Storyline
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Titolo in italiano: R.U.R.
Titolo in lingua originale:
R.U.R.
Anno di produzione:
2024
Anno di uscita:
2025
Regia: Alex Proyas
Sceneggiatura:
Alex Proyas
Soggetto: Basato sull'omonima opera teatrale (1920) di Karel Capek.
Preliminaria - origine e significato del titolo:
R.U.R. (sigla di Rossumovi univerzální roboti, traducibile come "I robot universali di Rossum") è un dramma utopico fantascientifico in un prologo e tre atti dello scrittore ceco Karel Čapek (1890-1938), pubblicato nel 1920 e messo in scena al Teatro nazionale di Praga il 25 gennaio 1921. Assieme a Noi di Evgenij Zamjatin si tratta di una delle prime distopie letterarie.
In quest'opera per la prima volta compare il termine robot, inventato dal fratello dello scrittore ceco, Josef Čapek, per designare l'operaio artificiale sulla base della parola ceca robota ("corvée, lavoro faticoso, servitù"), trasformata da femminile a maschile. In seguito, il fortunatissimo termine robot prese ad indicare soprattutto organismi meccanici, mentre i robot di Čapek sono in realtà umanoidi organici, prodotti da quella che in seguito si sarebbe definita ingegneria genetica, malgrado la procedura di costruzione degli androidi di Rossum appaia descritta in termini piuttosto anacronistici: si parla di macchine per impastare e di tini per il trattamento di protoplasma chimico. In italiano il termine si è affermato piuttosto tardi, dopo essere stato a lungo in concorrenza con numerose varianti (roboto/robotessa, robotins, robots).
Preliminaria - trama del libro:
I robot, costituiti interamente da materia organica e simili agli esseri umani, vengono costruiti nella fabbrica fondata dal dottor Rossum (rozum vale in ceco intelletto/ragione), ubicata su un'isola sperduta in mezzo all'oceano. Nella contrapposizione tra il "vecchio Rossum" e il "giovane Rossum", Čapek ha rappresentato il passaggio al lavoro meccanizzato e la riduzione dell’uomo a mera funzione lavorativa caratteristica dell'età industriale. L'utopia di Domin, l'incauto demiurgo della Rossum, è quella di liberare l'umanità dalla schiavitù della fatica fisica. Ma gli effetti sono catastrofici, l'umanità non ne trae alcun giovamento, affonda nel vizio e nell'indolenza, e le nascite iniziano a calare in modo preoccupante.
I robot, ormai diffusi in tutto il mondo, iniziano a ribellarsi ai loro creatori e a sterminarli. Quando la moglie di Domin, con intuito e determinazione femminili, distrugge i manoscritti che contengono le istruzioni per la fabbricazione degli androidi, è ormai tardi: i robot hanno ormai conquistato la Terra. Dopo la drammatica uccisione degli ultimi uomini sopravvissuti nella fabbrica e i fallimentari tentativi dell'ultimo erede del genere umano di riscoprire la formula della loro fabbricazione, due robot iniziano a manifestare sentimenti umani e sembrano così riportare la vita sulla terra ("... e la vita non perirà!").
Cast: Lindsay Farris (Harry Doman) Anthony LaPaglia Nicholas Brown (Doctor Gall) Brenden Lovett (Generale Alquist) CJ. Bloomfield (Primus) Brian Lipson (Dr. Hallemeier) Lauren Grimson (Amelia) Samantha Allsop (Helena Glory) Goran D. Kleut (i gemelli Rossum) Devante Latorre (Ballerino)
Musica: Michael Lira
Costumi: Nina Edwards
Fotografia: Aleksei Vanamois
Casting: Gregory Apps
Scheda film aggiornata al:
27 Dicembre 2024
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