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SOURCE CODE: JAKE GYLLENHAAL DENTRO UN PROGRAMMA TOP-SECRET DIRETTO DAL REGISTA DI 'MOON' DUNCAN JONES. L'IRRESISTIBILE FASCINO DEI VIAGGI NEL TEMPO E DELLE REALTA' PARALLELE COLPISCE ANCORA
RECENSIONE IN ANTEPRIMA - Dal 29 APRILE
"Sono affascinato dai film non tradizionali. Mi è venuto in mente che i primi esperimenti nel campo dei viaggi nel tempo non sarebbero stati poi così ambiziosi. Non saremmo tornati indietro di centinaia di anni, ma solo di ore o di minuti. Si può immaginare come questa tecnologia sia emersa quasi per caso in un laboratorio di ricerca, da qualche parte, e che poi sia stata utilizzata dal Dipartimento della Difesa. Ma che loro non sappiano cosa farci, perché è ancora una tecnologia sperimentale. Il fatto che il protagonista della storia abbia solo otto minuti a disposizione per completare la sua missione rende il tutto più appassionante perché c’è un limite alle informazioni che è in grado di raccogliere... Gran parte degli scienziati che si occupano dei viaggi nel tempo amano parlare dei viaggi nel tempo nel futuro. Potremmo essere capaci di rallentare l’orologio quando si viaggia ad una velocità prossima a quella della luce, che ti permette di andare avanti nel tempo. Mentre tornare indietro nel passato è molto più difficoltoso e non sappiamo ancora se sia possibile o meno. Il passato è immutabile secondo la fisica. Quello che la fisica invece suggerisce è che esista un universo parallelo, una copia della realtà identica alla nostra. Il ‘Source Code’ è ciò che rende possibile accedere ad un’altra realtà per un periodo di tempo limitato di otto minuti".
Lo sceneggiatore Ben Ripley
"Il mix di humour e di elementi di fantascienza lo rende inconsueto e molto affascinante. Il pubblico non deve necessariamente trovarsi intrappolato nella logica o nella scienza che c’è dietro a tutto ciò che accade. Può semplicemente lasciarsi trasportare in questo viaggio emozionante... Se metà del pubblico esce soddisfatta per la storia d’amore e l’azione, e l’altra metà rimane incuriosita dal finale e si diverte a capirne la logica, allora sarò molto soddisfatto. Credo che il film contenga elementi sufficienti per creare un interesse in tutti quanti".
Il regista Duncan Jones
(Source Code; USA/FRANCIA 2011; Action Thriller Sci-Fi romantico; 93'; Produz.: Vendôme Production/Vendôme Pictures/The Mark Gordon Company; Distribuz.: 01 Distribution)
See SHORT SYNOPSIS
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Titolo in italiano: Source Code
Titolo in lingua originale:
Source Code
Anno di produzione:
2011
Anno di uscita:
2011
Regia: Duncan Jones
Sceneggiatura:
Ben Ripley
Cast: Jake Gyllenhaal (Capitano Colter Stevens) Michelle Monaghan (Christina) Vera Farmiga (Goodwin) Jeffrey Wright (Rutledge) Brent Skagford (Troxel) Cas Anvar (Hazmi) Michael Arden (Derek) Russell Peters (Max Denoff) Craig Thomas (Gold Watch Executive)
Musica: Chris Bacon
Costumi: Renee April
Scenografia: Barry Chusid
Fotografia: Don Burgess, ASC
Montaggio: Paul Hirsch, A.C.E.
Effetti Speciali: Ryal Cosgrove (supervisore)
Makeup: Kathy Kelso
Casting: John Papsidera, CSA
Scheda film aggiornata al:
25 Novembre 2012
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Sinossi:
IN BREVE:
Il Capitano Colter Stevens (Jake Gyllenhaal) è costretto, suo malgrado, a rivivere gli ultimi 8 minuti di vita del passeggero di un treno che esploderà . Si risveglia all’improvviso senza sapere dov’è. Di fronte a lui c’è Christina (Michelle Monaghan) che gli sorride, ma lui non ha la più pallida idea di chi sia. In uno specchio vede il volto di un altro uomo e in tasca ha la carta d’identità di un tranquillo insegnante di scuola. Nel frattempo una donna in uniforme (Vera Farmiga) gli impartisce ordini da un monitor. A sua insaputa è impegnato in una missione militare ad alto rischio per scoprire il colpevole di un attentato che poche ore prima ha fatto migliaia di vittime.
Poche ore prima, appunto…
Colter è dentro il programma top-secret 'Source Code' che gli permette di andare indietro nel tempo, per evitare il disastro. Ma ogni volta ha solo pochi minuti per raccogliere stralci di prove.
Solo 8 minuti…
IN DETTAGLIO:
In Source Code un pilota di elicotteri viene reclutato per un’operazione militare top-secret ma si ritrova coinvolto in una missione completamente diversa. Prende così corpo ed anima un action thriller intelligente e frenetico che mette in discussione le nostre supposizioni sul tempo e sullo spazio.
Il Capitano Colter Stevens (Jake Gyllenhaal) si risveglia su un treno di pendolari senza avere la minima idea di come ci sia finito. Seduta di fronte a lui c’è Christina (Michelle Monaghan), una donna che non conosce, ma che invece sembra conoscere lui. Il Capitano Stevens cerca rifugio nel bagno e rimane sbigottito quando allo specchio vede riflesso il volto di un altro uomo e, poco dopo, nel suo portafogli scopre una carta d’identità che appartiene a un insegnante di scuola di nome Sean Fentress. All'improvviso, una fortissima esplosione squarcia letteralmente il treno.
Quasi istantaneamente, Colter viene trasportato in un’unità di isolamento high-tech, dove una donna in uniforme, di nome Goodwin (Vera Farmiga), lo obbliga a dirle tutto ciò che ha visto. Colter è coinvolto in una missione estremamente importante per identificare un attentatore che poche ore prima ha distrutto un treno e che è intenzionato a uccidere altre migliaia di persone con un’esplosione ancora più colossale nel cuore di Chicago. Un programma top-secret, denominato ‘Source Code’, permette a Colter di assumere per breve tempo l’identità di Sean nella realtà parallela del treno di pendolari, che si dirige verso il suo tragico destino. Ogni volta che fa ritorno sul treno, Colter ha solo otto minuti a disposizione per smascherare l’identità dell’attentatore. Ma ogni volta raccoglie solo pochi stralci di prove, mentre la sua preda riesce sempre ad eluderlo. Più cose scopre, più si convince di poter prevenire la terribile esplosione – ma ha poco tempo a sua disposizione per riuscirci.
SHORT SYNOPSIS:
An action thriller centered on a soldier who wakes up in the body of an unknown man and discovers he's part of a mission to find the bomber of a Chicago commuter train.
Commento critico (a cura di SONIA CINCINELLI)
SOURCE CODE, NUOVI MONDI DAI FACILI SENTIMENTI
Source Code di Ducan Jones, il regista di Moon e figlio di David Bowie, è un film-loop tra fantascienza e thriller, in cui la stessa scena si ripete, per dare la possibilità al capitano Colter di identificare un terrorista all'interno di un treno pieno di persone. Le riprese sono cominciate il primo marzo 2010 a Montreal, in Canada, e si sono concluse il ventinove aprile del 2010. Parte della lavorazione è stata effettuata a Chicago, Illinois e in particolare al Millennium Park. La fase di montaggio è avvenuta a Los Angeles e la post-produzione e gli effetti speciali sono stati curati da Modus Fx, Oblique FX e Rodeo FX.
L'impostazione del film è molto originale, anche se risulta discutibile a livello contenutistico. Una pellicola che nasce forte dell'apparato del cinema di fantascienza, da Matrix ad Avatar ed alcuni film di David Paul Cronenberg, in |
cui è presente in modo significativo il rapporto uomo-macchina. Il meraviglioso spalancarsi di universi inediti, in cui c'è spazio per la redenzione dell'imperfetta umanità , rende possibile il riscatto per i mortali e fa leva sui meccanismi di identificazione di uno spettatore abbastanza sprovveduto. Elementi di videoarte vengono portati all'estremo, fino a raggiungere la deformazione, la scomposizione elettronico-digitale dell'immagine che prelude ad una frammentazione dell'essere, ed esistenziale del protagonista stesso. Fastidiosa l'onnipresenza dei cellulari, come mezzo di comunicazione che attiva la suspance e prelude all'azione.
Un finale che ci comunica giustamente ma anche ingenuamente che solo l'amore può distruggere la guerra. Una pellicola contro il terrorismo, ma pro società neoliberista? In cui viene demonizzato un "bombarolo" che vorrebbe partire dal disordine per ricostruire un mondo migliore dalle macerie? Contro le ragioni dell'anarchia, quando le atrocità della guerra vengono appena accennate. Jake Gyllenhaal abituato ai viaggi spazio temporali sin dagli inizi |
della sua carriera, quando interpretava il giovane Donnie Darko, si muove goffamente arrancando tra i vagoni del treno-morte, mentre l'iperrealismo non tarda ad imporsi. Anche se sarà una donna, Goodwin, interpretata da Vera Farminga che riuscirà a sventare l'attentato e a salvare centinaia di persone. Felice lungimiranza femminile. Un film dai facili sentimenti e ambiguo dal punto di vista politico, che cerca di comunicare una morale antibellicista spicciola, ma si spera efficace, in questo caso, per lo spettatore massa. |
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Commenti del regista
Nonostante gli elogi e l’interesse rivolti nei confronti del suo primo film, inizialmente, Jones non era molto impaziente di fare un altro film di fantascienza:
"Ma adoravo la sceneggiatura. Aveva una trama molto fitta e rapida. E poi, sono un grandissimo fan di Jake Gyllenhaal. Non volevo rinunciare all’opportunità di lavorare assieme a lui (e la collaborazione è cominciata già in fase di scrittura del film)Abbiamo sviluppato un rapporto estremamente collaborativo. Abbiamo aggiunto più humour di quanto non ce ne fosse originariamente, e sono molto soddisfatto. La storia d’amore è diventata più forte e più coinvolgente, molto più di quanto mi sia reso conto nel corso delle riprese... Se avessi permesso a me stesso di concentrarmi troppo su quell’aspetto (quello scientifico) ciò avrebbe ostacolato la narrazione. Ho un buon background in filosofia e scienza, perciò è stato facile per me capire certe cose. Capivo quali fossero le regole e come la storia dovesse essere raccontata nel contesto di quelle regole, ma non mi sono lasciato ingabbiare da esse... L’aspetto che mi intrigava molto era come risolvere questa sorta di rompicapo. Prima di tutto il numero di location è molto limitato e sono tutte in interni. E come saremmo riusciti a far avvertire i cambiamenti ai personaggi, ogni volta che torniamo da loro, visto che si tratta di variazioni quasi impercettibili? La sfida è stata riuscire a trovare il modo di rendere visivamente questa evoluzione. Ad ogni modo, molte cose sono apparse più chiare con l’evolversi delle riprese. La bellezza della sceneggiatura sta nel fatto che c’è sempre un’esplorazione costante. Colter accede ad ogni ripetizione - o ‘Source Code’ come li chiamiamo nel film - con una consapevolezza maggiore. Ogni singola volta, in ogni nuova situazione, porta con sé qualcosa di nuovo. La sfida per noi era riuscire a rendere ogni Source Code interessante e far sì che il pubblico rimanesse concentrato".
Commenti dei protagonisti:
JAKE GYLLENHAAL confronta Source Code con il primo film (Moon) diretto da Duncan Jones, scorgendo paralleli evidenti come l’esplorazione temporale, l’identità e l’umanità :
"Duncan sembra essere piuttosto interessato all’alterazione della realtà . Allo stesso tempo, va alla ricerca di ciò che si cela nell’inconscio. Al centro di entrambi questi film, c’è una persona che inizialmente si sente totalmente smarrita e deve trovare il modo di destreggiarsi in una situazione a lui totalmente estranea. Entrambi i protagonisti delle due pellicole cercano di scoprire cosa debbano fare e la ragione per cui si trovano dove si trovano".
Bibliografia:
Nota: Si ringrazia Cristiana Trotta (01 Distribution)
Pressbook:
PRESSBOOK in ITALIANO di SOURCE CODE
Links:
• SOURCE CODE - INTERVISTA al regista DUNCAN JONES e all'attore protagonista JAKE GYLLENHAAL (A cura dell'inviata SARA MESA) (Interviste)
• UNO SCONCERTANTE ‘VIAGGIO NEL TEMPO’ CI ATTENDE CON CON JAKE GYLLENHAAL NEL ‘SOURCE CODE’ DI DUNCAN JONES, in uscita il 29 APRILE (Anteprime)
Galleria Fotografica:
Galleria Video:
Source Code - trailer
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