Sceneggiatura:
Giuseppe Piccioni, Pierpaolo Pirone e Chiara Atalanta Ridolfi
Soggetto: Giuseppe Piccioni, Pierpaolo Pirone, Chiara Atalanta Ridolfi e Marta Bertini. Liberamente ispirato al romanzo inedito Color Betulla Giovane di Marta Bertini
Cast: Maria Roveran (Liliana) Marta Gastini (Caterina) Caterina Le Caselle (Anna) Laura Adriani (Angela) Filippo Timi (Professor Mariani) Margherita Buy (Adria) Alessandro Averone (Guglielmo) Mina Djukic (Mina) Giulio Corso (Valerio) Sergio Rubini (Il papà di Angela)
Musica: Valerio C. Faggioni
Costumi: Emanuela Naccarati
Scenografia: Giada Calabria
Fotografia: Claudio Cofrancesco
Montaggio: Alice Roffinengo
Casting: Massimo Apolloni
Scheda film aggiornata al:
08 Ottobre 2016
Sinossi:
Una città di provincia. Tra le vecchie mura, nelle scorribande notturne sul lungomare, nell’incanto di un temporaneo sconfinamento nella natura, si consumano i riti quotidiani e le aspettative di quattro ragazze la cui amicizia non nasce da passioni travolgenti, interessi comuni o grandi ideali. Ad unirle non sono le affinità ma le abitudini, gli entusiasmi occasionali, i contrasti inoffensivi, i sentimenti coltivati in segreto. Il loro legame è tuttavia unico e irripetibile come possono essere unici e irripetibili i pochi giorni del viaggio che compiono insieme per accompagnare una di loro a Belgrado, dove l’attendono una misteriosa amica e un’improbabile occasione di lavoro.
Commento critico (a cura di Camillo De Marco, Cineuropa)
Giuseppe Piccioni torna al Lido a quindici anni da Luce dei miei occhi, con cui i protagonisti Sandra Ceccarelli e Luigi Lo Cascio conquistarono la Coppa Volpi
Quattro ragazze in viaggio per Questi giorni di Giuseppe Piccioni, al suo decimo film da regista che torna in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia dopo 15 anni (con Luce dei miei occhi conquistarono la Coppa Volpi i protagonisti Sandra Ceccarelli e Luigi Lo Cascio).
Liliana (Maria Roveran, La Foresta di Ghiaccio), Caterina (Marta Gastini, Il rito di Mikael Håfström), Angela (Laura Adriani, Tutta colpa di Freud) e Anna (Caterina Le Caselle) sono quattro amiche che vivono in una piccola cittadina di provincia. La prima si sta laureando in Lettere con una tesi su John Milton (quello di "Paradiso perduto") ed è innamorata del suo professore (uno schivo Filippo Timi). Ha appena scoperto di avere un tumore ma non ne parla con nessuno, tantomeno
con la madre parrucchiera (Margherita Buy). Caterina, ispida e scontrosa, è determinata a lasciare l'Italia per trovare lavoro a Belgrado. Abbiamo da subito il sospetto che sia omosessuale e probabilmente innamorata di Liliana. Angela invece è stanca di un padre sopra le righe (un cameo di Sergio Rubini) e un fidanzato ricco e forse un po' stronzo. Anna, che studia violino al conservatorio, si scopre incinta del fidanzato ed è piuttosto confusa. Tutte decidono di accompagnare Caterina a Belgrado, in un viaggio in auto che le porterà ad appurare e consolidare la loro amicizia.
Liberamente ispirato al romanzo inedito “Color Betulla Giovane” di Marta Bertini, una ragazza che aveva frequentato un corso di sceneggiatura con Piccioni, Questi giorni racconta anche quel senso fisico dell’esistenza tipico di quell’età, quell’energia, quel dispendio senza riserve o cautele, come ha spiegato il regista. "Se qualcuno ci avesse detto, in quei giorni,
che quelli erano i nostri giorni, irripetibili", conclude Caterina, "e che eravamo dentro un’eterna promessa che il tempo vissuto dopo non avrebbe mantenuto, noi non gli avremmo creduto, avremmo pensato che invece il nostro tempo fosse ancora davanti a noi, che il meglio dovesse ancora venire…"
Qualcosa però si inceppa e si sfilaccia nella sceneggiatura scritta dal regista con Pierpaolo Pirone e Chiara Atalanta Ridolfi, forse perché l'universo giovanile, e femminile soprattutto, è qualcosa che oggi è sempre più difficile racchiudere in una storia. E il film prodotto da 11 Marzo Film, Publispei e Rai Cinema appare quasi un'occasione mancata per il regista de Il rosso e il blu.