RUPTURE
RECENSIONE - Dal 28 Ottobre in Streaming
(Rupture ; USA/CANADA 2015; Thriller Sci-Fi; 102'; Produz.: Ambi Pictures In associazione con BondIt e Tango Pictures; Distribuz.: Ambi Pictures)
Titolo in italiano: Rupture
Titolo in lingua originale:
Rupture
Anno di produzione:
2015
Anno di uscita:
2021
Regia: Steven Shainberg
Sceneggiatura:
Steven Shainberg e Brian Nelson
Soggetto: Basato su un racconto di Steven Shainberg e Brian Nelson.
Cast: Noomi Rapace (Renee)Peter Stormare (Terrence) Lesley Manville (Dr. Nyman) Kerry Bishé (Dianne) Ari Millen (Dr. Raxlen) Michael Chiklis (Uomo calvo) Morgan Kelly (Tommy) Percy Hynes White (Evan) Joel Labelle (Uomo prigioniero) Sergio Di Zio (Van Driver) Paul Popowich (Cliff) Jean Yoon (Colette) Jonathan Potts (Blake) Brendan Jeffers (Seth)
Costumi: Linda Muir
Scenografia: Jeremy Reed
Fotografia: Karim Hussain
Effetti Speciali: Mark Ahee (coordinatore)
Makeup: Traci Loader (direttrice)
Casting: Tiffany Little Canfield e Bernard Telsey
Scheda film aggiornata al:
20 Novembre 2021
Sinossi:
IN BREVE:
Rupture racconta la storia di Renee Morgan (Noomi Rapace), una donna single intenta ad allevare suo figlio di 12 anni di nome Evan da sola. A loro insaputa però i due vengono costantemente osservati. Durante una commissione nella piccola città in cui vivono, Renee viene improvvisamente rapita. Circa 24 ore dopo si risveglia legata in un anonimo ambulatorio in cui i rapitori le faranno una diagnosi medica scoprendo così un anomalia genetica che potrebbe scatenare in lei una natura aliena.
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI )
Suonerebbe sinistro già di per sé fino a raggiungere agevolmente i registri dell’horror. Ma di questi tempi, sentir dire che la razza umana è il vero virus, e osservare i modus operandi di un transumanesimo realmente possibile, suona ancor più sconcertante. Si, avete capito bene, transumanesimo, avete presente? Dicesi “transumanesimo†quel “movimento culturale che sostiene l’uso delle scoperte scientifiche e tecnologiche per aumentare le capacità fisiche e cognitive e migliorare quegli aspetti della condizione umana che sono considerati indesiderabili, come la malattia e l'invecchiamento, in vista anche di una possibile trasformazione post umanaâ€. Ecco, si direbbe per l’appunto questo l’epicentro tematico del Rupture di Steven Shainberg (Fur-Un ritratto immaginario di Diane Arbus ), anche se, per scelta, sembra qui esser stata opzionata semplicemente la paura come veicolo elettivo e focus della storia. Una paura che, date le circostanze, diventa ben presto puro terrore, soprattutto per la protagonista: la Renee di Noomi
Rapace, interprete ben navigata su piste impervie, tra cui anche la tortura (Prometheus docet).
Poche le premesse prima che si possa entrare nel vivo della storia: sui titoli di testa si avvia uno sfondo cromatico stridente premonitore dei colori (in svariate gradazioni di rosso, fucsia e blu, striate e sfumate come in pittura) che caratterizzeranno di lì a poco un vecchio e decadente laboratorio scientifico, popolato da cavie umane inconsapevoli e da uno staff medico e paramedico inquietante, perché privo di emozioni umane e dal comportamento assolutamente, ‘chirurgico’, per così dire. All’apparenza dei carcerieri con uno scopo ben preciso. Scopo che resta a lungo un mistero prima che possa esser svelato. La nostra protagonista, divorziata, viene prelevata dalla sua auto dopo che ha portato il figlio dal padre per il weekend. Rapita con la forza, viene tenuta immobilizzata ed imbavagliata finché non iniziano le micro operazioni di trasformazione. Singolare il test
per cui, sfiorando la pelle del volto vicino all’orecchio, riescono a percepire il suo livello di trasformazione, nonché le chance di buona riuscita dell’esperimento. Di quale esperimento si tratti sarebbe bene che lo scopriste da soli, se non siete troppo impressionabili. Le scene in cui i carcerieri e carnefici fanno leva sulle paure individuali - la protagonista ha paura dei ragni ad esempio - per testare e spingere le fasi della trasformazione, sono decisamente ‘forti’ e sensibilmente disturbanti. I tentativi di fuga raffazzonati e goffi di Renee/Rapace all’interno della struttura sono, al contrario, indubbiamente meno interessanti e convincenti. Sembra invece la sua pelle un fattore di grande interesse, al punto da scorgere in lei la cavia elettiva per diventare la ‘madre’ di una nuova generazione. A giudicare dal finale sospeso, non è escluso che, prima o poi, a questo Rupture , ‘punto di rottura’ a cui peraltro si è giunti senza
raggiungere la completezza, si decidesse di dare un sequel. Quale sarà il reale destino futuro di Renee/Rapace e, soprattutto, quale sarà il destino di suo figlio?
Secondo commento critico (a cura di La parola al film )
trailer ufficiale (V.O.):
VIDEO
clip (V.O.):
VIDEO
Perle di sceneggiatura
Bibliografia:
Nota: Si ringraziano Ambi Pictures e l'Ufficio Stampa Manzo Piccirillo
Links:
• Rupture
(DVD)
Galleria Fotografica:
Galleria Video:
Rupture - trailer (versione originale)
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Rupture - clip (versione originale)
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