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    PARADISO AMARO: GEORGE CLOONEY MARITO E PADRE DISTANTE DALLA FAMIGLIA COSTRETTO DA TRAGICI EVENTI A RICONSIDERARE COMPORTAMENTO E SENTIMENTI

    Stasera, 15 Giugno in TV, su Canale 5, ore 21.21 - RECENSIONE ITALIANA IN ANTEPRIMA e PREVIEW in ENGLISH by PETER DEBRUGE (www.variety.com) - 5 NOMINATIONS agli OSCAR 2012 tra cui 'MIGLOR FILM', 'MIGLIOR REGIA' (ALEXANDER PAYNE), 'MIGLIORE ATTORE PROTAGONISTA' (GEORGE CLOONEY); VINCITORE di 2 GOLDEN GLOBES: al 'MIGLIOR FILM' (Drammatico) e al 'MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA' (GEORGE CLOONEY) - Dal 29. Torino Film Festival

    "Il romanzo mi ha colpito perché racconta una storia ricca di emozioni ambientata in un luogo esotico. Una storia che forse poteva essere raccontata ovunque, ma che diventa unica proprio perché è ambientata alle Hawaii, in un ambiente particolare. È una storia fortemente radicata nel luogo in cui si svolge, ma allo stesso tempo i suoi temi sono universali".
    Il regista e co-sceneggiatore Alexander Payne

    (The Descendants; USA 2010; Dramedy; 115'; Produz.: Ad Hominem Enterprises; Distribuz.: 20th Century Fox)

    Locandina italiana Paradiso amaro

    Rating by
    Celluloid Portraits:



    SEE SHORT SYNOPSIS

    Titolo in italiano: Paradiso amaro

    Titolo in lingua originale: The Descendants

    Anno di produzione: 2010

    Anno di uscita: 2012

    Regia: Alexander Payne

    Sceneggiatura: Alexander Payne, Nat Faxon e Jim Rash

    Soggetto: Dal romanzo di Kaui Hart Hemmings.

    PRELIMINARIA:

    The Descendants è nato come racconto breve (pubblicato con il titolo “The Minor Warsâ€), che inizialmente la Hemmings aveva narrato dal punto di vista della figlia minore Scottie, ma che in seguito ha deciso di raccontare dalla prospettiva maschile e matura di Matt King, con un approccio audace e innovativo per una scrittrice.

    Cast: George Clooney (Matt King)
    Shailene Woodley (Alexandra King)
    Amara Miller (Scottie King)
    Nick Krause (Sid)
    Beau Bridges (il cugino Hugh)
    Patricia Hastie (Elizabeth King)
    Grace A. Cruz (insegnante di Scottie)
    Kim Gennaula (consulente scolastico)
    Karen Kuioka Hironaga (Barb Higgins)
    Carmen Kaichi (Lani Higgins)
    Matthew Lillard (Brian Speer)
    Judy Greer (Julie Speer)
    Robert Forster (Scott Thorson)
    Barbara L. Southern (Alice 'Tutu' Thorson)

    Musica: Dondi Bastone (supervisore)

    Costumi: Wendy Chuck

    Scenografia: Jane Ann Stewart

    Fotografia: Phedon Papamichael ASC

    Montaggio: Kevin Tent A. C. E.

    Casting: John Jackson C. S. A.

    Scheda film aggiornata al: 16 Giugno 2024

    Sinossi:

    IN BREVE:

    Matt King (George Clooney) è un marito e padre da sempre indifferente e distante dalla famiglia. Ma quando la moglie rimane vittima di un incidente in barca nel mare di Waikiki è costretto a riavvicinarsi alle due figlie: e quindi a riconsiderare il suo passato e valutare un nuovo futuro. Mentre i loro rapporti si ricompatteranno, Matt è anche alle prese con la difficile decisione legata alla vendita di un terreno di famiglia, richiesto dalle elite delle Hawaii ma anche da un gruppo di missionari.

    IN DETTAGLIO:

    Storia ambientata nelle isole Hawaii, The Descendants racconta le imprevedibili vicende di una famiglia americana che si trova ad un bivio.
    Quando sua moglie entra in coma in seguito ad un incidente in barca al largo di Waikiki, Matt King (George Clooney), padre di due figlie, dovrà riesaminare il proprio passato e affrontare gli imprevisti del futuro. Rimasto solo, cercherà di ricucire il rapporto con le figlie, la matura Scottie (Amara Miller) di 10 anni e la ribelle Alexandra (Shailene Woodley) di 17, dovendo allo stesso tempo decidere se vendere o meno la terra di famiglia, una striscia di spiaggia tropicale di inestimabile valore, che la famiglia King ha ereditato dai reali hawaiani e dai missionari.
    Quando Alexandra rivela al padre che la madre, al momento dell’incidente, si trovava in vacanza con il suo amante, Matt inizia a riflettere sulla sua vita e capisce che deve darle una svolta. Insieme alle due figlie intraprende un viaggio avventuroso alla ricerca dell’amante di sua moglie, durante il quale farà incontri divertenti, difficili e spirituali e inizierà a ricostruire la sua vita e la sua famiglia.

    SHORT SYNOPSIS:

    Matt King is an indifferent husband and father of two girls forced to re-examine his past and embrace his future when his wife suffers a boating accident off of Waikiki. The event leads to a rapprochement with his young daughters while Matt wrestles with a decision to sell the family's land handed down from Hawaiian royalty and missionaries.

    Commento critico (a cura di ROSS DI GIOIA)

    Un luogo come le Hawaii può anche non essere il paradiso che tutti pensano. A saperlo bene è Matt King (George Clonney), che nella splendida Waikiki - dove niente dovrebbe andare storto per nessuno - vede la moglie Elizabeth vittima di un incidente che l'ha mandata in coma. La donna non si riprenderà più e a Matt non resta che far staccare la spina alle macchine che la tengono ancora in vita. Da anni troppo concentrato sul suo lavoro, il neovedovo si ritrova ora a fare il padre di due figlie di cui non conosce praticamente niente, ma soprattutto dovrà riesaminare da cima a fondo il proprio passato. Già, perché Matt all’improvviso scopre che la sua 17enne Alexandra (Shailene Woodley), la più grande delle figlie, sembra sulla via della ribellione senza ritorno; mentre al contrario, la 10enne Scottie (Amara Miller) sta maturando una personalità fin troppo “adulta†per la sua

    età. Allo stesso tempo, però, l’uomo deve decidere se vendere o meno la terra di famiglia, una striscia di spiaggia tropicale di inestimabile valore, che la famiglia King ha ereditato dai reali hawaiani e dai missionari. E come se non bastasse, tutto il dolore che cova in Matt si trasforma in sbigottimento quando scopre che la moglie aveva una relazione extraconiugale e stava per chiedere il divorzio. A questo punto, sconvolto e frustrato (tanto più perché la rivelazione del tradimento arriva da qualcuno molto vicino…), Matt prende entrambe le figlie e le porta con lui in un viaggio avventuroso alla ricerca dell’amante della moglie. Ma soprattutto alla ricerca di quella “famiglia†che si è persa per strada da qualche parte.

    Alexander Payne è senza ombra di dubbio uno dei registi più raffinati della nuova Hollywood. Il nome magari dirà poco ai più distratti, ma basta ricordare il gustoso Sideways - In

    viaggio con Jack per evocare emozione e intelligenza. E anche con Paradiso amaro, il regista americano sorprende con una sensibilità ricca e niente affatto stucchevole. Vera novità rispetto alla commedia di alto livello a cui ci aveva abituato (suo anche A proposito di Schmidt). Payne, infatti, stavolta porta sullo schermo un dolore autentico e penetrante, capace di togliere il fiato ma quasi con timidezza. Evitando le trappole del caso - vero pericolo di registi che pretendono la lacrima ad ogni costo - Payne riesce invece a muovere le fila della sua storia con garbo e attenzione, sfruttando al massimo una dicotomia del tutto inconsueta: un luogo da favola contrapposto ad un dolore che via via si ingigantisce e diventa perfino soffocante. Facendo il gioco dei rimandi, e volendo restare in casa nostra (una volta tanto…), viene in mente il Caos calmo portato sullo schermo da Antonello Grimaldi. In quel

    caso l’insopportabile leggerezza del dolore era sulle spalle di Nanni Moretti. Qui invece ci pensa un monumentale George Clooney a dare volto e passione ad un uomo che scopre di dover dare, appunto, un volto nuovo a se stesso. Un uomo che annaspa vistosamente dopo aver perso le proprie certezze ma che comunque si sforza per ritrovare l’equilibrio. Il Clooney sornione, dal sorriso beffardo, che poi è costretto ad “abbassare le penne†quando si trova faccia a faccia con la vita è il vero surplus di Paradiso amaro. Un lavoro di sottrazione il suo che dovrebbe portarlo all’Oscar tra qualche settimana.

    Secondo commento critico (a cura di PETER DEBRUGE, www.variety.com)

    Some movies aim to distract us; others seek to help us understand. "The Descendants" tackles some of the prickliest issues a contempo family can face -- coping with a loved one's right-to-die decision -- with such sensitivity that it's hardly noticeable you're being enlightened while entertained. As a Hawaiian father of two negotiating complex emotions while his wife lies comatose after a boating accident, George Clooney reveals yet another layer of himself. His involvement, plus the welcome return of "Sideways" director Alexander Payne, will bring in auds; their tell-a-friend enthusiasm should spell sleeper success among catharsis-seeking adults.

    With its tropical vistas and near-perfect weather, Hawaii makes an unexpected backdrop for such a story, a mismatch that island native Matt King (Clooney) acknowledges in his opening voiceover. "Paradise can go fuck itself," he says, the line betraying the anger he feels in the face of his wife's 23-day coma. It isn't a

    typical movie-star role; movie stars seldom play helpless. And yet Clooney has always kept his character-actor instincts close, which enable him to disappear into a well-written, soul-baring part like this with little vanity or baggage.

    Here, he plays a dad who's never had to practice that role. Husband, check. Provider, check. But Matt was always the "backup parent" to his more adventure-seeking wife Elizabeth (Patricia Hastie, seen waterskiing in the opening shot, then bedridden for the remainder of the film), and the thought of having to raise his 10- and 17-year-old daughters solo terrifies him. The accident comes at a particularly difficult time, as Matt holds a majority stake in the family trust: 25,000 acres of unspoiled land on Kauai that his relatives are pushing him to sell.

    To some extent, Matt is overshadowed by a decision he doesn't want to make (the fate of real estate he doesn't necessarily

    feel entitled to) and forced to deal with one that's already been made for him (his wife's will stipulates she doesn't want to live in a vegetative state). Through it all, his focus remains on his children. Younger daughter Scottie (Amara Miller) is starting to act out, while teenage Alexandra (Shailene Woodley) has become such a handful she's been shipped off to boarding school.

    Woodley, best known for her work on ABC Family's soapy "The Secret Life of the American Teenager," is a revelation in the role of Alex, displaying both the edge and depth the role demands. At face value, she appears to be going through a rebellious phase, but as the story unfolds, she proves to be the strong one, wiser than she appears and potentially better equipped to deal with the tragedy at hand.

    The inescapable heaviness of the subject aside, "The Descendants" never descends to griefsploitation,

    as Payne and fellow screenwriters Nat Faxon and Jim Rash carefully select moments that reveal the characters' ever-changing emotions without wallowing in their pain. Nearly every detail sources directly back to Kaui Hart Hemmings' sensitively crafted novel, and yet, Payne's triumph is in striking the right tone -- and knowing what to leave unsaid. The near-paradisiacal setting is hardly the only irony in this scenario; there's also an unexpected amount of humor to be found in the circumstances immediately surrounding a loved one's death, and the director embraces both contradictions with due respect.

    Though Payne undoubtedly ranks among the leading portraitists of American cinema, his earlier films display a semi-condescending, even judgmental attitude toward his characters. Here, the individuals are every bit as flawed, and yet the tone is refreshingly open-minded, allowing observant auds to draw their own conclusions. Take Alex's friend Sid (Nick Krause), an overgrown puppy of a

    kid one might be tempted to dismiss as a dim-witted pothead on first encounter. Indeed, the film milks a few laughs at his gape-mouthed expense early on, and yet later scenes reveal that Alex was smart in her choice of companions.

    "The Descendants" deals in themes universal enough that audiences will come to the table with their own life experience to draw from, and Payne intuitively understands how to leave things open enough that we can personalize the story for ourselves. With the exception of Clooney, none of his casting choices seem obvious, which further brings the world to life. The entire ensemble treads the tricky line between comedy and tragedy with aplomb, from Robert Forster (as Matt's surly father-in-law) to Beau Bridges (playing a cousin counting on the land deal going through), extending even to smaller turns from Matthew Lillard and Judy Greer.

    "The Descendants" is one of those

    satisfying, emotionally rich films that works on multiple levels. Some will call their travel agents to book Hawaiian vacations as soon as they dry their eyes (just as "Sideways" boosted wine-tasting in the Santa Ynez Valley), while more cynical auds should find layers to engage their sensibilities as well. Of particular interest is the way Payne allows class and race to supply an interesting, albeit subtle, subtext. There's a melancholy sense of something passing, linked to Hawaii itself through the stunning mix of widescreen vistas and native music, as well as the assurance of life's essentials being preserved in the film's perfectly executed final shot.

    Bibliografia:

    Nota: Si ringraziano lo Studio PUNTOeVIRGOLA e Orazio Bernardi (QuattroZeroQuattro)

    Pressbook:

    PRESSBOOK ITALIANO di PARADISO AMARO

    Links:

    • Alexander Payne (Regista)

    • George Clooney

    • Robert Forster

    • Judy Greer

    • Shailene Woodley

    • PARADISO AMARO - INTERVISTA al regista ALEXANDER PAYNE (Interviste)

    • 69. edizione GOLDEN GLOBES AWARDS (2012) - I VINCITORI: TRIONFANO 'THE DESCENDANTS/PARADISO AMARO' e 'THE ARTIST' come 'MIGLIOR FILM' rispettivamente per 'DRAMA' e 'COMEDY o MUSICAL' (Speciali)

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    Galleria Video:

    Paradiso amaro - trailer ufficiale

    Paradiso amaro - trailer (V.O.) - The Descendants

    Paradiso amaro - clip 'Running'

    Paradiso amaro - clip 'We'll Surprise Your Sister'

    Paradiso amaro - clip 'You Probably Know My Husband'

    Paradiso amaro - clip 'I Don't Know What To Do With Her'

    Paradiso amaro - clip 'This Is Sid'

    Paradiso amaro - featurette 'Intervista al regista Alexander Payne e al cast' (sub ITA)

    Paradiso amaro - featurette 'Intervista a Shailene Woodley (Alexandra King)' (sub ITA)

    Paradiso amaro - featurette 'Story' (sub ITA)

    Paradiso amaro - featurette 'Cast' (sub ITA)

    Paradiso amaro - featurette 'Acting' (sub ITA)

    Paradiso amaro - featurette 'Comedy' (sub ITA)

    Paradiso amaro - featurette 'Shooting' (sub ITA)

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