I ‘RECUPERATI’ di ‘CelluloidPortraits’ - RECENSIONE - Usa: uscito l'8 Febbraio 2019; Germania: Uscito l'8 Agosto 2019; Italia: streaming Prime Video
(Berlin, I Love You; GERMANIA 2017; Drammatico; 120'; Produz.: Shotz Production Service/Rheingold Films/Cohen Sisters Entertainment/Walk on Water Filmproduction/Bily Media Berlin/Getaway Pictures/Ever So Close; Distribuz.: Eagle Pictures e Notorious Pictures)
Regia: Dianna Agron Peter Chelsom Claus Clausen Fernando Eimbcke Justin Franklin Dennis Gansel Dani Levy Daniel Lwowski Stephanie Martin Josef Rusnak Til Schweiger Massy Tadjedin Gabriela Tscherniak
Sceneggiatura:
Fernando Eimbcke, Justin Franklin, Dennis Gansel, Alison Kathleen Kelly (co-sceneggiatrice), Neil LaBute, Dani Levy, Massy Tadjedin, Gabriela Tscherniak, Bob Underwood e David Vernon (co-sceneggiatore)
Cast: Helen Mirren (Margaret) Keira Knightley (Jane) Mickey Rourke (Jim) Jim Sturgess (Jared) Dianna Agron (Katarina) Rafaëlle Cohen (Sara) Jenna Dewan (Mandy) Toni Garrn (Heather) Sibel Kekilli (Yasil) Hannelore Elsner (Madame Rose) Robert Stadlober (Damiel) Emily Beecham (Hannah) Luke Wilson (Burke) Charlotte Le Bon (Rose) Iwan Rheon (Greg) Cast completo
Nolan Gerard Funk (Nico) Julia Dietze (Tania) Nikolai Kinski (Alister) Alexander Black (Selim) Sylvester Groth (Frosch) Veronica Ferres (Else) Diego Luna (Drag Queen) Yvonne Maria Schäfer (Janis) Pheline Roggan (Anne) Omar Elba (Selim) Lili Gattyán (Emilia) Michael Pink (Stilista Jo Jo) Sandra Nedeleff (Aiutante) Max Raabe (Conduttore) Carol Schuler (Laila) Laila Maria Witt (Donna di Berlino) Carlo Kitzlinger (Proprietario Spaeti) Diana Krüger (Tänzerin) Hans Schenker (Mitchel) Monique Lange (Tänzerin) Kostas Sommer (Agente) Kunjue Li (Kim) Irina Sophia Krichely (Anne)
Musica: Michael Aharfi, Tom Batoy e Franco Tortora
Costumi: Heike Fademrecht, Gina Krauss e Capucine Landreau
Casting: Johanna Ragwitz, Luise Eigner, Marc Schötteldreier, Ronnie Yeskel, Yvonne Maria Schäfer (per il cast internazionale) e Carmen Baudi (per il cast tedesco)
Scheda film aggiornata al:
04 Ottobre 2024
Sinossi:
In breve:
11 differenti registi si confrontano con 10 piccole storie d'amore che hanno in comune il fatto di essere ambientate a Berlino, la capitale tedesca.
Storyline:
The anthology feature of 10 stories of romance set in the German capital
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
Così, dopo Paris, je t'aime (2006), New York, I Love You (2009) e Rio, eu te amo (2014), con Berlin, I Love You (2019) si è raggiunta la quarta tranche dell’intero progetto, Cities of Love, a regia collettiva, ripartita per segmenti: circa una dozzina in questo caso, e, come consuetudine, sfumati l’uno nell’altro senza stacco definito. Non avendoli visti tutti, non posso esprimermi al completo, ma almeno nel confronto tra la coppia di ‘cities’, New York e Berlino, si direbbe vincere la seconda, per stile e cotè artistici, pur nella condivisione dello stesso comun denominatore che sposa tra loro effetto sorpresa, umorismo e, questa volta, anche drammatica commozione. A cominciare dai tratti distintivi dell’inizio, laddove la voce fuori campo maschile che introduce, è corredata da una sorta di corto in bianco e nero a schermo piccolo, screziato nei contorni dei vari fotogrammi, mentre in sottofondo una musica tipo carillon ricrea
l’atmosfera della rievocazione, nel sapore dolce amaro della Storia.
“Questa è Berlino, il battito martellante di un muscolo diviso in due, e cresciuto nella paura della distruzione. Distrutta, ridotta in cenere, rinata da quella stessa cenere come una fenice, un angelo dorato. La gente viene a Berlino per sognare, per ballare e per innamorarsi, e altri ancora, per volare viaâ€.
costo... Berlino era viva, vibrante, ma io ero un fantasma, tutto mi scivolava addosso…â€. Ma visto che le cose andranno per lui molto diversamente - anche con il surreale e umoristico concorso di un navigatore chiamato Vanessa - e che addirittura si innamorerà di nuovo, proprio a Berlino, questo primo soggetto avrebbe avuto il potenziale per un film a se stante, invece, andrà ad incrociarsi con altri tipi di amore, di solitudini e di ritrovamenti, impensabili fino a prova contraria: storie e personaggi diversi che trovano dalla loro parte una città pronta ad offrire occasioni inimmaginabili. Occasioni che gli stessi interpreti sembrano aver fatto a gara a cogliere al volo: nella tranche di Berlino, così come in quella di New York, si tratta infatti di film corali ‘all star’.
Così incontriamo Helen Mirren e Keira Knightley rispettivamente nei ruoli di madre (Margaret) e figlia (Jane), dalle visioni opposte, di lì
E se Berlin, I Love You aveva aperto nel segno dell’arte, sembra tenere a commiatarsi sulla stessa lunghezza d’onda, allestendo una vera e propria galleria di mani dei personaggi sui titoli di coda: ancora una volta in bianco e nero, di rara e raffinata bellezza, come si trattasse di una mostra fotografica a tutti gli effetti. Immagini riflesso vivo di anime palpitanti che a