7 DAYS IN HAVANA: UN FILM COLLETTIVO AD EPISODI AMBIENTATO ALL'HAVANA, CAPITALE DI CUBA

PREVIEW in ENGLISH by LESLIE FELPERIN (www.variety.com) - Dal 65. Festival del Cinema di CANNES (16-27 Maggio 2012) Selezione ufficiale - 'UN CERTAIN REGARD' - Dall'8 GIUGNO

(7 dìas en La Habana; FRANCIA/SPAGNA 2012; Drammatico; 100'; Produz.: Full House/Morena Films; Distribuz.: BIM)

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Titolo in italiano: 7 Days in Havana

Titolo in lingua originale: 7 dìas en La Habana

Anno di produzione: 2012

Anno di uscita: 2012

Regia: Laurent Cantet
Benicio Del Toro
Julio Medem
Gaspar Noé
Elia Suleiman
Juan Carlos Tabío
Pablo Trapero

Sceneggiatura: Leonardo Padura

Cast: Josh Hutcherson (Teddy Atkins )
Emir Kusturica
Melissa Rivera (Linda )
Elia Suleiman
Jorge Perugorrìa
Vladimir Cruz
Mirta Ibarra
Luis Alberto García
Daisy Granados
Othello Rensoli (Remigio)
Melvis Santa Estevez
Leonardo Benítez

Fotografia: Daniel Aranyó

Montaggio: Thomas Fernandez, Rich Fox, Véronique Lange, Alex Rodríguez e Zack Stoff

Scheda film aggiornata al: 25 Novembre 2012

Sinossi:

IN BREVE:

Un film collettivo ad episodi ambientato all'Havana, capitale di Cuba.

IN DETTAGLIO:

I registi sono stati invitati a partecipare a questo progetto con lo scopo comune di cogliere, con le loro diverse sensibilità, le origini e gli stili cinematografici, il calore e l’intensità che rendono unica questa città. Ogni capitolo racconta un giorno della settimana attraverso le vite quotidiane e straordinarie dei diversi personaggi. Un film che si discosta dai cliché turistici e vuole esprimere l’anima di questa città e della varietà di quartieri, atmosfere, generazioni e culture, con uno stile insieme toccante, appassionante e divertente.

Le trame delle storie sono indipendenti, ma hanno elementi comuni che contribuiscono a dare unità e forza espressiva al film. Alcuni degli episodi si svolgono negli stessi luoghi emblematici dell’Havana, come la spiaggia o l’Hotel Nacional. Diversi personaggi compaiono in più di una storia – il protagonista di un episodio interpreta un ruolo secondario in un altro – collegando sottilmente le narrazioni e mostrando come, all’Havana, tutti gli ambienti sociali si muovano in parallelo, intrecciandosi e incrociandosi in vari momenti della settimana.

SHORT SYNOPSIS:

A young American boy is trying to break into the acting business, and goes to Cuba during a film festival.

Commento critico (a cura di LESLIE FELPERIN, www.variety.com)

Predictably patchy portmanteau pic "7 Days in Havana" sutures together seven flimsy-to-outright bad shorts set across a week in Havana, to forgettable effect. Given that part of the production coin came from rum-maker Havana Club and advertising outfit M&C Saatchi, it's no surprise the pic plays like a product-placement exercise more suited to a corporate website than to the cinema. Events eager to snag guests are likely to bite, but despite its name helmers, the pic will stay embargoed within the fest circuit.

Benicio del Toro's daft opener finds Josh Hutcherson's dim tourist hooking up with a transvestite. Pablo Trapero's whatever segment has Emir Kusturica, as himself, befriending chauffeur/musician Alexander Abreu. Julio Medem's embarrassing telenovela-like mini-meller features a Daniel Bruehl/Melvis Estevez/Leo Benitez love triangle. Elia Suleiman's episode, in some ways the best, shows the helmer himself feeling lost in translation. Gaspar Noe's take on a voodoo exorcism at least has style,

while Juan Carlos Tabio's comedy drama is visually flat. Laurent Cantet's community comedy is cute but inconsequential. Vague coherence is created by all segs being similarly luridly colored and technically cheap-looking; even the music, an expected strong suit, underwhelms.