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END OF WATCH - TOLLERANZA ZERO: DAL REGISTA DI 'S.W.A.T.' E 'THE FAST AND THE FURIOUS' DAVID AYER UN POLIZIESCO CHE INDAGA IL PROFONDO LEGAME TRA CHI LAVORA SPALLA A SPALLA
RECENSIONE IN ANTEPRIMA - Dal 22 NOVEMBRE
"Sceneggiare un film poliziesco per me non è difficile. Ognuno ha le sue attitudini, io stranamente, ho quella di raccontare storie di poliziotti. A Hollywood spesso si viene incasellati. Avevo sceneggiato 'Training Day' e diretto un altro poliziesco intitolato 'La notte non aspetta'. Era chiaro che avevo fatto una scelta ben precisa. Per un pò ho evitato di specializzarmi in un solo genere, ma ero un patito. Una volta, uno sceneggiatore che considero un maestro, mi disse: 'trova la tua nicchia e dacci dentro'. Sapevo di doversi riprovare, era un genere che conoscevo bene. Così mi sono buttato su 'End of Watch'. In sei giorni la sceneggiatura era pronta... A me sei giorni sono sembrati una vita, forse però ho ricominciato a fare quello che sapevo fare, quello che mi sembrava familiare. Era un mondo che conoscevo. Sono uno sceneggiatore più maturo, ho molti più copioni al mio attivo rispetto al periodo di 'Training Day'. Sono riuscito a sfruttare le competenze negli anni e a canalizzarle in una nuova sceneggiatura, con il risultato di un copione originale, nuovo, e ho creato una sorta di finto documentario con episodi e sketch slegati tra loro che tracciano, senza che il pubblico se ne accorga, una storia tradizionale, solida e ben strutturata"
Il regista e sceneggiatore David Ayer
(End of Watch; USA 2012; Noir drammatico del mistero; 109'; Produz.: Crave Films/Exclusive Media Group/Le Grisbi Productions; Distribuz.: Videa - CDE)
See SHORT SYNOPSIS
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Titolo in italiano: End of Watch - Tolleranza zero
Titolo in lingua originale:
End of Watch
Anno di produzione:
2012
Anno di uscita:
2012
Regia: David Ayer
Sceneggiatura:
David Ayer
Soggetto: PRELIMINARIA - CURIOSITA'
Per mettere in risalto la difficoltà , il valore, il coraggio necessari per essere dei semplici poliziotti, il regista David Ayer ha usato una tecnica tutta nuova: gli stessi personaggi interagiscono con piccole telecamere che 'indossano' per quasi tutta la durata del film.
Cast: Jake Gyllenhaal (Agente Taylor) Michael Peña (Agente Zavala) Anna Kendrick (Janet) Frank Grillo (Sergente) Natalie Martinez (Gabby) America Ferrera (Agente Orozco) David Harbour (Van Hauser) Cody Horn (Agente Davis) Gene Hong (Agente Cho) Shondrella Avery (Bonita) Hugh Daly (Detective della squadra omicidi 2) Kristy Wu (Sook) Corina Calderon (Jazmine) Candace Smith (Sharice)
Musica: David Sardy
Costumi: Mary Claire Hannan
Scenografia: Devorah Herbert
Fotografia: Roman Vasyanov
Montaggio: Dody Dorn
Makeup: Veronica Lorenz
Casting: Lindsay Graham e Mary Vernieu
Scheda film aggiornata al:
10 Dicembre 2012
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Sinossi:
IN BREVE:
Il film è un dramma di concezione poliziesca, incentrato sulla lunga amicizia e collaborazione tra due poliziotti che lavorano ogni giorno spalla a spalla: due grandi amici e colleghi, Taylor e Zavala, agenti di polizia a Los Angeles, che finiranno nei guai quando si metteranno contro quelli del narcotraffico.
IN ALTRE PAROLE:
Brian Taylor (Jake Gyllenhaal) e Mike Zavala (Michael Peña) sono due giovani poliziotti di pattuglia nelle pericolose strade di South Central Los Angeles. Due eroi dei nostri giorni, che per un esiguo stipendio sono pronti a mettere a repentaglio la loro stessa vita. Una potente storia d’amicizia, amore, onore e coraggio. Il regista David Ayer, con tecniche di ripresa all’avanguardia, ci trascina negli angoli più oscuri e violenti della città .
SHORT SYNOPSIS:
A drama centered on the long-term friendship and partnership between two cops.
Commento critico (a cura di ROSS DI GIOIA)
Brian Taylor (Jake Gyllenhaal) e Mike Zavala (Michael Peña) sono due poliziotti di South Central Los Angeles. Due di quelli che hanno giurato di servire e proteggere il proprio Paese. E lo fanno sul serio. Tutti i giorni la coppia di sbirri se ne sta a pattugliare le strade a 360° in cerca di criminali. Ma Brain e Mike non sono solo colleghi, ma veri amici il cui rapporto è nato tra quelle strade malfamate e che lì trae linfa per diventare, giorno dopo giorno, pericolo dopo pericolo, un legame forte e autentico. Due fratelli quasi (o forse molto di più), che però finiscono per calpestare “la coda del serpente sbagliato†e che ora devono aspettarsi di essere morsi in modo brutale...
Tra le tante versioni di coppie di piedipiatti viste al cinema, il regista David Ayer (conosciuto soprattutto per le sceneggiature di Training Day, S.W.A.T., La notte non aspetta) |
sfrutta le riprese video di uno dei protagonisti (Gyllenhaal), intento a realizzare un presunto documentario/lavoro universitario, per catapultare, senza filtri, l’attività quotidiana della polizia in primo piano. Il lavoro dei due viene quindi ripreso in modo diretto e quasi senza soluzione di continuità , in un film-non-film e documentario-non-documentario. Con la camera a mano (che sia di Brian o del regista a questo punto è uguale), il racconto si dipana in un susseguirsi di situazioni che hanno il sapore della realtà più vivida. Usando pochi spunti di script, lasciando quasi che siano i singoli episodi a formare una sotto-trama indipendente (ma quella principale praticamente non esiste), Gyllenhaal e Peña diventano quindi il perno di tutto. E i due sono davvero verosimili nei panni dei poliziotti dediti al proprio lavoro senza nemmeno l’ombra della tentazione della violenza gratuita o della corruzione, e permettono ad Ayer di rendere End of Watch – |
Tolleranza zero un film solido e credibile. Forse si poteva anche meditare meglio il finale, rendendolo meno scontato di quello che alla fine si rivela, ma ciò non toglie molto alla visione del film. |
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Galleria Video:
End of Watch-Tolleranza zero - trailer
End of Watch-Tolleranza zero - trailer (versione originale) - End of Watch
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