Sceneggiatura:
Jane Goldman, Joe Shrapnel e Anna Waterhouse
Soggetto: Dall'omonimo romanzo di Daphne Du Maurier.
Cast: Lily James (Mrs. de Winter) Armie Hammer (Maxim de Winter) Keeley Hawes (Beatrice Lacy) Kristin Scott Thomas (Mrs. Danvers) Ann Dowd (Mrs. Van Hopper) Sam Riley (Jack Favell) Bill Paterson (Dr. Baker) Tom Goodman-Hill (Frank Crawley) Mark Lewis Jones (Ispettore Welch) Ben Crompton (Ben) Jane Lapotaire (Granny) Jeff Rawle (Firth) Lucy Russell (Clementine Whitney) John Hollingworth (Giles Lacy) Bryony Miller (Clarice)
Musica: Clint Mansell
Costumi: Julian Day
Scenografia: Sarah Greenwood
Fotografia: Laurie Rose
Montaggio: Jonathan Amos
Effetti Speciali: Richard Van Den Bergh (supervisore)
Una giovane sposa arriva nella residenza del marito, ma presto scopre di dover fare i conti con il 'fantasma' della moglie precedente.
Dopo una travolgente storia d'amore a Monte Carlo con il bellissimo vedovo Maxim de Winter (Armie Hammer), una giovane donna appena sposata (Lily James) arriva a Manderley, l'imponente tenuta di famiglia del suo nuovo marito su una costa inglese spazzata dal vento. Ingenua e inesperta, inizia a sistemarsi negli intagli della sua nuova vita, ma si ritrova a combattere l'ombra della prima moglie di Maxim, l'elegante e urbana Rebecca, la cui eredità ossessionante viene mantenuta in vita dalla sinistra governante di Manderley, la signora Danvers (Kristin Scott Thomas).
In altre parole:
Una timida e goffa dama di compagnia (Lily James), si trova a Monte Carlo insieme alla sua eccentrica e ricca signora. Una mattina incontra Maxim de Winter (Armie Hammer), affascinante e ricco vedovo la cui moglie, Rebecca, è annegata in seguito a un incidente in barca a vela. Dopo un vorticoso corteggiamento, la giovane donna e Maxim si sposano e si stabiliscono a Manderley. La splendida ma un po’ lugubre villa in campagna sperduta nel verde della Cornovaglia di proprietà della famiglia de Winter.
La nuova Signora De Winter – di cui non conosciamo il nome – inizia progressivamente a sentirsi inferiore a Rebecca, descritta da tutti come la quintessenza del fascino e dell’allegria. A farle sentire il peso del ricordo ci pensa la signora Danvers (Kristin Scott Thomas), sinistra e misteriosa governante. La moglie di Maxim diventa così sempre più ossessionata e paranoica ma, una notte, dalle acque emerge una barca a vela affondata. Che contiene il corpo assassinato di Rebecca e una verità che cambierà per sempre la sua vita.
Synopsis:
A young newlywed finds herself in living in the shadow of her wealthy husband's previous wife.
After a whirlwind romance in Monte Carlo with handsome widower Maxim de Winter (Armie Hammer), a newly married young woman (Lily James) arrives at Manderley, her new husband's imposing family estate on a windswept English coast. Naive and inexperienced, she begins to settle into the trappings of her new life, but finds herself battling the shadow of Maxim's first wife, the elegant and urbane Rebecca, whose haunting legacy is kept alive by Manderley's sinister housekeeper Mrs. Danvers (Kristin Scott Thomas)
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
“Riesco a vedere la ragazza che ero molto chiaramente…â€
Più che remake si potrebbe indicizzare come ‘bella copia’, il nuovo Rebecca del regista, montatore e sceneggiatore britannico Ben Wheatly. Non nel senso di migliore, ma semplicemente di ‘copia ammodernata’, sia pure solo nella veste estetica, linguistico-iconografica. La sostanza, invece, non rinnega affatto il classico noir. Chi se la prende la responsabilità di tradire il Maestro ed il suo originale? Come si fa a superare il Maestro? Battaglia persa in partenza? Con un classico, tra i suoi numerosi, come Rebecca, la prima moglie, tratto dal romanzo omonimo di Daphne du Maurier, Aldred Hitchcock potrebbe intimidire anche i più temerari. Beh, allora mettiamola così: il nuovo Rebecca di Wheatly non ci prova neppure a competere, si direbbe più intenzionato a stendere il red carpet per un omaggio in punta di fedeltà che, se non è proprio assoluta, poco ci manca. Le variabili non
La moderna versione si fregia semmai di un prologo che diverte mentre fa riflettere sulle note sarcastiche in punta di crudeltà esibite dalla signora Mrs. Van Hopper (Ann Dowd) ai danni della giovane dama di compagnia al suo
servizio. Specchio di quel genere di società stratificata meglio illustrata in punta di ironia dal mitico Robert Altman in quella intramontabile perla in celluloide che è Gosford Park: la società dell’apparire e non dell’essere, dell’esibire servendosi di aiuti pescati nelle classi meno abbienti, la società dell’ingannare il tempo in sollazzi opinabili come la caccia alla volpe. Ma questa è tutta un’altra storia. Tornando al Rebecca di Ben Wheatly c’è un altro personaggio-chiave di ritorno, che muta profondamente pur non distanziandosi troppo dal copione originale. Ed è questa la cifra di un’attrice ben avvezza a padroneggiare ogni nota della celluloide con la stessa naturalezza in cui si potrebbe bere un bicchier d’acqua. Il personaggio chiave in questione è la governante della storica ed immensa tenuta di Manderly Mrs. Danvers, e la sua nobile interprete è Kristin Scott Thomas. Artista già ben navigata su personaggi sinistri e pungenti, fino alla pura cattiveria.
A contorno di un racconto che apre e chiude in prima persona in ‘voice over’, paesaggi rupestri e scogliere a picco sul mare da urlo, una magione tra le più signorili e 'museali' che si possano immaginare, e certe nuance declinate in un blue tanto soffuso quanto intenso che diventa metafora di oscure verità , mentre si giogioneggia tra una citazione e l’altra: tra le varie, quella dei nitriti di cavallo dall’inquietante respiro sovrannaturale, per altri versi (tragico-comici)
“Stamattina mi sono svegliata e mi sono lasciata i defunti alle spalle, a Il Cairo riesco a vedere la donna che sono ora, scoprendo l’unica cosa per cui valga la pena di attraversare le fiamme…â€
Secondo commento critico (a cura di La parola al film)