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LA NOTTE DEL GIUDIZIO: UCCIDERE O ESSERE UCCISI? QUESTO E' IL DILEMMA DI ETHAN HAWKE E FAMIGLIA NEL THRILLER CONGETTURALE DI JAMES DEMONACO
RECENSIONE ITALIANA e PREVIEW in ENGLISH by LESLIE FELPERIN (www.variety.com) - Dal 1° AGOSTO
(L'embrione del film germinato dopo un incidente): "In preda ad un impeto di rabbia, sono sceso dall’auto per affrontare questo ragazzo, e per fortuna mia moglie è riuscita a fermarmi. Quando siamo risaliti in macchina, si è rivolta a me dicendomi: 'Non sarebbe bello se tutti noi una volta l’anno potessimo sfogarci liberamente?’ All’inizio ho pensato che fosse una frase azzardata, soprattutto per un medico professionista. Ma questa frase mi è rimasta in testa per molto tempo... Volevo che la gente parlasse della violenza in America. Il nostro film affronta le forme di violenza più svariate: dalla risposta del governo, o la sua mancata risposta, riguardo l’uragano Katrina, a come vengono trattati i poveri... James rappresenta l'apatia della Nuova America. Vende sistemi di sicurezza per gente ricca, a difesa della nottata dello 'Sfogo Annuale', per cui lui è completamente coinvolto nella propaganda della 'Notte del Giudizio', sulla quale ha speculato enormemente. Ma l’attacco alla sua casa ed alla sua famiglia ha rimesso tutto in gioco".
Il regista James DeMonaco
(The Purge; USA 2013; Thriller Horror Sci-Fi; 88'; Produz.: Blumhouse Productions/Platinum Dunes/Universal International Pictures (UI)/Universal Pictures/Why Not Productions; Distribuz.: Universal Pictures International Italy)
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Titolo in italiano: La notte del giudizio
Titolo in lingua originale:
The Purge
Anno di produzione:
2013
Anno di uscita:
2013
Regia: James DeMonaco
Sceneggiatura:
James DeMonaco
Soggetto: PRELIMINARIA:
In un'America devastata dalla criminalità crescente e dal sovraffollamento delle carceri, il governo ha sancito un periodo annuale di 12 ore in cui qualsiasi attività criminale, omicidio compreso, diventa legale. Non è possibile chiamare la polizia. Gli ospedali sono chiusi. È una notte in cui la cittadinanza si autoregola senza il pericolo di essere puniti per le loro azioni. In questa notte appestata dalla violenza e martoriata da un’epidemia di criminalità , una famiglia si trova alle prese con un interrogativo logorante: che succederà quando uno sconosciuto busserà alla loro porta?
DeMonaco parla di una ‘Nuova America’ dove, dopo anni di disordini sociali, il tasso di disoccupazione è al minimo storico (l’1per cento), ed il tasso di povertà sotto il cinque per cento. Il governo per come lo conosciamo non esiste più, ma c’è un nuovo regime quello dei Nuovi Fondatori d’ America (NFA), che ha risolto il fastidioso problema della violenza e si è occupato dei diritti civili dei singoli, sanzionando una notte all’anno in cui vige la libertà personale di impiegare qualsiasi tipo di crimine, esente da ogni forma di punizione. La NFA ha sancito ed imposto la ratifica del 28° emendamento, per codificare il diritto di ogni cittadino americano durante lo ‘Sfogo’ Annuale.
Ogni anno, dalle 19:00 del 21 marzo alle 07:00 del 22 marzo non esistono regole, e la gente non è punibile.
Cast: Ethan Hawke (James Sandin) Lena Headey (Mary Sandin) Adelaide Kane (Zoey Sandin) Max Burkholder (Charlie Sandin) Edwin Hodge (sconosciuto) Tony Oller (Henry) Rhys Wakefield (sconosciuto educato) John Weselcouch (Freak)
Musica: Nathan Whitehead
Costumi: Lisa Norcia
Scenografia: Melanie Jones
Fotografia: Jacques Jouffret
Montaggio: Peter Gvozdas
Effetti Speciali: Mark Gullesserian
Casting: John Barba e Lisa Fields
Scheda film aggiornata al:
25 Agosto 2013
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Sinossi:
IN BREVE:
Negli Stati Uniti d'America del 2022, la società ha raggiunto la sua perfezione. Tra le tante cose, delitti e disoccupazione sono stati quasi azzerati. Ma per raggiungere questo livello, hanno dovuto creare la giornata chiamata The Purge (La Purga), nella quale ogni cittadino è libero di fare ciò che vuole, senza che le autorità di controllo possano fermare o perseguire nessuno, nemmeno le azioni più atroci ed efferate verranno giudicate in seguito. Arrivati alla fatidica data in cui scatta il giorno della Purga, una famiglia si chiude in casa aspettando che passi la giornata. Moglie, marito e figlio sono barricati, quando un estraneo bussa alla loro porta chiedendo aiuto, per salvarsi da teppisti che lo inseguono per ucciderlo. Contro ogni regola imposta dal padre, il figlio fa entrare l'uomo. Di lì a poco arrivano gli inseguitori che danno un ultimatum alla famiglia: o gli danno quell'uomo o uccideranno tutti.
IN DETTAGLIO:
Ci troviamo in una ‘Nuova America’ dove, dopo anni di disordini sociali, il tasso di disoccupazione è al minimo storico (l’1per cento), ed il tasso di povertà sotto il cinque per cento. Il governo per come lo conosciamo non esiste più, ma c’è un nuovo regime quello dei Nuovi Fondatori d’ America (NFA), che ha risolto il fastidioso problema della violenza e si è occupato dei diritti civili dei singoli, sanzionando una notte all’anno in cui vige la libertà personale di impiegare qualsiasi tipo di crimine, esente da ogni forma di punizione. La NFA ha sancito ed imposto la ratifica del 28° emendamento, per codificare il diritto di ogni cittadino americano durante lo ‘Sfogo’ Annuale.
Ogni anno, dalle 19:00 del 21 marzo alle 07:00 del 22 marzo non esistono regole, e la gente non è punibile. Per le cinque persone che incontriamo il 21 marzo 2022, niente sarà più come prima. Il venditore di sistemi di sicurezza James Sandin (Ethan Hawke), rientra a casa dal lavoro giusto in tempo per il rito annuale d’emergenza della sua famiglia, di rinchiudersi in casa. Subito dopo cena, ha inizio l’ora dello Sfogo Annuale. James attiva il suo sistema di sicurezza, il migliore che c’è in commercio, e per i Sandin si prospetta una serata tranquilla... o almeno è quel che erroneamente credono.
Poco dopo essersi blindati in casa, il giovane dei Sandin, Charlie (Max Burkholder), nota dalle telecamere di sicurezza una persona correre per la strada e gridare aiuto. Charlie entra nel panico: non può lasciare quell'uomo morire là fuori; ma soccorrerlo potrebbe voler dire mettere in pericolo sé stesso e la sua famiglia. Il ragazzo però decide di disattivare il sistema di sicurezza e fa entrare questo sconosciuto in casa. E da qui si scatena l'inferno. L’intruso si rivela essere un senzatetto inseguito da un gruppo di strani personaggi mascherati, capeggiati da un leader molto distinto (Rhys Wakefield).
Quando la banda di assassini si rifiuta di andarsene senza portar via lo straniero, James (Hawke) e Mary (Lena Headey) si trovano di fronte la scelta terribile di fare ciò che è moralmente giusto e quindi proteggerlo, oppure sacrificarlo consegnandolo a quei criminali, aventi diritto, armati di machete e mitragliatrici. Mentre loro lottano con questo dilemma, viene spontaneo chiedersi come ognuno di noi si sarebbe comportato nella stessa situazione.
SYNOPSIS:
A family is held hostage for harboring the target of a murderous syndicate during the Purge, a 12-hour period in which any and all crime is legalized.
In an America wracked by crime and overcrowded prisons, the government has sanctioned an annual 12-hour period in which any and all criminal activity-including murder-becomes legal. The police can't be called. Hospitals suspend help. It's one night when the citizenry regulates itself without thought of punishment. On this night plagued by violence and an epidemic of crime, one family wrestles with the decision of who they will become when a stranger comes knocking. When an intruder breaks into James Sandin's (Ethan Hawke) gated community during the yearly lockdown, he begins a sequence of events that threatens to tear a family apart. Now, it is up to James, his wife, Mary (Lena Headey), and their kids to make it through the night without turning into the monsters from whom they hide.
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
IN MOMENTI COME QUELLI VISSUTI DALLA NOSTRA SOCIETA' ODIERNA, UNA PROVOCAZIONE IN CELLULOIDE COME QUELLA IMMAGINATA DAL REGISTA JAMES DEMONACO, PER UNA RIFLESSIONE AGGIUNTIVA SULLA PERICOLOSA DUALITA' DELLA NATURA UMANA, NON CI STA AFFATTO MALE. E' QUESTO PERO' IL MAGGIOR VALORE DI 'THE PURGE (LA NOTTE DEL GIUDIZIO)', PELLICOLA CARICA DI CITAZIONI DI GENERE, A COMINCIARE DALL'INCARNAZIONE SIMBOLICA DEL MALE E DEL SUO 'SFOGO' CON UN CAPO BANDA ASSIMILABILE AL JOKER DI HEATH LEDGER NE 'IL CAVALIERE OSCURO'. LA TENSIONE NON MANCA MA LE INTERPRETAZIONI DEGLI ATTORI, CON UN ETHAN HAWKE ALQUANTO INSIPIDO E MONOCORDE, SERVONO LA FILOSOFIA DELLA STORIA PIU' CHE IL FILO DELL'EMOZIONE ORRORIFICA CHE FA DA SOTTILE CORNICE A QUESTO INCONSUETO THRILLER CONGETTURALE
"America 2022, la disoccupazione è all'1% e la criminalità pressoché debellata, ecc. ecc.", con tanto di trionfalistica massima conclusiva che inneggia all'America 'risorta', è l'ermetico report con cui il regista James DeMonaco (autore di |
The Negotiator - Il Negoziatore e Assault on Precinct 13, nonché regista di Staten Island) decide di aprire The Purge (La notte del Giudizio), una provocatoria pellicola con il cuore pulsante nel simbolismo metaforico del soggetto. A cesellare il didascalico inizio è un ringraziamento inquietante e oscuro: "Benedetti i Padri Fondatori...". Fondatori di cosa? Dopo aver visto i vari scorci di webcam con i macabri reportage, da luoghi e in anni diversi, di città messe a ferro e fuoco, assolutamente fuori controllo, potremmo dire 'padri fondatori' di una nuova 'gabbia di sicurezza', con cui si sono poste le fondamenta apparentemente solide di una insperata pace collettiva, di una agognata società vivibile, all''accettabile' prezzo - ovvio che c'è sempre un prezzo da pagare - che sacrifica un 'minimum' - visto solo dal punto di vista, ahimé!, 'quantitativo' - per riscattare un beneficio collettivo più grande. Ovvio che l'equazione non porti ad |
un risultato esatto, e che nasconda, appena dietro le quinte, la vera dimostrazione matematica di una ipotetica società 'purgata' con tale sistema: eh si, perché di altro non si tratta se non di una macroscopica regressione del genere umano allo stato tribale, quando vigeva la ferrea convinzione della bontà insita nel sacrificio umano dell'uno o di pochi per la salvezza di tutti gli altri.
Così, in un futuro non troppo distante dalla nostra realtà , disastrata abbastanza da avere già in atto la fermentazione di una regressione dell'umana specie a tutto tondo (DeMonaco ha studiato la sua provocazione nel dettaglio), la nuova 'purga' perché funzioni a dovere, necessita della sua solenne celebrazione e dunque di un periodo circoscritto, come ogni 'festa' che si rispetti: 'la notte del giudizio' del titolo italiano appunto, che, per una volta, si dimostra meno peregrino del solito nella traduzione dell'originale The Purge, ossia purga nel senso |
di purificazione, guadagnata con una sola notte di 'sfogo' con ogni sorta di violenza, resa possibile liberando la 'bestia' normalmente ricacciata nel profondo dell'umano, tenuta in catene per tutto il resto dell'anno. Uno 'sfogo' legale dunque, solo per una notte, solennemente aperta e chiusa con tanto di sirena coprifuoco fino al cessato allarme con il rientro nei ranghi.
La carne messa al fuoco da DeMonaco non è certo poca né di poco conto, così nel corso della cottura del suo lauto pasto offerto alla platea, seguendo la pista dell'horror più psicologico che fattivo - che scarta dal truculento se non per qualche scheggia necessaria a ritrarre uno tra i tanti profili della 'bestia' sempre in agguato nell'indole umana - lavora ritmicamente sui vari inserti di notiziario che stillano pillole di informazione mirata alla riflessione, che porta dritto in avanscoperta sulle spiagge desolate dell'assurda contraddittorietà , ipocrisia amorale e disumana con cui ci |
si è illusi di placare e controllare incessante criminalità , povertà affidata a se stessa, omofobia, razzismo nonché il profilo economico di un Paese. E di America si tratta. La situazione particolare messa a fuoco con la ricca famiglia Sandin - in cui Ethan Hawke recita il ruolo del capofamiglia James, nonché il numero 1 in campo di impianti di sicurezza edilizia - non è che l'exemplum che serve la denuncia delle numerose ipocrisie e contraddizioni di una società come quella americana che sventola come un vessillo 'la famiglia' fatta di imprescindibili cliché: vedi la riunione, abbastanza forzata, intorno alla tavola per la cena, in cui ognuno deve raccontare la propria giornata, ma è subito chiaro che è solo un pretesto per porre sul podio, sotto la luce dei riflettori, la vincente immagine pubblica della scalata al successo, equivalente ai vari gradi della propria personale colonnina economica, dell'ultima acquisizione del capofamiglia, |
assetato dell'unanime plauso dei suoi congiunti.
Una famiglia, un quartiere, un simbolo di povertà e razzismo incarnato dal senzatetto di colore come vittima sacrificale prescelta da una banda di quartiere nella notte dello 'sfogo'. I pochi ingredienti di una ricetta inflazionata, finché non salta fuori un aroma naturale non contemplato con il bambino della stessa famiglia Sandin, Charlie, il simbolo di maggior senno e sensibilità sull'onda della sua insita criticità nei confronti del genere di roccaforte sociale edificato dagli adulti, colui che di sua spontanea iniziativa offre soccorso al senzatetto in fuga disinnescando le regole del gioco al massacro oltre che dell'impianto d'allarme di casa. La rivendicazione della vittima sacrificale loro indebitamente sottratta da parte della banda di quartiere, mascherata come da ben più autorevoli precedenti copioni, contempla qui un biondo e beffardo capo ricalcato - riuscendo solo a sfiorarne le affilatissime corde - sulla falsariga dell'iconico Joker incarnato fin |
nelle più profonde viscere dal compianto Heath Ledger ne Il cavaliere oscuro (2008). Ma quel che interessa mettere in luce alla regia, vigile nel mantenere sotto il protettivo velo di simbolismo, con il sinistro fantoccio-robot radiocomandato per casa, le stesse recitazioni, come appannate ed insipide, è portare lo spettatore verso il punto di rottura dell'equazione iniziale, là dove ognuno di noi potrà indossare per un momento la camicia di forza dello stesso 'à ut à ut' in cui si è tragicamente trovata la famiglia Sandin e provare a darsi una risposta. Quel poco che resta in mezzo, qualche colpo di scena ben assestato sulle ultime battute di un epilogo che sembra tra l'altro essere temporaneo, se dobbiamo tener fede all'annunciato atto secondo - The Purge 2 in tempi ancora da determinare - confortato dall'ambigua profondità di sguardo dritto in macchina da parte dello stesso caritatevole Charlie, è una limitata concessione allo spettacolo |
richiesto dal genere ma non è certo l'epicentro de La notte del giudizio, una inconsueta denuncia sociale sull'oggi che non nasconde un'ansia molto vicina al terrore per il domani, radicata nel pericoloso dualismo annidato nella natura umana. |
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Secondo commento critico (a cura di LESLIE FELPERIN, www.variety.com)
That old horror-movie standard, a homestead besieged by psychos, gets remixed with a bit of Occupy-era class-conflict satire in the disappointing future-set thriller The Purge. Ethan Hawke and Lena Headey are interestingly cast, slightly against type, as a smug couple defending their family against murderous intruders on the one night of the year when any crime, even murder, gets a free pass. But while writer-helmer James DeMonaco's scenario echoes the fiction of J.G. Ballard and even The Hunger Games, the film's thudding shocks and predictability dull its edge. Purge took a not-so cathartic $1.5 million over the weekend in Blighty; it looks to do proportionally modest biz when it opens Stateside on Friday.
It's the year 2022, and some very wacky regime with a religious agenda (given how often the authorities mention God) has taken control of America. Starting on March 22, from 7 p.m. to 7 a.m., anyone can commit |
any crime he or she likes with impunity in the name of the Purge, so called because it's meant to purge the populace¡¯s violent feelings in one fell swoop. "Non-contributing members of society" (in other words, poor people) are the ones most frequently victimized, leading some bleeding-heart dissenters to suspect it¡¯s all a means of eradicating undesirables and regulating the population. Nevertheless, most ordinary citizens support the nationwide bloodletting, which they believe has led to a reborn nation with virtually no unemployment and super-low crime rates for the rest of the year.
With a business installing home-security systems, James Sandin (Hawke) has done very well with the Purge. Along with pretty 16-year-old daughter Zoey (Adelaide Kane) and nerdy 14-year-old son, Charlie (Max Burkholder), James and his wife, Mary (Headey, tapping some of that glacial hauteur she does so well in ¡°Game of Thrones¡±), live in a massive McMansion in a gated |
community (filmed in Chatsworth, Calif.). Early chitchat between Mary and across-the-street neighbor Grace (Arija Bareikis) before the 7 p.m. Purge-night kickoff neatly hints that the Sandins¡¯ wealth and ostentatious fortress of a home have alienated them from their envious neighbors, making it unlikely that help will come when trouble starts.
The clock strikes 7 and James brings down the steel shutters, all ready for a night spend indoors watching the mayhem broadcast live on TV. But Charlie, using the spy cameras trained on the street outside, spots a man (Edwin Hodge) fleeing from a mob and lets him hide inside the house. The spooky, mask-clad crew ¡ª the guys in college blazers, the girls in blood-splattered white frocks, and all sporting machetes and assault rifles ¡ª surrounds the Sandins¡¯ house. Their well-spoken, clearly middle-class leader (Aussie thesp Rhys Wakefield, marvelously creepy, especially when seen through a fish-eye lens) demands they give |
up the ¡°homeless pig¡± or be slaughtered alongside him once they break in.
As the family debates the ethics of surrendering the stranger ¡ª if they can find him in the dark, once the power is cut ¡ª it becomes clear that there¡¯s more than one intruder afoot, apart from the crazies in the masks. The film¡¯s midsection thus gets bogged down with a lot of searching and stalking through darkened corridors with flashlights and guns, as members of the family become isolated from one another and all the more vulnerable when the defenses are inevitably breached. At least lenser Jacques Jouffret, a regular collaborator with Michael Bay, gets to show off how well he can shoot night footage, to the extent that ¡°The Purge¡± almost feels like a showreel for new techniques in digital cinematography.
Editor Peter Gvozdas is another Bay alumnus, but this low-budget effort feels influenced less by the |
franchise-king destroyer of worlds than by the work of another of the pic¡¯s producers, Jason Blum, best known for the ¡°Paranormal Activity¡± series as well as ¡°Sinister¡± and ¡°Insidious.¡± Certainly the it¡¯s-behind-you shocks feel like stock moments from the horror-movie playbook, and the story¡¯s plodding trajectory feels all too bland, considering the inventive streak De Monaco displayed in his earlier efforts. (This is the director¡¯s third collaboration with Hawke, having previously produced ¡°Assault on Precinct 13¡å and written and directed the underrated if barely seen ¡°Staten Island¡±).
At its best, the film has moments that recall higher-toned dystopian fiction, particularly the cycle of suburban noir reworked over and over again by Ballard in novels like ¡°Running Wild,¡± ¡°Cocaine Nights¡± and ¡°Super-Cannes,¡± as well as trashier movie pleasures like ¡°The Stepford Wives.¡± Auxiliary prospects could be improved by cult status. |
Bibliografia:
Nota: Si ringraziano Universal Pictures International Italy e Paolo Centra (Xister)
Pressbook:
PRESSBOOK COMPLETO in ITALIANO de LA NOTTE DEL GIUDIZIO
ENGLISH PRESSBOOK of THE PURGE
Links:
• LA NOTTE DEL GIUDIZIO - VIDEO-INTERVISTA in Lingua Originale INGLESE con sottotitoli in ITALIANO all'attore ETHAN HAWKE (Interviste)
• LA NOTTE DEL GIUDIZIO - VIDEO-INTERVISTA in Lingua Originale INGLESE con sottotitoli in ITALIANO all'attrice LENA HEADEY (Interviste)
• LA NOTTE DEL GIUDIZIO - VIDEO-INTERVISTA in Lingua Originale INGLESE con sottotitoli in ITALIANO al regista JAMES DEMONACO (Interviste)
• LA NOTTE DEL GIUDIZIO - VIDEO-INTERVISTA in Lingua Originale INGLESE con sottotitoli in ITALIANO al produttore JASON BLUM (Interviste)
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La notte del giudizio - intervista video al regista James DeMonaco (versione originale sottotitolata)
La notte del giudizio - intervista video ad Ethan Hawke 'James Sandin' (versione originale sottotitolata)
La notte del giudizio - intervista video a Lena Headey 'Mary Sandin' (versione originale sottotitolata)
La notte del giudizio - intervista video al produttore Jason Blum (versione originale sottotitolata)
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