ARCHIVIO HOME PAGE

SPECIALI

FLASH NEWS

  • • Ultime News
  • • Archivio News
  • ANTEPRIME

    RITRATTI IN CELLULOIDE

    MOVIES & DVD

  • • In programmazione
  • • Di prossima uscita
  • • New Entry
  • • Archivio
  • • Blu-ray & Dvd
  • CINEMA & PITTURA

    CINESPIGOLATURE

    EVENTI

    TOP 20

  • • Films
  • • Attrici
  • • Attori
  • • Registi
  • LA REDAZIONE

    • Registi

    • Attori

    • Attrici

    • Personaggi

    • L'Intervista

    • Dietro le quinte

    I Roses

    New Entry - Nella rivisitazione del classico La guerra dei Roses (1989) di Jay Roach ..

    In viaggio con mio figlio (già 'Ezra-Viaggio di famiglia')

    Dal 24 Aprile - Bobby Cannavale, Robert De Niro, Vera Farmiga, nella nuova commedia di ..

    The Accountant 2

    Sequel di The Accountant (2016) - Dal 24 Aprile ..

    Day Drinker

    New Entry - Johnny Depp è un bevitore diurno per Marc Webb (500 Days of ..

    Untitled Alejandro G. Iñárritu Film

    New Entry - USA: Dal 2 Ottobre 2026 ..

    Io sono leggenda 2

    New Entry - Sequel di Io sono leggenda (2007) nel finale alternativo diverso dalla versione ..

    La passione di Cristo: Resurrezione

    New Entry - A distanza di 20 anni dalla Passione di Cristo (2004), Mel Gibson ..

    La Passione di Cristo: Resurrezione - Capitolo II

    Seconda parte de La Passione di Cristo: Resurrezione ..

    Home Page > Cinespigolature > CAPTAIN AMERICA: BRAVE NEW WORLD di Julius Onah - Alla scoperta di un Presidente dalla doppia identità: il Thaddeus 'Thunderbolt' Ross alias Red Hulk di HARRISON FORD (A cura di PATRIZIA FERRETTI

    CAPTAIN AMERICA: BRAVE NEW WORLD di Julius Onah - Alla scoperta di un Presidente dalla doppia identità: il Thaddeus 'Thunderbolt' Ross alias Red Hulk di HARRISON FORD (A cura di PATRIZIA FERRETTI

    17/02/2025 - Sono ormai lontani i tempi in cui Harrison Ford indossava i panni del Presidente degli Stati Uniti, armato di indomito coraggio per salvare il grande Paese degli Stati Uniti e, ovviamente, la sua bella famiglia. Erano i tempi del Presidente James Marshall in Air Force One (1997) del compianto Wolfgang Petersen, in cui imperava il mito dell’America invincibile…, almeno al cinema! Mito in grado di dissolvere temibili terroristi - russi, manco a dirlo! - del calibro di Ivan Korshunov (il grande Gary Oldman). E oggi, dismessa la frusta di Indiana Jones, imbracciata per la quarta volta - per la verità senza troppa fortuna, per quanto in modo sempre alquanto iconico da parte sua - il vegliardo Harrison Ford torna a vestire i panni di un altro Presidente, catapultato nel fantasioso, e sempre più tecnologico, mondo dei Comics Marvel: il mondo di Captain America, questa volta indossato da Anthony Mackie nel doppio ruolo di Sam Wilson. Ora, se si fosse trattato di un Presidente a tutto tondo non ci saremmo trovati in un fumetto, perché tant’è, anche se portato al cinema. E dunque, l’umana dimensione si confronta ancora una volta con il fantastico, l’illusione di un alter ego irreale, e per questo dotato di una forza e di una ferocia, cui solo gli effetti visivi e speciali odierni riescono ad esaltare come nelle intenzioni. Allora, con il posto vacante di questo personaggio doppio, già indossato dal compianto William Hurt, Harrison Ford, ben navigato sul versante più realistico, così come in quello avventuroso ‘fantastico’, si è detto: ‘Perché no?!’ Ed ecco la nascita del suo Presidente Thaddeus 'Thunderbolt’ (alla lettera ’fulmine’) Ross, alias Red Hulk.

    Ma per nostra fortuna, in Captain America. Brave New World, per la maggior parte del tempo Harrison Ford veste i panni inamidati di un Presidente degli Stati Uniti appena eletto, persino emozionato al suo primo discorso ufficiale. Discorso che richiama alla memoria proprio quello di Air Force One, purtroppo senza lo stesso carisma né la stessa portata di contenuto: solo una fredda e frettolosa retorica come solo quella con cui i politici riescono ad esprimersi, sull’onda lunga delle immancabili promesse ai cittadini. Ma il caro Harrison non si sarebbe certo accontentato di far parte del mondo Marvel - non esattamente il suo - se non ne fosse valsa la pena: non a caso è il primo personaggio ad entrare in campo, e dalla porta principale, per aprire il varco alle danze per lo più gestite a colpi di scudo e acrobazie - alari o meno poco cambia i giochi peraltro scontatissimi - dal compare Captain America di Anthony Mackie. Non proprio due anime nel nocciolo i due - Ross/Ford e Sam Wilson-Captain America/Mackie - con precedenti burrascosi sull’onda del disgregamento degli ‘Avengers’. Argomento su cui il neo Presidente Ross/Ford sembra aver cambiato idea al punto da tendere un braccio a Captain America/Mackie nel ricostituirli, perché il popolo ne ha bisogno e perché in quanto Presidente, ha fatto una promessa. Storia, legami e intrecci più o meno sotterranei tra altri personaggi, tenderanno a dipingere in sottotraccia scenari non troppo limpidi appartenuti al personaggio Thaddeus ‘Thunderbolt’ Ross di Harrison Ford: già Generale combattente sul campo come militare di alto lignaggio, nell’analoga similitudine proprio con il Presidente degli Stati Uniti James Marshall di Air Force One. Retroscena che vanno ad includere, ad esempio, il ‘patto con il diavolo’ fatto con Samuel Sterns (Tim Blake Nelson), a nutrimento della propria sopravvivenza: ma le pillole di cui fa uso Ross/Ford, così come tutti i farmaci, vaccini, annessi e connessi, hanno i loro, immancabili, effetti collaterali, anche se mai così macroscopici come nel suo caso, alimentati da un rilascio in eccesso di raggi gamma. Il cambio di favore, con la messa a disposizione di un laboratorio biomedico di sperimentazione, in cui in realtà ha tenuto isolato Sterns/Blake Nelson per sedici anni, va adesso rappresentando per Ross/Ford un auto goal. Ora lo stesso Sterns/Blake Nelson muore dalla voglia di vendicarsi come si deve, ai danni della reputazione di Ross/Ford. Reputazione già in odore di opportunismo e di raggiro anche sul piano della politica internazionale, così come dimostrano le sue sordide manovre per accaparrarsi il prezioso minerale adamantio di cui è ricca l’isola celestiale nell’Oceano Indiano: un furto al Giappone che, d’altra parte, non riesce ad ingannare.

    Ora, se storia e personaggi nelle loro dinamiche interattive, sono alquanto approssimativi, a tutto vantaggio di ‘azione’ su ‘azione’ a go-go, in cui, volendo, si possono cogliere pure alcune incongruenze narrative, va rilevato almeno il felice motivo dell’arma cerebrale, cui forse si sarebbe potuto dare ancor più respiro. La manipolazione mentale a distanza è la chiave che giustifica e spiega il coinvolgimento di personaggi che altrimenti non si sarebbero mai sognati di agire in tal modo, e il doppiogiochista Ross/Ford non manca di lasciare in carcere chi sa essere innocente. Ma presto o tardi tutti i nodi vengono al pettine e, per quanto si sforzi di essere un uomo migliore come da promesse elettorali, per offrire ‘un nuovo, coraggioso, mondo’, la manipolazione mentale a distanza del vendicativo ‘fornitore’ di pillole salvavita, lo invade condizionandolo a lasciarsi andare a quella rabbia interiore rappresa e contenuta fino a quel momento. Chi è interessato a chi sia Red Hulk e che cosa dovrebbe rappresentare può andare a ripassarsi la lezione su Wikipedia; per quanto ci riguarda, l’aspetto più interessante è la metafora del mostro che è in lui e in ognuno di noi, in caso di mancato controllo delle proprie pulsioni più istintive. Pulsioni che nell’immaginario e nel linguaggio comic devono avere giocoforza un’iconografia più o meno orrorifica: e non vi è dubbio che questo ‘red hulk’ lo sia, per gigantesca stazza, per possanza e per ferocia rabbiosa, tecnicamente ineccepibile quanto non troppo emozionale. L’icona di una propaggine del male interiore che prende corpo - fa testo in particolare lo scontro con Captain America/Mackie - ma che, a dispetto delle apparenze, può essere debellato. E come? Con altrettanta forza? Si, ma non quella fisica come ci si aspetterebbe, bensì, ancora una volta, quella interiore, mentale e, soprattutto, del cuore. Portare il Ross/Red Hulk di Ford sul viale al parco dei ciliegi in fiore dove lui era solito passeggiare con la figlia piccola, con cui ora non ha più ottimi rapporti, è stato un colpo da Maestro, tale da far sgonfiare la rabbia compressa e restituire l’umano Ross/Ford alla realtà. Del resto, la trasformazione nel suo alter ego fuori controllo è talmente carnevalesca da risultare alquanto estraniante in seno all’espressività fordiana: insomma, in Red Hulk Harrison Ford praticamente scompare, inghiottito dalla sua stessa demoniaca maschera.

    Consapevole del suo tallone di Achille, il Presidente Ross/Ford accetta così di buon grado il carcere perché lì “le mura sono piuttosto spesse” e sa di non avere molte possibilità concrete di espressione come Red Hulk, di fatto un pericolo reale per il mondo, così come confida a Captain America/Mackie. Capitano che cede presto il posto alla visita inaspettata della figlia Betty (il cameo di Liv Tyler) del Presidente Ross, colei per la quale è ancora possibile commuoversi - Ford adora da sempre mostrare questo tipo di emozioni! - e mostrare quell’anima rintanata nel profondo ancora viva, in particolare per gli affetti: anche quelli che non ci sono più e che può solo onorare con qualche fiore al cimitero. Se dunque Harrison Ford ha accettato di raccogliere la sfida di un personaggio forgiato sul registro dualista, del reale e del fantastico, è perché l’umano domina le scene per quasi tutto il tempo, con le sue contraddizioni e ambizioni, e il ‘Red Hulk’ è solo l’incidentale espressione figurativa delle peggiori pulsioni che è moralmente giusto contenere, in un modo o nell’altro. Un messaggio positivo da far passare, anche se tramite una regia, quella di Julius Onah (The Cloverfield Paradox, Luce) che, francamente, poteva fare di meglio.

    Riproduzione riservata © Copyright CELLULOID PORTRAITS

    1 | 2

    <-- Torna alla pagina Cinespigolature

    Death of a Unicorn

    Dal 10 Aprile - RECENSIONE - Nella dark comedy di Alex Scharfman, con cui debutta ..

    Operazione Vendetta

    RECENSIONE in ANTEPRIMA - Dal 10 Aprile

    Volevamo che questo film fosse contemporaneo: per ..

    Piccole cose come queste

    I ‘RECUPERATI’ di ‘CelluloidPortraits’ - RECENSIONE - Dalla Berlinale 2024 (Film d'Apertura) - ..

    The Shrouds - Segreti sepolti

    Dal 3 Aprile - RECENSIONE - Da Cannes 77. In Concorso - Dopo ..

    Il critico - Crimini tra le righe

    RECENSIONE in ANTEPRIMA - Dal 3 Aprile ..

    Lo Squalo

    50° Anniversario dall'uscita originale - Uscito negli Usa il 20 Giugno 1975; in ..

    Babygirl

    I ‘RECUPERATI’ di ‘CelluloidPortraits’ - RECENSIONE - VINCITRICE COPPA VOLPI alla 'Migliore Interpretazione ..