UNA NOTTE CON LA REGINA: GIORNATA DELLA VITTORIA IN EUROPA, UNA NOTTATA DA RICORDARE PER LE PRINCIPESSE ELIZABETH (SARAH GADON) E MARGARET WINDSOR (BEL POWLEY), ATTESE A BUCKINGHAM PALACE DALLA REGINA (EMILY WATSON) E DAL RE (RUPERT EVERETT)
RECENSIONE in ANTEPRIMA - Dal 7 APRILE
"L’idea delle due principesse in giro per la città in incognito è molto intrigante. È una storia vera che affascina tutti, ma nessuno di noi sa esattamente cosa sia accaduto. Il film è un piccolo episodio di fantasia che trae spunto da quella storia vera, ma anche una commedia avventurosa e romantica che racconta di una coppia bizzarra, quella di Jack, un aviere proveniente dalla classe operaia, ed Elizabeth una principessa. I due si incontreranno per puro caso e dovranno farsi largo tra le strade di Londra in quella incredibile e folle notte"
Il regista Julian Jarrold
(A Royal Night Out; GRAN BRETAGNA 2015; Commedia; 97'; Produz.: Ecosse Films/Filmgate Films/Scope Pictures; Distribuz.: Teodora Film)
8 maggio 1945 – Giornata della Vittoria in Europa. Gli Alleati accettano la resa incondizionata dell’esercito nazista e per le strade di Londra esplode la gioia della gente per la fine della lunga e gravosa guerra.
Le due giovani principesse Elizabeth e Margaret Windsor, affascinate da quel brulichio di persone, riescono a strappare al Re e alla Regina il permesso di uscire, a patto che accettino la scorta di due Guardie Reali, che non lascino l’Hotel Ritz e che rientrino a Palazzo entro mezzanotte.
Trascinata da un gruppo di ufficiali di Marina festanti, con un po’ di furbizia Margaret riesce a sgattaiolare via dall’hotel, costringendo Elizabeth a inseguirla per tutta Londra.
Durante il suo viaggio alla ricerca della folle sorellina, la futura Regina d’Inghilterra s’imbatte in Jack, un giovane aviere che, colpito dalla sua totale mancanza di senso pratico, decide di aiutarla e accompagnarla attraverso le vie di una città ben più complicata di quanto Elizabeth avesse mai immaginato.
Quando le due Principesse, decisamente in ritardo, riescono a tornare a Buckingham Palace, Elizabeth capisce di essere cambiata per sempre.
Commento critico (a cura di ERMINIO FISCHETTI)
Julian Jarrold è regista accademico, educato, senza troppi guizzi, buon direttore d’attori, adattatore di opere letterarie. Inglese. Attivo principalmente in televisione con opere tratte da Dickens (una bella versione di Grandi speranze con Ioan Gruffudd e Charlotte Rampling), Zadie Smith (White Teeth), David Peace (Red Riding: 1974), un Delitto e castigo di Dostoevskij, un biopic più che dignitoso su un giovane Boy George (Worried About a Boy), uno sul rapporto fra Hitchcock e Tippi Hedren (The Girl – La diva di Hitchcock), la storia del serial killer Fred West (Appropriate Adult con Emily Watson e Dominic West), al cinema si è fatto notare principalmente per tre pellicole: Kinky Boots, commedia garbata su una drag queen, che per salvare una fabbrica di scarpe dal fallimento decide di produrne di apposite per transessuali, Becoming Jane, vicenda amorosa romanzata su un possibile amore di Jane Austen, e il riadattamento di Ritorno a Brideshead
dal capolavoro di Evelyn Waugh.
A Royal Night Out, divenuto per le sale italiane molto più genericamente Una notte con la regina, è il suo quarto lungometraggio per il cinema e racconta le disavventure “fittizie†della regina Elisabetta e della compianta principessa Margaret nella notte della vittoria in Europa, quando fu dichiarata la fine delle ostilità nel vecchio continente (nel Pacifico però si combatteva ancora e lì la guerra sarebbe terminata con il lancio su Hiroshima e Nagasaki delle bombe atomiche l’agosto successivo). Ufficialmente la futura regina, all’epoca appena diciannovenne, e la di lei sorella quattordicenne, festeggiarono la vittoria all’hotel Ritz, insieme a gente del loro ambiente, ma questo delizioso film, scritto da Trevor De Silva e Kevin Hood, racconta una storia “alternativaâ€, e ipotizza cosa sarebbe successo se le due principesse avessero festeggiato per le strade di Londra, in mezzo al popolo: chi avrebbero conosciuto, cosa avrebbero fatto, magari
Jarrold dirige magistralmente le sue due protagoniste, Sarah Gadon nelle vesti di Elisabetta è elegante e brillante, perfetta e somigliante nel corpo come nello spirito al suo personaggio, ma convince soprattutto l’astro nascente Bel Powley, lanciata nel 2015 dalla commedia vincitrice al Sundance, Diario di una teenager, vera e propria comedienne nel ritrarre la figura sopra le righe della principessa Margaret, che tanto sarebbe stata nei decenni successivi al centro delle cronache mondane a causa degli scandali, dei suoi tradimenti, del suo burrascoso
divorzio, del suo alcolismo, prima di morire per un ictus meno di due mesi prima di sua madre nel 2002, la rigorosa e cosiddetta regina madre, qui ritratta dalla sempre formidabile Emily Watson (ormai imprigionata, forse troppo presto, nei ruoli di moglie e madre) come viene ricordata da tutti, ovvero severa e amante di un buon gin tonic, a tutte le ore del giorno e della notte. Ha qualche piccola caduta di stile, questo A Royal Night Out, quando vuole prendersi sul serio (brevemente però), ma laddove costruisce il modello comico della parodia nobiliare, un genere così tipico del cinema e della televisione britannici, è effervescente, brillante, straordinario, imperdibile.
Perle di sceneggiatura
Bibliografia:
Nota: Si ringraziano Teodora Film e l'Ufficio Stampa GuidiLocurcio