THE HELP: DAL CASO LETTERARIO DI KATHRYN STOCKETT ALLA CELLULOIDE DI TATE TAYLOR, PRENDE NUOVA VITA UNA CORAGGIOSA DENUNCIA SOCIALE NELLA PURITANA AMERICA DEGLI ANNI SESSANTA, QUANDO ALLE DOMESTICHE DI COLORE ERA RISERVATO UN TRATTAMENTO TUTT'ALTRO CHE PARITARIO E DIGNITOSO. STORIA DI UN CAMBIAMENTO INIZIATO DA UN SUSSURRO!
Festa della Donna 2021 - RECENSIONE - 4 NOMINATION agli OSCAR 2012 - GOLDEN GLOBE alla 'MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA' (OCTAVIA SPENCER) su 5 NOMINATIONS - VINCITORE di Tre CRITICS' CHOICE AWARDS: al 'MIGLIOR CAST', alla 'MIGLIORE ATTRICE' (VIOLA DAVIS), alla 'MIGLIOR CAST', alla 'MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA' (OTTAVIA SPENCER) - Dal 20 GENNAIO
Soggetto: Basato sull'omonimo romanzo di Kathryn Stockett, un vero e proprio caso letterario, al 1° posto delle classifiche del "New York Times".
Cast: Emma Stone (Skeeter Phelan) Viola Davis (Aibileen Clark) Bryce Dallas Howard (Hilly Holbrook) Octavia Spencer (Minny Jackson) Jessica Chastain (Celia Foote) Ahna O'Reilly (Elizabeth Leefolt) Allison Janney (Charlotte Phelan) Anna Camp (Jolene French) Eleanor Henry (Mae Mobley) Emma Henry (Mae Mobley) Christopher Lowell (Stuart Whitworth) Cicely Tyson (Constantine Jefferson) Mike Vogel (Johnny Foote) Sissy Spacek (Missus Walters) Brian Kerwin (Robert Phelan )
Musica: Thomas Newman
Costumi: Sharen Davis
Scenografia: Mark Ricker
Fotografia: Stephen Goldblatt
Montaggio: Hughes Winborne
Effetti Speciali: Robert Cole
Makeup: Jami Hight e Sandy Jo Johnston
Casting: Kerry Barden e Paul Schnee
Scheda film aggiornata al:
10 Marzo 2021
Sinossi:
Nel Mississippi, durante gli anni Sessanta, Eugenia ‘Skeeter’ Phelan (Emma Stone), una ragazza di Jackson, nel sud dello stato, dopo aver terminato gli studi ha l'intenzione di divenire un giorno scrittrice e raccontare la storia delle discriminazioni razziali a cui sono costrette le donne di colore che, come Aibileen e Minny, da sempre si prendono cura delle famiglie della zona. La ragazza stravolgerà con le sue interviste per un libro la vita di amici e concittadini, costretti a rivedere le loro ataviche convinzioni, di cui la portavoce per eccellenza è Hilly Holbrook (Bryce Dallas Howard), reginetta dei salotti borghesi.
SHORT SYNOPSIS:
An aspiring author during the civil rights movement of the 1960's decides to write a book detailing the African-American maid's point of view on the white families for which they work, and the hardships they go through on a daily basis.
Set in Mississippi during the 1960s, Skeeter (Stone) is a southern society girl who returns from college determined to become a writer, but turns her friends' lives - and a Mississippi town - upside down when she decides to interview the black women who have spent their lives taking care of prominent southern families. Aibileen (Davis), Skeeter's best friend's housekeeper, is the first to open up - to the dismay of her friends in the tight-knit black community. Despite Skeeter's life-long friendships hanging in the balance, she and Aibileen continue their collaboration and soon more women come forward to tell their stories -- and as it turns out, they have a lot to say. Along the way, unlikely friendships are forged and a new sisterhood emerges, but not before everyone in town has a thing or two to say themselves when they become unwittingly - and unwillingly - caught up in the changing times.
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
SCHEGGE DI UN 'EROISMO' DECLINATO TUTTO AL FEMMINILE, NEL SEGNO DI UN GENERE DI CORAGGIO CHE VA BEN AL DI LA' DEL COLORE DELLA PELLE... UN INEDITO PUNTO DI VISTA SULLA SEGREGAZIONE RAZZIALE MA ANCHE SULLA CONDIZIONE FEMMINILE E SU UNA SOCIETA' SIMULACRO
sugli schermi The Help di Tate Taylor (attore, regista - la 'black comedy' Pretty Ugly People, 2008 - e produttore cinematografico statunitense), film ispirato al tanto chiacchierato fenomeno letterario di Kathryn Stockett, per uno sguardo inedito sull'infinita rotta di collisione razziale tra bianchi e neri nell'area territoriale e nella sfera temporale tra le più arroventate: il profondo Mississippi (dove è per l'appunto nato e cresciuto lo stesso regista) degli anni Sessanta. La parola alle domestiche di colore dunque, che trovano un'occasione più unica che rara per dare fiato alle trombe sui più incredibili e vergognosi episodi - ci sarebbe da non crederci! - vissuti in prima persona a servizio nelle case dei bianchi. Quelle deliziose e confortevoli case provviste di irresistibili e accurati giardinetti come di giovani signore agghindate di fiocchetti e abitini ben stretti in vita, per le quali un buon matrimonio con figli da far accudire da altri
rappresentava, per così dire, l'ambìto e prioritario obiettivo di una vita, consumata tra una festa di beneficienza e l'altra, intervallata da qualche seduta di bridge. Considerate una 'proprietà ' di cui disporre a piacimento, le domestiche di colore, queste 'eroine' - che, considerati i tempi, rischiavano davvero grosso nel rilasciare testimonianze, oltraggiose quanto veritiere, nei confronti dei padroni bianchi - emergono dall'ombra grazie ad una imprevista 'paladina' che avvia il racconto in prima persona. E' la sua voce fuori campo a sostenere come un pilastro buona parte della pellicola - e come poteva essere altrimenti? - con lo sguardo dritto in macchina, là dove incontra le due interlocuzioni congiunte, di noi spettatori ancor prima della protagonista di cui faremo a nostra volta la conoscenza di lì a poco: l'anticonformista, dolce quanto intimamente temeraria, Skeeter, incarnata da splendidamente dalla promettente Emma Stone.
Un racconto in presa diretta dunque, che non intende rinunciare
ad una citazione d'obbligo chiamando in causa, 'en passant', la iconica Margareth Mitchell di Via col Vento da cui, di fatto, Tate Taylor prende le sue brave, chilometriche, distanze, trovando per The Help un punto di forza espressivo particolare che, pur mantenendosi su un binario, per così dire, 'classicista', si rinfresca sull'alito di una brezza moderna che spira dall'armonico accordo di verve umoristica nel caleidoscopio di drammi di fondo intercomunicanti tra loro, a cominciare dalle tragedie personali di Aibileen (Viola Davis, 'Migliore Attrice' ai 'Critic's Choice Awards').
della persona e dei suoi inviolabili diritti. Quel disgustoso conformismo di facciata che si appunta sulla paura di manifestare il proprio punto di vista dettato da una coscienza che scalcia e strepita dal profondo, di fronte all'opinione pubblica corrente e dominante, in particolar modo di chi conta sul piano sociale o, più semplicemente, di chi si frequenta: la dinamica della cacciata di casa della trentennale domestica e babysitter Constantine (Cicely Tyson) ne rappresenta la dimostrazione forse più altisonante. Ma di contro a silenzio e sottomissione scopriamo anche l'altra faccia della medaglia con la tempra unica di Minny (meritatissimo il Golden Globe all'interprete Octavia Spencer): una tempra di quelle che non abbandonano la nave quando sta per affondare, anzi, semmai ci danno dentro e sanno come fare per restare a galla e sostenere ad un tempo chi se la vede brutta, a dispetto dei ripetuti tentativi di affondamento tanto per
il gusto insolente, e del tutto insano, di veder affondare.
C'è da dire che The Help non si affida al protagonismo singolare bensì si forgia di un cast a schiacciante predominanza femminile, in grado di conferire una coralità compatta, quasi orchestrale, alla pellicola, nel bene e nel male delle situazioni - non a caso pure l'intero cast è stato premiato ai 'Critic's Choice Awards' - là dove, dopo Octavia Spencer, Viola Davis ed Emma Stone, lasciano un segno non meno incisivo la sempre più sorprendente ed estremamente versatile Jessica Chanstain nei panni della squinternata Ceelia Foote e la navigata Sissy Spacek che, nel cameo allargato riservatole, si è ritagliata sul filo della 'dramedy', un indelebile ritratto, in grado di tradurre l'incolmabile amarezza del personaggio in comico sarcasmo.
Ma The Help non si limita neppure a riaffrontare da un'inedita angolatura la questione razziale, quando non si può tralasciare la condizione femminile e
lo schiavismo sociale a più ampio spettro di quegli anni, alla luce di una vita 'preconfezionata' immolata, appunto, sull'altare del matrimonio e della famiglia relegando alla sfera maschile realizzazione ed affermazione personali sul piano professionale. E negli anni Cinquanta e Sessanta in particolare, tale visione risulta diffusa su vasta scala: Fur: Ritratto immaginario (mooolto immaginario, fin troppo!) di Diane Arbus docet e, per certi versi, seppur intrecciata con ben altre problematiche, anche Lontano dal Paradiso rende l'idea con il personaggio di Julianne Moore. Visione destinata a portarsi dietro negli anni a venire strascichi che se man mano ridotti nelle proporzioni, mostrano ancora oggi - è bene dirlo - una certa difficoltà a dissolversi del tutto. Una condizione sottomessa a ideologie retrograde e incivili che determinano un genere alternativo di schiavismo e sottomissione.
The Help riflette dunque un'epoca indubbiamente e, per certi versi, fortunatamente datata, d'altra parte cangiante di tutta l'attuale
rivendicazione di svariati diritti ancora da conquistare su più versanti, non solo sul piano razziale, dell'avanguardismo femminile e/o sociale ma soprattutto in merito a tutto quel che ruota attorno alla salvaguardia della inviolabile dignità di ogni essere umano. Così, se Taylor non si fosse lasciato prendere la mano da qualche, sporadica, sbavatura 'melo', The Help sarebbe stata una pellicola perfetta.
The Help - featurette in cui la scrittrice Kathryn Stockett insieme al regista Tate Taylor raccontano come è nato il libro e come è avvenuto il passaggio al film (versione originale sottotitolata)
The Help - featurette in cui i 'Talent' ci parlano del look delle donne del Mississippi degli anni ’60 (versione originale sottotitolata)
The Help - featurette: Emma Stone 'Skeeter Phelan' parla del suo personaggio (versione originale sottotitolata)
The Help - featurette: Viola Davis 'Aibileen Clark' parla del suo personaggio (versione originale sottotitolata)
The Help - featurette: Bryce Dallas Howard 'Hilly Holbrook' parla del suo personaggio (versione originale sottotitolata)
The Help - featurette: Octavia Spencer 'Minny Jackson' parla del suo personaggio (versione originale sottotitolata)
The Help - intervista video alla scrittrice Kathryn Stockett (versione originale sottotitolata)