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IL CUORE GRANDE DELLE RAGAZZE: ANCORA FAMIGLIA IN UNO SCENARIO ANNI CINQUANTA PER IL NUOVO FILM DI PUPI AVATI CHE SI E' ISPIRATO AI SUOI NONNI. PROTAGONISTI IL CANTATE EX-LEADER DEI 'LUNA POP' CESARE CREMONINI E MICAELA RAMAZZOTTI
Dal VI. Festival Internazionale del Film di Roma (27 Ottobre-4 Novembre 2011 - Dall'11 NOVEMBRE - RECENSIONE
"Dopo 'Una sconfinata giovinezza' avevo voglia di ridere o perlomeno sorridere. E con questo film, che avrà un lieto fine, la gente che lo vedrà andrà a casa contenta... Sarà una commedia divertente e surreale, originale ma in linea con il mio stile... Mio nonno si chiamava come il protagonista Carlino Vigetti ed era un uomo molto turbolento, uno di quei mariti che non consiglio a nessuna donna, ha tradito la moglie dal primo giorno di nozze e credo fino alla fine ma era anche molto divertente".
Il regista e sceneggiatore Pupi Avati
(Il cuore grande delle ragazze; ITALIA 2011; commedia; 85'; Produz.: Duea Film Spa/Medusa Film e SKY Cinema; Distribuz.: Medusa Film)
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Titolo in italiano: Il cuore grande delle ragazze
Titolo in lingua originale:
Il cuore grande delle ragazze
Anno di produzione:
2011
Anno di uscita:
2011
Regia: Pupi Avati
Sceneggiatura:
Pupi Avati
Soggetto: Pupi Avati conferma l’importanza della famiglia qui evocata in senso positivo in una storia che è quella dei nonni dei fratelli Avati e del loro matrimonio.
Cast: Cesare Cremonini (Carlino Vigetti) Micaela Ramazzotti (Francesca Osti) Andrea Roncato (Adolfo Vigetti) Gianni Cavina (Sisto Osti) Erika Blanc (Eugenia Vigetti) Manuela Morabito (Rosalia Osti) Marcello Caroli (Edo Vigetti) Gisella Sofio (Olimpia Osti) Sara Pastore (Sultana Vigetti) Massimo Bonetti (Umberto Vigetti) Sydney Rome (Enrichetta) Rita Carlini (Maria Osti) Stefania Barca (Amabile Osti) (*) La voce di Edo è di Alessandro Haber.
Musica: Lucio Dalla
Costumi: Catia Dottori
Scenografia: Giuliano Pannuti
Fotografia: Pasquale Rachini
Montaggio: Amedeo Salfa
Scheda film aggiornata al:
25 Novembre 2012
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Sinossi:
IN BREVE:
Anni '50, Francesca (Micaela Ramazzotti) e Carlino (Cesare Cremonini) stanno per sposarsi: lei è una bella ragazza che appartiene ad una famiglia perbene, mentre lui pensa solo a tre cose: le donne, la caccia e alzare il gomito. Nonostante questo, Francesca si innamora di Carlino e lo sposa, ma lui riuscirà a tradirla anche durante la prima notte di nozze.
IN DETTAGLIO:
Prima metà degli anni '30, in una cittadina dell'Italia centrale immersa nella campagna. La famiglia contadina dei Vigetti ha tre figli: il piccolo Edo, Sultana e Carlino, giovanotto molto ambìto dalle ragazze. Gli Osti invece sono proprietari terrieri che hanno fatto fortuna e vivono in una casa padronale con le loro tre figlie, tutte da maritare: le più attempate, Maria e Amabile, e la giovane e bellissima Francesca. Facendo buon viso a cattiva sorte, Sisto e Rosalia Osti accettano che il giovane contadino Vigetti corteggi le due sorelle maggiori con l'intento di sistemarne almeno una. Inizia un periodo di incontri con le due ragazze nel salotto di casa Osti, turbato però un giorno dall'arrivo improvviso di Francesca dalla città in cui è stata mandata a studiare. Tra i due è colpo di fulmine. Tutti i piani vanno in fumo: Carlino non vuole più corteggiare le due sorelle bruttine, e Francesca, la perla della famiglia, non vuole sposare altri che lo spiantato contadino. Dopo l'iniziale contrarietà gli Osti devono cedere: Francesca, disperata, forza loro la mano con tutti i mezzi. Si prepara il matrimonio, ma nella concitazione che lo precede ci si dimentica di avvisare il prete: tutti gli invitati con l'abito della festa e gli sposi felici di fronte alla chiesa si trovano davanti una porta chiusa! La cerimonia salta. Passa poco tempo e stavolta tutto sembra davvero pronto per lo sposalizio….
Commento critico (a cura di MARIA PAOLA FORLANI)
IL 'PICCOLO MONDO ANTICO' DI PUPI AVATI..., UN AMARCORD DI TENERA EMILIANITA'
Siamo nella prima metà degli anni ’30, nell’Italia contadina che guarda ancora con ammirazione il Duce al potere. Nel cuore dell’Emilia Romagna, terra natale di Pupi Avati, la famiglia dei Vigetti ha tre figli: il piccolo intelligente Edo, la formosa Sultana, da anni rinchiusa in camera aspettando le mestruazioni sparite nel nulla, e l’affascinante ma ignorante Carlino (il nonno del regista, interpretato da Cesare Cremonini), con la passione per le moto Guzzi. Ragazzaccio perditempo, però amato da tutte le donne del paese perché in grado di incantare chiunque con il suo incredibile “alito di biancospino†e con il suo candore al confine della stupidità .
Tutto questo però non basta a salvare il podere del papà mezzadro, che quindi gli chiede di scegliere una delle due illibate e bruttine figlie del padrone. Lui ci prova, un’ora al giorno, ma quando vede |
Francesca (Micaela Ramazzotti), figlia di secondo letto del padrone (Andrea Roncato), perde la testa, piange e ribalta il piano del padre, lei si inebria del suo alito di biancospino e ricambia subito celebrando le nozze.
Il cuore delle ragazze può essere solo un film di Pupi Avati, per le atmosfere, le memorie, l’ironia mista a cinismo, la voce fuori campo, i colori della campagna e le note di Lucio Dalla. Per il regista bolognese, riflettere, spesso, sul ruolo del ricordo è un modo per arrivare a comprendere l’essere umano e un po’ se stesso. Con il cinema egli riesce a guardare dentro e a scoprire la propria individualità , mentre diventa allo stesso tempo processo sociale nella ricerca creativa, sensibile agli sguardi degli esseri umani che costruiscono le sue storie, mentre le rimembranze assicurano ricordi attraverso racconti antichi, offrendo modelli sconosciuti all’immaginario, i quali riflettono l’esperienza individuale dell’artista Pupi che osserva la |
realtà per garantire memorie magiche attraverso le sue immagini sullo schermo.
E’ dunque amore a prima vista quello di Carlino per Francesca, ma soprattutto quello di Pupi per il tempo passato della sua giovinezza, del nonno e della sua gente bolognese, “un piccolo mondo antico†in cui, cultura, classe e ambizioni ruota intorno alla donna bella e tollerante, all’amore e al sesso senza malizia. Cremonini nella sua cialtroneria con sfumature di nostalgia sfocia nella poesia, Micaela in una esuberante romanità piega al comico, a volte, un po’ imbarazzante. Intorno ai protagonisti si muovono attori e comparse che accompagnano con coralità la storia, se pur, a volte, con toni macchiettistici o eccentrici in un amarcord di tenera emilianità .
Il perno del film è la famiglia contadina di un tempo che Avati narra come, forse, era o come avrebbe voluto fosse stata e che si dipinge di contorni e colori accesi scavando |
nei suoi ricordi. Ne escono personaggi un po’ bozzettistici, tra il ridicolo e il mordace, a volte, nell’euforia del racconto, descritti con frettolosa superficialità .
Il regista si lascia alle spalle i toni drammatici de’ Il papà di Giovanna o di Una sconfinata giovinezza e si abbandona ai ricordi della sua terra e del suo vissuto, scivolando, a volte, nella farsa, ma con il calore di una storia che, comunque, funziona nella sua sincerità e genuinità di fondo.
Sono racconti di memoria, appunto, storie costruite con frammenti di realtà , con protagonisti sottratti alla loro normale dimensione di umanità e carichi di significati esistenziali. Nella narrazione, la realtà del tempo passato è idealizzata dall’intensificazione poetica del ricordo che rende più veri personaggi e luoghi, pur portandoli, spesso, sulla soglia della trasfigurazione favolistica. I protagonisti del racconto di Pupi sono persone-corpo, nel senso che la loro psicologia non si esprime in modo astratto, ma si |
mostrano concretamente attraverso lo sguardo, il gesto, la fisicità delle parole. La dimensione intima e profonda dei personaggi, pur con questi caratteri bizzarri da commedia all’italiana, appaiono, nella narrazione, come corpi che pensano, amano, si disperano, si consegnano alla fortuna, alla storia. Da questa storia, dai ricordi, Avati coglie i messaggi del tempo che si rivelano e che lui sa vedere, scoprendo l’essenziale di ciò che vorrebbe restare nascosto, trasformandolo in poesia. |
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Pressbook:
PRESSBOOK in ITALIANO de IL CUORE GRANDE DELLE RAGAZZE
Links:
• IL CUORE GRANDE DELLE RAGAZZE - INTERVISTA al soggettista regista e sceneggiatore PUPI AVATI (Interviste)
• VI. Festival Internazionale del Film di Roma (27 Ottobre-4 Novembre 2011 - 'DAILY 1° NOVEMBRE': AL FESTIVAL 'IL CUORE GRANDE DELLE RAGAZZE' DI PUPI AVATI. DUETTO TRA VINICIO MARCHIONI E VALERIA SOLARINO (Speciali)
Galleria Fotografica:
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Galleria Video:
Il cuore grande delle ragazze - trailer 2
Il cuore grande delle ragazze - trailer
Il cuore grande delle ragazze - backstage
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