In Insospettabili sospetti di Zach Braff - remake del film Vivere alla grande (Going in Style) del 1979, scritto e diretto da Martin Brest - tre amici di vecchia data in pensione, Willie (Morgan Freeman), Joe (Michael Caine) ed Al (Alan Arkin), decidono di rapinare proprio la banca che li ha defraudati - RECENSIONE - Dal 4 Maggio
Soggetto: Remake del film Vivere alla grande (Going in Style) del 1979, scritto e diretto da Martin Brest.
Cast: Joey King (Brooklyn) Ann-Margret (Annie) Morgan Freeman (Willie) Christopher Lloyd (Milton) Michael Caine (Joe) Peter Serafinowicz (Murphy) Alan Arkin (Albert) Matt Dillon (Hamer) Siobhan Fallon Hogan (Mitzi) Maria Dizzia (Rachel Harding) John Ortiz (Jesus) Katlyn Carlson (Stacey) Josh Pais (Chuck Lofton) Melanie Nicholls-King (Cary Sachs) Jeremy Bobb (Donald Lewis)
Musica: Rob Simonsen
Costumi: Gary Jones
Scenografia: Anne Ross
Fotografia: Rodney Charters
Montaggio: Myron I. Kerstein
Effetti Speciali: Conrad V. Brink Jr. (supervisore)
Makeup: Sanja Milic e Jackie Risotto
Casting: Avy Kaufman
Scheda film aggiornata al:
24 Maggio 2017
Sinossi:
In breve:
Tre amici di vecchia data - Willie (Morgan Freeman), Joe (Michael Caine) ed Al (Alan Arkin) - decidono di dare una scossa alle proprie vite da pensionati e deviare dalla retta via quando la banca utilizza il loro fondo pensione per coprire un’assicurazione aziendale.
Disperati e pressati dal bisogno di pagare le bollette e sbarcare il lunario, i tre se la rischiano tutta, decidendo di rapinare proprio la banca che li ha defraudati.
Desperate to pay the bills and come through for their loved ones, three lifelong pals risk it all by embarking on a daring bid to knock off the very bank that absconded with their money.
A reboot of the 1979 movie that was directed by Martin Brest and featured George Burns, Art Carney, and Lee Strasberg. Three seniors, who are living social security check to check and even reduced to eating dog food at times, decide they have had enough. So, they plan to rob a bank...problem is, they don't even know how to handle a gun! A social commentary on growing old in America and what we are sometimes driven to, due to circumstances
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
"Le banche hanno distrutto questo Paese, hanno distrutto i sogni della gente". Michael Caine, Morgan Freeman, Alan Arkin, anziani derubati alla riscossa...
E' lui il primo ad entrare in campo. Ed è forse anche la personalità dominante per tutto il film: Michael Caine con il suo Joe. Le sequenze di inizio nella banca sono tra le più esilaranti mentre mettono il dito nella piaga di una satira sociale tra le più attuali ai danni di anziani per i quali la pensione è naturalmente l'ossigeno indispensabile alla sopravvivenza. Ma il Joe di Caine è anche personaggio imprescindibile di un irresistibile, indiscutibilmente attempato, trittico. Trittico completato con il Willie di Morgan Freeman e l'Albert di Alan Arkin. Tre anziani molto amici tra loro, ognuno con qualche problemino personale o familiare non sempre condiviso. Quel che sono costretti a condividere è invece, purtroppo, il mancato erogamento della loro pensione per un trasferimento dell'azienda dove
hanno lavorato per decenni, con le conseguenti trappole burocratico-amministrative. Altro spigolo vivo di grande attualità che si preferisce rendere traslucido con la surreale soluzione accampata dal Joe di Caine e accolta dagli altri dopo preliminari resistenze: rapinare la banca che li ha derubati delle proprie sostanze finanziarie prima che Joe (avendo già ricevuto la busta rossa dopo quella gialla) sia cacciato da casa propria. La morosità non è ammessa da una banca e la confisca dei beni è sempre l'inevitabile conseguenza logica.
Ed ecco come da amici per la pelle i nostri 'maltrattati' pensionati si lanciano alla riscossa diventando gli 'insospettabili sospetti' del titolo italiano del film. Un generoso impiego dello Split Screen costellato di appunti per pianificare la rapina, fiorisce sul grande schermo come funghi dopo la pioggia d'autunno. Ragion per cui si mantiene più o meno costante lo humour della vicenda tragicomico-surreale, a tratti un pò naif: come
ad esempio il volontario mancato riconoscimento della bambina asiatica presente con la madre nella banca al momento della rapina. La regia di Zach Braff (La mia vita a Garden State, Wish I Was Here) e la sceneggiatura Theodore Melfi (Il diritto di contare) condiscono l'esilarante quadretto con moderata aspersione di sale e pepe. Quanto basta a tenere in piedi il nostro trittico di impavidi 'combattenti', a dispetto di inevitabili scivoloni. Qualche scheggia di scarsa credibilità o gigioneggiamento di troppo abbassano temporaneamente una temperatura che riesce comunque sempre a risalire.
Così, mentre il Dustin Hoffman regista aveva salvato la vecchiaia attraverso l'arte musicale nel suo Quartet, Paolo Sorrentino ne aveva toccato le punte più malinconiche e drammatiche ne La giovinezza, in un ritratto indiretto della vecchiaia per contrasto, per l'appunto con Michael Caine a bordo, Rob Reiner in Non è mai troppo tardi-vivi i tuoi sogni (2007) cercava di stemperare un
dramma a tutto tondo raccolto nella terza età affiancando una coppia di mattatori come Jack Nicholson e lo stesso Morgan Freeman, Zach Braff con Insospettabili sospetti recupera il protagonismo della dominante dimensione umoristica sulla reale tragedia umana. Questa volta la leggerezza comica aumenta la posta in gioco, e Caine con Freeman amano suonare le corde di una musica indubbiamente meno cupa per esprimere concetti fondamentalmente analoghi. Fa loro eco Alan Arkin mentre il Christopher Lloyd di Ritorno al futuro e molto di altro, fa una delle sue stralunate comparse in poco più che un cameo.
Perciò alla fine di questa paradossale e un pò fiabesca tenzone tragicomica, il titolo originale Goyng to Style incarna il cuore del messaggio dell'intero film: "andare avanti con stile" o, per dirla con lo humour americano, 'alla grande', sino in fondo. Ancora una volta, a cavallo della leggerezza, si invita chi ha ormai fatto il proprio