-JONES, UN 'TANDEM' DA FUOCHI D'ARTIFICIO!
Ci sono sempre un'ottica e una sensibilità femminili nei migliori spaccati, più o meno riflessivi, più o meno ironici, o semplicemente divertenti, appuntati sull'intimità sessuale di una di quelle coppie, diciamo ehm... genericamente, 'over'... E solitamente Hollywood pecca almeno in un fattore: si inquadrano tutte situazioni abbarbicate su persone, uomini o donne che siano, professionisti benestanti con discrete, quando non addirittura notevoli, disponibilità finanziarie. E, si sa che, i soldi, non fanno la felicità ma permettono almeno di provarci! Un'altra pecca, o per meglio dire, un altro
Si diceva ottica e sensibilità femminili nel trattare certi argomenti: come non pensare a quel E' complicato dove la regista Nancy Meyers metteva la stessa Streep tra due fuochi: dell'ex marito/neo
amante Alec Baldwin e dell'architetto aspirante nuovo innamorato Steve Martin? Ma mentre qui, a mio avviso, campeggiava proprio l'effetto flou, cui non si sottraeva neppure la Streep, fluttuante sulla dinamica di una coppia divorziata con prole ormai adulta e con schizofrenici ripensamenti in materia di amore e sentimenti, sorprende gradevolmente la solidità , in intima relazione con il solidale acume dello script, ancora una volta a firma rosa (Vanessa Taylor), di questo Hope Springs: il titolo originale del film ammicca all'hotel 'da sogno', di nome - letteralmente 'primavere di speranza' o 'speranza di (molte) primavere' - e di fatto, di contro al didascalico e privo di ogni pur minima parvenza di poesia titolo italiano Il matrimonio che vorrei . Hope Springs si impone all'attenzione, un pò divertendo, un pò commuovendo, come una sorta di diagramma analitico senza veli, radicato, con rigore quasi matematico, in una conoscenza profonda degli 'inceppamenti' dei vari
'ingranaggi' che sostengono la 'catena di montaggio' - può in effetti risultare tale la routine che uccide sentimenti e desiderio sessuale - delle dinamiche matrimoniali pluridecennali.
routine matrimoniale ultra trentennale, destinata al coriaceo consorte Arnold, personaggio che non poteva trovare volto e anima più rusticamente ruspanti di Tommy Lee Jones. I due pattinano a meraviglia sulla stessa distesa ghiacciata e fin troppo cristallizzata del loro matrimonio, con sempre più malcelato disappunto di lei. Distesa che contribuirà a rendere meno liscia e passibile di pericolose incrinature l'implacabile voce della coscienza del Dr. Bernie Feld, il guru tra i terapeuti professionisti di coppia incarnato da Steve Carell, calato integralmente in unn ruolo che ha lo scopo primario di mettere il dito nella piaga, esaltando la portata dei contenuti raccolti nello script attraverso domande insidiose, provocatorie, scomode, specchio di verità incontrovertibili che non consentono paraventi. Quel che impone ai nostri due protagonisti - mirabili! - una reciproca, spesso 'imbarazzatissima' e buffa, quanto verosimile, messa a nudo dei pensieri più nascosti e inconfessabili nelle sedute 'terapeutiche' in coppia, o, singolarmente,
in un montaggio alternato che si fregia di una tempistica perfetta.
Così, tra ritrosie e tentennamenti vari, fallimenti e false partenze in ripresa, cavalcando consapevolmente ironie e paradossi (la sequenza che vede Streep-Lee Jones al cinema, alle prese con l'attuazione pratica di una delle fasi di recupero, è tutta un programma!), il tandem direttivo Taylor-Frankel procede senza intoppi, denudando i nostri protagonisti, passo dopo passo, ancorandoli ad un 'dramedy' credibile e divertente, finalizzato a porgere una 'riflessione-lezione' sugli inevitabili e condivisibili scogli che si frappongono in mezzo alla comune traversata di coppia a lungo termine, con un pò di 'colore' che non guasta e con non poche verità dette come si deve, con tanto di prologo-premessa e di finale possibile ben assestato sui titoli di coda.