Stasera, 24 Giugno, in TV, su RAI Movie, Canale 24, ore 21.10 - Dal 34 TFF Torino Film Festival - RECENSIONE - Dal 1° Dicembre
"Quando ho iniziato ad avvicinarmi alla storia di Newt Knight ho capito che questo eroe unico era stato tralasciato dalla storia. Si sapeva della sua rivolta in alcune zone del Sud, sicuramente in Mississipi, ma non era conosciuto al di fuori della zona come avrebbe dovuto essere, considerato che ha guidato una rivolta contro la Confederazione ed era probabilmente 100 anni più avanti rispetto alla sua epoca"
Il regista e sceneggiatore Gary Ross
(Free State of Jones; USA 2016; Action-drama epico; 139'; Produz.: Bluegrass Films/Huayi Brothers Media/IM Global/Larger Than Life Productions/Route One Films/Vendian Entertainment; Distribuz.: 01 Distribution)
Soggetto: L'incredibile storia vera di Newt Knight, il contadino del Sud degli States che durante la Guerra Civile Americana si ribellò all’esercito confederato. Con l’aiuto di un gruppo di agricoltori e di schiavi, Knight guidò una rivolta che portò la Contea di Jones a separarsi dagli Stati della Confederazione. Dalle sue nozze con l'ex schiava Rachel nascerà la prima comunità di razza mista del dopoguerra.
Cast: Matthew McConaughey (Newton Knight) Gugu Mbatha-Raw (Rachel Knight) Mahershala Ali (Moses Washington) Keri Russell (Serena Knight) Brian Lee Franklin (Davis Knight) Donald Watkins (Wilson) Christopher Berry (Jasper Collins) Sean Bridgers (Will Sumrall) Bill Tangradi (Tenente Barbour) Thomas Francis Murphy (Colonnello Elias Hood) Joe Chrest (James Eakins) Jacob Lofland (Daniel) Kerry Cahill (Mary/Contadina) Jessica Collins (Annie) Jill Jane Clements (Zia Sally)
Musica: Nicholas Britell
Costumi: Louise Frogley
Scenografia: Philip Messina
Fotografia: Benoît Delhomme
Montaggio: Pamela Martin e Juliette Welfling
Effetti Speciali: Kelly Port (supervisore effetti visivi)
Makeup: Nikoletta Skarlatos (capo dipartimento makeup); Jules Holdren (capo dipartimento acconciature)
Scheda film aggiornata al:
25 Giugno 2024
Sinossi:
In breve:
Dopo essere sopravvissuto alla battaglia di Corinth del 1862, il contadino Newton Knight, assieme ad altri piccoli agricoltori e con l'aiuto di schiavi locali, indice una rivolta che ha portato la Contea di Jones, Mississippi a separarsi dagli Stati della Confederazione, con la creazione di uno Stato libero di Jones. Il suo matrimonio con l'ex schiava Rachel, ha dato vita alla prima comunità di razza mista del dopoguerra.
In dettaglio:
Free State of Jones racconta gli straordinari eventi di un piccolo episodio della storia americana. Protagonista della vicenda è Newt Knight, un coraggioso contadino del Mississipi, figura guida di un'improbabile banda di contadini bianchi poveri e schiavi fuggiaschi che danno vita a una storica rivolta armata contro la Confederazione nel periodo culmine della Guerra Civile.
Affianca e completa la narrazione, attraverso l'uso di flash-forwards intermittenti, il processo del 1948 dello Stato del Mississipi contro Davis Knight, imputato chiave in un processo, unico per l'epoca, sul matrimonio misto, e pronipote di Newt Knight e della sua compagna di vita, una contadina schiava di nome Rachel.
I coraggiosi seguaci di Knight, uniti nell'opposizione a quella che fu chiamata "la guerra dell'uomo ricco combattuta dall'uomo povero", presero le armi contro la Confederazione formando un indomito reggimento ribelle tra le paludi impenetrabili del profondo Mississipi, riuscendo a strappare numerosi vantaggi tattici nonostante l'esercito fosse più numeroso e meglio armato.
Knight ne fu il visionario leader, strenue oppositore dello sfruttamento e del pregiudizio e fondatore della prima comunità mista della regione; una figura influente molto a lungo dopo la guerra, alternativamente celebrata o vilipesa.
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
Per Gary Ross, appassionato studioso di Storia americana - già sceneggiatore di Big (1988), Dave-Presidente per un giorno (1993) e anche regista di Pleasantville (1998), Seabiscuit - Un mito senza tempo (2003), Hunger Games (2012), Free State of Jones, sua nuova opera di sceneggiatura e regia, è senza dubbio la più rilevante. Un'epopea storica ispirata a vicende realmente accadute che assume le sfumature non troppo dolci dell'epica. Vicende di note sopraffazioni e ingiustizie, violenze e crimini perpetrati ad oltranza ai danni della popolazione, di colore e non solo, incastonate negli anni che vanno dal 1862 fino al 1876 nella Contea cosiddetta di Jones nel Mississippi. E se c'è un nome conferito ad un territorio in un modo per niente gratuito, questo è per l'appunto quello della Contea di Jones del Mississippi. Il risultato di una conquista dura e tenace. Quel che si dice, l'esemplare antenata di una fra le tante
Ora, se qualche problemino al riguardo gli States lo contano persino oggi, figurarsi negli anni poco oltre la metà del 1800. Un 'Far West' all'apice del suo indegno successo, quando combattere in guerra rappresentava un diktat da cui non ci si poteva permettere di tirarsene fuori. Gli obiettori di coscienza di allora, i disertori, se la vedevano brutta qualora venissero beccati. Le razzie nelle fattorie erano all'ordine del giorno e la schiavitù della popolazione di colore non solo era considerata legittima ma rappresentava persino un premio
partita: chi 'possedeva' un manipolo di schiavi neri al proprio servizio, poteva chiedere l'esonero dalla battaglia. "se hai venti negri te ne puoi andare a casa... I poveri che combattono la guerra dei ricchi!". I ragazzini adolescenti che non potevano certo averne, ovviamente, andavano in guerra, eccome! O, per meglio dire, incontro al massacro e a morte certa! E ben poco potevano valere battute di consolazione: "E' morto con onore". La verità stava nell'unica, onesta, riposta possibile: "No, è solo morto".
Free State of Jones è dunque un drammone storico ambientato durante la guerra di secessione e racconta la vera storia del contadino Newton Knight, dedito anche all'attività infermieristica e di pronto soccorso, date le circostanze, cui non poteva dare più spessore e cangiante introspezione Matthew McConaughey, divenuto ormai uno dei più talentuosi interpreti Hollywoodiani, nel senso più nobile del termine. Il film ci catapulta immediatamente nella mischia di sparatorie e
scontri corpo a corpo, in cui vediamo coinvolto lo stesso Knight prima che alcuni misfatti e crimini di varia natura non lo facciano capitolare, non riconoscendo 'in quella' guerra 'la sua' guerra. Ed è ribellione! Una ribellione concreta e sanguigna contro l'esercito confederato che di lì a poco si fa 'armata'. E' l'inizio di un braccio di ferro lento e continuato, all'insegna dell'occhio per occhio e dente per dente. E come non deve essere stata una passeggiata nella realtà , non lo è neppure dal punto visivo del film. Se non si incontrano difatti primi piani di scene di violenza, come ad esempio le fustigazioni o gli stupri ad oltranza del 12 anni schiavo (2014) di Steve McQueen, nel Free State of Jones di Gary Ross potremmo incontrare persino di peggio: e non si dice delle sanguinolente ferite delle amputazioni nei campi di soccorso, quelle dei soldati arruolati a tutte le
età , e neppure delle riprese di morti cui non è stata lasciata neppure la legittima dignità , soprattutto quando una palla di cannone ti arriva in piena faccia. Si dice invece di una sequenza di impiccagione in particolare che non dimenticheremo facilmente.
di Jones) è risultato di sangue misto (padre bianco, madre nera). Quel che bastava all'epoca per un terzo grado inquisitorio e un'indebita ed arbitraria scelta giudiziaria. Il racconto prosegue poi non senza la ricca farcitura di un affastellarsi di didascalie informative che, d'altra parte, non solo non stanca, ma risulta persino nobilitato dai numerosi inserti di foto, in un bianco e nero estremamente patinato e sgranato come la reale fotografia di quegli anni. Quasi dei 'corti' di un muto estetizzante, eppure di grande impatto emozionale. I veri documenti di una vera storia nella Storia, quando la lotta per la sopravvivenza dignitosa poteva costare la vita, anche a donne e bambini. E quando donne e bambini dovevano sapersi armare, non per avere un giocattolo in più, ma per non morire di fame. Queste donne e questi bambini, gran parte della popolazione nera, ma non solo di quella, hanno avuto in 'Newt'
Davvero altri tempi e altri ideali! Oggi lo Stato libero di Jones torna a ricordare agli smemorati quali furono e quali dovrebbero essere gli ideali e i valori della vita per cui lottare. E gliene siamo veramente grati.
Bibliografia:
Nota: Si ringraziano 01 Distribution, press Italia e lo Studio Lucherini Pignatelli.