HARRY POTTER E I DONI DELLA MORTE - PARTE II: L'ULTIMO ATTO!
RECENSIONE IN ANTEPRIMA e RECENSIONE n. 2 - ANTEPRIMA il 12 Luglio al Giffoni Film Festival - Dal 13 LUGLIO
'Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2' è l’ultima avventura della serie di Harry Potter. Nell’epico finale, la battaglia tra le forze del bene e quelle del male nel mondo della magia è ora a tutto campo. La posta in gioco è altissima e nessuno può considerarsi al sicuro. Harry Potter potrebbe essere chiamato a compiere l’estremo sacrificio quando si avvicina sempre di più la resa dei conti con Lord Voldemort. Tutto finisce qui.
"Seguendo i personaggi, tutti i valori che Jo celebra nei libri emergono con chiarezza nei film - l’importanza della lealtà , dell’amore, dell’amicizia e il sapersi schierare contro l’intolleranza e il male... Era importante concludere la serie con un finale epico, quindi ci sono battaglie e draghi, ragni e giganti... ma in fondo è una storia di personaggi. Lo spettacolo è importante, ma è la trepidazione per quello che succede ai personaggi che spinge il pubblico a seguirli nel loro percorso... Uno degli aspetti più interessanti del modo in cui si sviluppa la storia è che la linea che separa le forze dell’oscurità da quelle della luce è confusa, ci rendiamo conto che alcune persone sono molto più complesse di come ci sembravano all’inizio...."
Il regista David Yates
"Il potere dell’amore è un grande tema presente in tutti i libri e nei film. Nel corso della storia sono espressi tanti diversi tipi di amore, ma l’amicizia è forse la forma d’amore più forte che vediamo nei film".
La scrittrice J. K. Rowling
(Harry Potter and the Deathly Hallows: Part 2; REGNO UNITO/USA 2011; avventura fantasy tra azione e mistero; 130'; Produz.: Heyday Films/Legendary Pictures in associatione con Moving Picture Company (MPC)/Village Roadshow Pictures/Warner Bros. Pictures/Warner Bros; Distribuz.: Warner Bros. Pictures Italia)
Titolo in italiano: Harry Potter e i doni della morte: Parte II
Titolo in lingua originale:
Harry Potter and the Deathly Hallows: Part 2
Anno di produzione:
2011
Anno di uscita:
2011
Regia: David Yates
Sceneggiatura:
Steve Kloves
Soggetto: Dal romanzo di J. K. Rowling.
PRELIMINARIA: "Sei un mago, Harry".
Dieci anni fa queste quattro parole hanno significato l’inizio dello straordinario percorso cinematografico
di un ragazzo il cui nome è diventato sinonimo di magia: Harry Potter. In questi anni la serie di film con questo nome ha cambiato la storia del cinema, mentre nel contempo cambiavano la vita del cast, composto da attori di ogni età , e dei realizzatori che si erano dedicati a portare sul grande schermo i sette libri di J.K. Rowling.
Da <Harry Potter e la pietra filosofale del 2001 fino all’adattamento in due parti dell’ultimo titolo, Harry Potter e i doni della morte, i film sono diventati la serie di maggior incasso di tutti i tempi, affascinando il pubblico di tutto il mondo. Inoltre sia i libri che i film hanno permeato la nostra cultura, aggiungendo termini come Babbano, Quidditch, Hogwarts e perfino Expelliarmus! al nostro lessico.
David Heyman, che nel 1997 ha scoperto il manoscritto di Harry Potter prima ancora che fosse pubblicato e ha prodotto tutti i film, riconosce che “Quando abbiamo iniziato a lavorare al primo film, non avrei mai immaginato il livello di risposta del pubblico nel corso degli anni. E’ andato oltre i miei sogni più audaci e quindi ripenso al passato con orgoglio e gratitudine, per gli appassionati e soprattutto per Jo Rowlingâ€.
Nel loro insieme i film di Harry Potter sono stati un’impresa senza precedenti a tutti i livelli - nessun’altra serie cinematografica ha mai seguito una storia lineare dello stesso personaggio per otto film.
John Hurt (Mr. Ollivander) Helen McCrory (Narcissa Malfoy) Natalia Tena (Nymphadora Tonks)
Musica: Alexandre Desplat
Costumi: Jany Temime
Scenografia: Stuart Craig
Fotografia: Eduardo Serra
Montaggio: Mark Day
Effetti Speciali: Steve Hamilton (supervisore)
Casting: Fiona Weir
Scheda film aggiornata al:
28 Aprile 2024
Sinossi:
La pellicola comincia dove si era conclusa la precedente: Harry Potter ha abbandonato Hogwarts per cercare e distruggere gli horcrux, oggetti in cui Lord Voldemort ha imprigionato una parte della propria anima, e continua la sua missione dopo l'inaspettata morte dell'elfo Dobby. Daniel Radcliffe riprende il ruolo di Harry, affiancato da Emma Watson (Hermione), Rupert Grint (Ron) e Ralph Fiennes (Voldemort).
The end begins as Harry, Ron, and Hermione go back to Hogwarts to find and destroy Voldemort's final horcruxes, but when Voldemort finds out about their mission, the biggest battle begins and life as they know it will never be the same again.
Commento critico (a cura di ROSS DI GIOIA)
Dopo che la scuola di magia di Hogwarts è finita nelle mani del preside Severus Pitus per volere di Voldemort, a questi resta un vero e unico obiettivo: annullare del tutto la resistenza dei seguaci dello scomparso Silente e uccidere Harry Potter, il quale è ancora alla ricerca degli ultimi Horcrux. Harry, insieme a Ron e Hermione, una volta che ha individuato gli oggetti e i soggetti viventi che contengono l’anima frantumata e staccata dal corpo del Signore Oscuro, non ha però molto tempo a disposizione ormai. Con i Mangiamorte che sorvegliano attentamente Hogwarts, il maghetto e la sua compagnia riescono comunque a introdursi nella scuola, venendo accolti come degli eroi. Gli alunni, ormai del tutto sobillati, formano così intorno ad Harry un solido esercito di dissidenti armato di bacchetta e coraggio. Ma non basta. Quando Voldemort 'cala' su Hogwarst, l’assedio è talmente devastante che nemmeno l’unione dei maghi della
L’Harry Potter cinematografico dice addio (quello letterario l’aveva fatto da un pezzo). La storia vuole che il maghetto, portato in sala negli anni da Chris Columbus, Alfonso Cuarón, Mike Newell e infine David Yates, porti a casa il proprio happy ending come da copione. O meglio: come voluto dalla plurimiliardaria J.K. Rowling. Tutti i nodi vengono al pettine (o quasi). C’è perfino l’incredibile scena finale dei tre eroi - inseparabili, anche alla soglia della mezz’età - che si presentano all’ormai celeberrimo binario 9 e ¾ della stazione di
King’s Cross per dare un bacio in fronte ai loro figli che stanno partendo alla volta di Hogwarts. La magia però si è persa da un pezzo. Non parliamo certo del disincanto dei più piccoli, che hanno fatto la fortuna della Rowling. La scrittrice, con una storia furba e sapiente, distillata nel corso degli anni in modo tale da creare un fenomeno non solo letterario ma addirittura di alfabetizzazione (ci sono esperti pronti a giurare che Harry Potter ha contribuito a 'velocizzare' l’apprendimento in una intera generazione di bambini, oggi quasi adolescenti), ha tessuto una tela che nella trasposizione cinematografica (ed eccezione del primo film, non a caso firmata da un esperto di cinema per bambini e con bambini, Chris Columbus) ha perso molto della sua dote iniziale: lo stupore. L’ultimo capitolo della saga, Harry Potter e i Doni della Morte - Parte II, soffre infatti di un eccesso di
COLPISCE UNA NOVITA' ASSOLUTA: IL SILENZIO... AD ESSERE PROTAGONISTA NON È IL RITMO INFERNALE DELLA LOTTA MA UN SILENZIO INUSUALE E COMPATTO, DENSO E FORIERO DI PENSIERI...
Sembra per alcuni aspetti un altro David Yates quello che dirige le scene della seconda parte del settimo e conclusivo capitolo della saga, da alcuni considerata subito molto 'nera' nel vero senso della parola, ma che comunque non perde l’attinenza con il libro che presenta gli stessi scenari freddi e bui a caratterizzare un male che si insinua nel profondo e che colpisce.
Il bene non trionfa mai senza vittime e quella che si consuma a Hogwarths è una battaglia vera e intensa, resa con effetti raffinati, dove il sangue scorre per ostacolare l’avanzare delle tenebre, ma colpisce anche quella che in tutta la serie del celebre Potter risulta una novità assoluta: il silenzio.
Ad un attento osservatore non passerà inosservata infatti la presenza di alcuni
Forse non del tutto felice ai fini della narrazione e della presa di coscienza degli eventi si è rivelata la scelta, forzata tuttavia dai tempi cinematografici, di dividere il film in due parti con risultati leggermente forzati che evidenziano alcuni salti di troppo nell’intreccio degli eventi e perdono anche di quel ritmo
che aveva caratterizzato i precedenti episodi.
Si vorrebbe inoltre enfatizzare la forza di una sceneggiatura che regala perle di gloria a personaggi che altrimenti rimarrebbero chiusi fra le righe dell’opera di J.K. Rowling, ma l’intento non riesce fino in fondo e appare a tratti forzato nonostante il livello altissimo degli interpreti, ragazzi che nei ruoli dei giovanissimi studenti di Hogwarths sono cresciuti e maturati in maniera evidentissima.