BACK IN ACTION

Simpatica commedia d’azione questo Back in Action (‘ritorno all’azione’) di Seth Gordon (Come ammazzare il capo… e vivere felici, Baywatch). I pregi sono molteplici: oltre a salutare il ritorno al cinema di Cameron Diaz dopo oltre un decennio di stop, si tratta di una sorta di parodia bondiana che, se si fosse invece presa sul serio, sarebbe stata da cestinare per ‘stalkeraggio’ di genere. Invece, la nuova coppia di Matt (Jamie Foxx) ed Emily (Cameron Diaz) - Diaz aveva duettato con Tom Cruise nella commedia brillante Innocenti bugie di James Mangold circa quindici anni or sono - funziona alla grande, perché può contare anche su una sceneggiatura ironica e carica di umorismo, che, d’altra parte, non dimentica qualche sostanziale contenuto. E’ per l’appunto il caso di rapporti intergenerazionali, in particolare tra genitori e figli, pure adolescenti, dettaglio tutt’altro che trascurabile. A un certo punto della storia, la gravidanza di Emily/Diaz

ha imposto lo stop dall’impiego di spie - anzi, per l’esattezza, “agenti a reazione rapida” - in seno alla fatidica CIA, e la coppia la rivediamo una quindicina di anni più tardi, con la primogenita (Alice/McKenna Roberts) e il dodicenne arguto ragazzino Leo (Rylan Jackson).

Ecco, è a quel punto che, non solo non mancherà occasione per i due del ‘ritorno all’azione’ del titolo, ma sarà pure la circostanza ‘programmata’ a far entrare in gioco la madre di Emily/Diaz da cui già fin da adolescente, aveva preso le distanze al punto da non averla voluta nella vita dei suoi figli. E dire che la storia si sta ripetendo per l’appunto tra lei e sua figlia! Una nonna dunque, inesistente e mai conosciuta, compare sulla scena: non una nonna qualunque, perché la Ginny di Glenn Close incanta fin dalla prima sequenza, rubando spesso la scena ai più giovani, compreso il ‘toy

boy’ che va addestrando, anche se il Nigel di Jamie Demetriou è il personaggio più macchiettistico ed umorale per copione. Spassosa ‘action comedy’ dunque che, stando al finale che chiama in causa un padre altrettanto sconosciuto, farebbe quasi pensare alla pianificazione di un atto secondo. La musica, dal canyo suo, alimenta i toni scanzonati di una ‘bond parody’ a tutti gli effetti, tra gag e battute intinte in un’atmosfera piacevolmente surreale, in cui la coppia Matt-Emily, ovvero Foxx-Diaz, sguazza di gusto, facendo affidamento su un’ottima chimica. Insomma, nel complesso niente male. E, a proposito: ben tornata Cameron!

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