...E FUORI NEVICA! : VINCENZO SALEMME NOSTALGICO DELLE ORIGINI IN TEATRO?
RECENSIONE IN ANTEPRIMA - Dal 16 OTTOBRE
"Tutte le città hanno difetti, però delle altre si mettono in evidenza solo i pregi, di Napoli solo i guai; mentre io voglio far conoscere una città dove c’è gente onesta che esce alla mattina presto per andare a lavorare e che paga tasse e contributi... '... E fuori nevica' è una storia semplice e ha un equilibrio perfetto tra una comicità irresistibile e tanta malinconia. Tratta di malattia, di solitudine, di morte, eppure fa ridere, e tanto. Il contrasto lascia il segno nei cuori della gente"
Il regista Vincenzo Salemme
Sceneggiatura:
Vincenzo Salemme con la collaborazione di Antonio Guerriero
Soggetto: Da un'idea di Enzo Iachetti nel 1995 nasceva la commedia teatrale in due atti ...E fuori nevica, scritta dal regista, attore e commediografo Vincenzo Salemme. Oggi (2014) ne deriva il film omonimo, dello stesso Vincenzo Salemme.
PRELIMINARIA - La TRAMA della Commedia Teatrale:
La commedia narra delle vicende di tre fratelli, che si rincontrano dopo la morte della madre per la lettura del testamento: Cico (diminutivo di Francesco, il figlio malato che si rivela molto acuto), Enzo (un cantautore depresso andato via di casa a 18 anni e mai più tornato) e Stefano (ragazzo lavoratore che è sempre stato vicino alla madre e a Cico, ma sta entrando in depressione per colpa della fidanzata, con la quale si dovrebbe sposare a breve).
Nel primo atto, si scoprono i problemi dei tre fratelli: in special modo Enzo è preda del vizio delle scommesse, dove dilapida costantemente centinaia di migliaia di lire. Nel secondo atto la commedia assume un'atmosfera più cupa, ma non mancano le battute esilaranti.
Enzo e Stefano decidono, per salvare il fratello dalla galera ma riconoscendo la sua pericolosità , di rinchiuderlo in una clinica. Cico, intenzionato a restare assieme ai due fratelli per sempre compie così un omicidio-suicidio, proponendo un brindisi per tutti e mettendo di nascosto nei bicchieri di lui e dei fratelli una dose mortale di morfina. La commedia si chiude con il tormentone di Cico: "è finito il teatrino" e poi con: "noi ce ne andiamo!".
Nella terza edizione il filo conduttore è sempre lo stesso, ma molte scene sono state modificate e/o allungate, quindi rese più divertenti, oltre che modernizzate. Ad esempio, la scena in cui viene citato il debito di Enzo, nelle prime edizioni era con le lire: "10 milioni di debito... più due, 12!"; invece nella nuova edizione è: "50 mila euro di debito... più due, 52!".
Cast: Vincenzo Salemme (Enzo Righi) Carlo Buccirosso (Stefano Righi) Nando Paone (Francesco Righi detto 'Cico') Maurizio Casagrande (Avvocato Saponetta) Margareth Madè (La Bella alla finestra) Giorgio Panariello (Giacomo Furia) Paola Quattrini (Madre di Giacomo Furia)
Enzo (Vincenzo Salemme, che qui, come sovente gli accade, è anche regista) è, senza se e senza ma, un cialtrone, che, quando non si gioca anche gli occhi al casinò o ai cavalli, il che lo fa finire nelle grinfie di gente come Giacomo Furia (Giorgio Panariello, che, come tutti i non romani, non sa parlare il dialetto capitolino, e non si capisce molto la necessità della coloritura vernacolare per il suo trucido e ben poco raccomandabile gestore di chiosco/allibratore con mamma – kitsch all’ennesima potenza – al seguito, la simpatica Paola Quattrini), sbarca il lunario cantando a bordo di lussuose navi da crociera insieme a una band dal nome che è tutto un programma, che un po’ fa il verso a “Kill Bill†e un po’ a Montalbano, con l’intonazione di un gessetto sulla lavagna e vestito con camicie che avrebbe avuto remore a indossare persino una qualunque delle
macchiette di Nino Taranto, magari in trasferta dalle parti di Honolulu. La mamma muore, e deve tornare dopo trent’anni di disinteresse a casa, a Napoli (in alcune inquadrature di una bellezza maiuscola), a Via Giuseppe Antonio Pasquale 7, dove lo attendono i due fratelli, Stefano (Carlo Buccirosso, reduce dai fasti sorrentiniani), prigioniero di una vita non sua, e Cico (Nando Paone, maschera convincente), affetto da disabilità mentale. Da qui in poi tutta una serie di situazioni che vorrebbero essere gustose e comiche, e alcune lo sono.
Nato da un’idea di Enzo Iacchetti, … E fuori nevica!, presentato dalla Warner (e le note di Casablanca mentre compare il logo sono sempre un tuffo al cuore) e prodotto da Cinema Undici e Chièdiscena, è una commedia che da vent’anni riscuote con merito successo nei teatri e che è diventata un film: e qui nascono i problemi. Per carità , tutto sommato il ritmo