(The Forgotten, USA 2004;thriller psicologico di fantascienza; 91’; Produz.: Revolution Studios, Jinks/Cohen Company/Visual Arts Entertainment Inc.; Distribuz.: Sony Pictures Releasing International/Columbia Tristar Films Italia)
Cast: Julianne Moore (Telly Paretta) Dominic West (Ash Correll) Gary Sinise (Dr. Jack Munce) Alfre Woodard (Det. Anne Pope) Linus Roache (Mr. Shineer) Anthony Edwards (Jim Paretta) Christopher Kovaleski (Sam Paretta) Matthew Pleszewicz (Sam a 5 anni) Kathryn Faughnan (Lauren Correll) Jessica Hecht (Eliot) Robert Wisdom (Carl Dayton) Lee Tergesen (Al Petalis) Katie Cooper (Impiegato di biblioteca) Scott Nicholson (Poliziotto) P.J. Morrison (Poliziotto) Cast completo
Tim Kang (Agente Alec Wong) Felix Solis (Brasher) Susan Misner (Agente Lisa Franks) Ken Abraham (Addetto alla pompa di benzina) J. Tucker Smith (Sceriffo Howell) Ann Dowd (Eileen, la contabile)
Musica: James Horner
Costumi: Cindy Evans
Scenografia: Bill Groom
Fotografia: Anastas N. Michos
Montaggio: Richard Francis-Bruce
Casting: Margery Simkin
Scheda film aggiornata al:
11 Marzo 2025
Sinossi:
“E se vi dicessero che i momenti più importanti della vostra vita non sono mai esistiti e che i vostri ricordi più cari sono solo fantasie?â€
“… Telly Paretta (Julianne Moore) è tormentata dal ricordo del figlioletto Sam di otto anni, morto in un incidente aereo avvenuto sei mesi prima. Mentre tenta di affrontare questo dolore e il conseguente allontanamento dal marito Jim (Anthony Edwards), il suo psichiatra, il dott. Munce (Gary Sinise), le comunica la sua diagnosi: Telly soffre di allucinazioni, suo figlio non è mai esistito e lei sta fabbricando i propri ricordi. Sbalordita, la donna cerca di trovare prove dell’esistenza di Sam: foto, video, album.
Ma tutto è sparito.
Telly si convince di essere impazzita fino a quando incontra Ash Correll (Dominic West), il padre di una delle altre vittime della catastrofe aerea. Insieme intraprendono una ricerca per provare l’esistenza dei loro figli e rivendicare la loro sanità mentaleâ€.
Dal Press-Book di The Forgotten
Commento critico (a cura di Patrizia Ferretti)
>FLASH MOVIE< NEPPURE LE PIU’ POTENTI FORZE ALIENE POTRANNO ANNULLARE L’ESISTENZA DEL PROPRIO FIGLIO. PER UNA MADRE. E’ IMPOSSIBILE DIMENTICARE E NIENTE E NESSUNO AL MONDO POTRA’ MAI FARCI NULLA. BEL PUNTO DI LANCIO CHE TENDE A SGONFIARSI. PURTROPPO NEANCHE LA PERFORMANCE DI PUNTA DI JULIANNE MOORE E’ SUFFICIENTE A MANTENERE ALTO IL LIVELLO PER L’INTERA DURATA DEL FILM, FIN TROPPO SHAKERATO E DILUITO IN UN MARE DI CLICHE’ ACCADEMICI
Lo spunto era doppiamente interessante: quello di trovarsi nelle circostanze tali da dover mettere in discussione la reale esistenza dei momenti più importanti e dei ricordi più intimi e cari della propria vita e quello, ‘commercialmente’ accattivante, dell’amore incondizionato di una madre per il proprio figlio, totalmente assorbita e protesa a cercare di dimenticare la sua morte che di lì a poco potrà dirsi solo presunta. Il percorso è di quelli che porta la madre sul filo ininterrotto di un’angosciosa ricerca per
ritrovare e salvare il proprio figlio da un destino avvolto nel mistero. Ottima partenza dunque, per un bel thriller psicologico, anche se sicuramente non fuori dal comune, in cui peraltro spicca solo la profondità recitativa di Julianne Moore (Nomination all’Oscar come ‘Migliore Attrice Protagonista’ per Far from Heaven - Lontano dal Paradiso e come ‘Migliore Attrice Non Protagonista per The Hours), di contro all’’asettica’ performance di Gary Sinise (Oscar per l’interpretazione del tenente Dan in Forrest Gump), nei panni dello psichiatra. Profondità che la Moore gestisce sul piano introspettivo affiancata a un buon adattamento per le scene d’azione su cui la regia, ahimè, ha fin troppo insistito con un ritmo reiterato e forse più in linea con polizieschi serials di marca televisiva. Ottimi ingredienti diluiti e soffocati in numerosi stereotipi (citazioni?) visti e rivisti: dall’alieno inattaccabile, sempre più forte dell’umano, su cui le ferite d’arma da fuoco hanno connotazione autorimarginante
alla stessa identica maniera di Terminator, al clichè di contorsionismi in circostanza di attacco alla gola che rimanda ad un preciso fotogramma di Blade Runner in cui Deckard (Harrison Ford) è vittima di uno dei ‘Nexus’, fino allo stesso concetto del controllo sulla mente e sulla memoria (ricordi), variamente sondato in gran parte della cinematografia, dallo stesso Blade Runner al recente The Manchurian Candidate, A. I., o, tornando un po’ più indietro, Explorer, peraltro remake di un film che già negli anni Cinquanta aveva affrontato in un certo senso, per quanto indirizzato sull’impianto meccanico, il tema di un potere alieno sulla mente umana.
Sembra che la scintilla per l’avvio di The Forgotten sia scoccata dall’ispirazione di un sogno fatto dallo sceneggiatore Gerald Di Pego: “Nel sogno c’era una fotografia di famiglia, una madre, un padre ed un bambino. Lentamente l’immagine del bambino cominciava a sbiadire e infine sparivaâ€. Forse la
sera precedente Di Pego si era rivisto Ritorno al futuro di Robert Zemeckis, dove per l’appunto, su altre basi di dimensioni temporali parallele, l’immagine di qualcuno di famiglia cominciava a sbiadire e infine spariva. Non è certo un’idea nuova o particolarmente originale, ormai.
Insomma, l’ennesima storia di alieni cattivi, o quanto meno invadenti, che la fanno da padroni sul genere umano, per velleità di semplice curiosità o studio della specie e del relativo comportamento, quando non animati da manie di sterminio, in ogni caso sempre fautori di azioni a danno degli esseri umani. Dunque, nulla di nuovo all’orizzonte.