LONDON BOULEVARD: DEBUTTO ALLA REGIA SULL'ONDA DEL GANGSTER THRILLER PER WILLIAM MONAHAN (SCENEGGIATORE PREMIO OSCAR PER 'THE DEPARTED-IL BENE E IL MALE'), LA' DOVE I DUE AMANTI COLIN FARRELL E KEIRA KNIGHTLEY DEVONO VEDERSELA CON UNO DEI PIU' MALVAGI BOSS CRIMINALI DI LONDRA (RAY WINSTONE)
Un criminale di South London appena uscito di prigione, cerca di cambiare vita lavorando come factotum per una giovane ricca, quanto solitaria, attrice. Ma liberarsi del passato, purtroppo, non è così semplice…. London Boulevard incarna un gangster thriller, sexy, elegante, pieno di ironia e di intrighi, con Colin Farrell e Keira Knightley nel ruolo dei due amanti in lotta contro uno dei più malvagi boss criminali di Londra.
Dopo tre anni passati dietro alle sbarre, Mitchel (Colin Farrell) esce dalla Prigione di Pentonville pieno di buone intenzioni. Quando il suo vecchio amico Billy (Ben Chaplin) - un gangster di basso livello in cerca di qualcuno che lo aiuti in un lavoro - lo incontra, subito dopo il suo rilascio, Mitchel decide di unirsi a lui in cambio di un posto dove vivere. Mentre è ancora impegnato a fare i conti col suo passato, Mitchel conosce Charlotte (Keira Knightley), una star del cinema che si nasconde da orde di giornalisti e fotografi in un palazzo a Holland Park. Toccato dalla sua bellezza e dalla sua vulnerabilità , Mitchel presto assume il ruolo di suo protettore, respingendo paparazzi aggressivi, molestatori e altri malintenzionati e sventando il piano di Billy, intenzionato a rapinare la casa di Charlotte per rubare le sue costose opere d’arte e le sue macchine vintage. Mentre l’attrazione tra i due cresce e il loro rapporto si fa sempre più profondo, Mitchel e Charlotte pianificano di rifarsi una vita a Los Angeles. Ma Mitchel ha già colpito l’attenzione del potente e spietato boss mafioso Gant (Ray Winstone), che lo vede come una potenziale risorsa di grande valore per il suo business. Quando Mitchel respinge una lucrativa offerta di lavoro, Gant decide di trascinarlo in una rete di estorsione e omicidi. Man mano che gli stratagemmi di Gant si fanno sempre più malvagi, appare chiaro che questi preferirebbe vedere il giovane morto piuttosto che libero. Sapendo che nessuna delle persone a lui care è al sicuro dall’ira di Gant, inclusa Charlotte e la sua inquieta sorella Briony (Anna Friel), Mitchel decide di tentare una mossa drastica per cercare di rimediare alla situazione una volta per tutte.
Commento critico (a cura di ERMINIO FISCHETTI)
Qualcuno ha giustamente fatto notare come il plot e il titolo stesso di questo film suggerissero un riferimento al capolavoro di Billy Wilder, Sunset Boulevard ovvero Viale del tramonto. Ovvio non ci vuole un genio per capirlo, che di base la storia di un ex-galeotto che diviene la guardia del corpo di una diva (in questo caso non al tramonto) con tanto di maggiordomo tuttofare, ex attore fallito e sessualmente ambiguo potessero lasciar ricordare qualcosa di già sfruttato. Lasciando correre circa questa ispirazione neanche velata da parte di William Monahan, che vuole emulare lo stesso Billy Wilder nel percorso di carriera, da semplice sceneggiatore a sceneggiatore e regista, la pellicola in realtà è più un omaggio alla 'swinging London' dei mitici anni Sessanta, con tanto di musica ed ambientazione che riporta lo spettatore ai luoghi più rappresentativi di quell’epoca. Ma il film è ambientato ai giorni nostri e di magico
possiede molto poco. Anche per questo aspetto Monahan non vola certo basso nel voler citare il cinema degli autori di quel periodo, come Schlesinger e Roeg, e certe inquadrature che richiamano opere di immortale memoria come Blow Up del nostro Antonioni. Gli ingredienti per farne un buon film ci sono tutti: la base di un romanzo cult come quello di Ken Bruen, i temi del sottobosco criminale, il mondo del successo, un’attrice perseguitata, le location cool, ma il risultato è tutt’altro che soddisfacente.
London Boulevard vuole essere un noir con aspirazioni di emulazione al cinema classico e di genere. Alla fine però resta un’opera di mediocre fattura nella quale il difetto maggiore risulta proprio la sceneggiatura stessa, piena di buchi, incapace di costruire personaggi con una loro circolarità ; addirittura i protagonisti sono inutili, il personaggio dell’attrice, interpretato da una incapace Keira Knightley, insopportabile verso se stessa già a 26 anni,
sceneggiatore americano: in pratica l’aspetto estetico del film è improntato dalla fotografia (molto bella) del veterano Chris Menges, e l’unico personaggio ad avere una sua circolarità , per quanto spesso fine a se stessa, è l’attore fallito/maggiordomo di David Thewlis.
Perle di sceneggiatura
Penny (Ophelia Lovibond): "Avrei da offrirti un lavoro. Sei un tipo pratico?"
Mitchell (Colin Farrell): "In che senso, con il martello o cose simili?".