I ‘RECUPERATI’ di ‘CelluloidPortraits’ - RECENSIONE - Da Venezia 80. - Dal 28 Settembre - Mickey Rourke nel nuovo dramma di Roman Polanski
"Per quasi mezzo secolo ho frequentato in Svizzera il Gstaad Palace, dove soggiorna un’eÌlite estremamente ricca e poliglotta, attorno alla quale si muove il proletariato dell’hotel. Questi due mondi sono, a loro modo, esilaranti, a volte persino grotteschi. Tutto li separa, a partire dalle loro opinioni politiche. Li unisce solo la figura del direttore dell’albergo, che si prende cura di tutti e cerca di accontentare tutti, a volte in veritaÌ€ dovendo sopportare sia i clienti sia il personale. Con abilitaÌ€ diplomatica, trova una via d’uscita dalle situazioni piuÌ€ improbabili. L’idea di fare un film su questo mondo esotico mi eÌ€ venuta immediatamente. Doveva essere una commedia, un po’ brusca e sarcastica, severa nei confronti dei personaggi del film, ma non priva di un tocco di indulgenza e simpatia".
Il regista e co-sceneggiatore Roman Polanski
(The Palace; ITALIA/SVIZZERA/FRANCIA/POLONIA 2023; drammatico; 100'; Produz.: Eliseo Entertainment, Rai Cinema in co-produzione con: CAB Productions, R.P. Productions, Lucky Bob; Distribuz.: 01 Distribution)
Cast: Oliver Masucci (Hansueli) Fanny Ardant (La Marchesa) John Cleese (Arthur William Dallas III) Bronwyn James (Magnolia) Joaquim de Almeida (Dr. Lima) Luca Barbareschi (Bongo) Milan Peschel (Caspar Tell) Fortunato Cerlino (Tonino) Mickey Rourke (Bill Crush) Luisiana Kornuta Steffen (Mrs. Lima) Danny Exnar (Vaclav) Irina Kastrinidis (Moglie di Vaclav) Alexander Petrov (Ospite russo) Danylo Kotov (Ospite russo) Anton Pampushnyy (Ospite russo) Cast completo
Ilia Volok (Ambasciatore russo) Marina Strakhova (Ragazza russa) Ema Kovac (Ragazza russa) Michelle Shapa (Ragazza russa) Stefania Seimur (Ragazza russa) Olga Kent (Ragazza russa) Matthew Reynolds (Ubriaco) Massiga Diawara (Ospite arrabbiato) Naike Silipo (Assistente di Tonino) Morgane Polanski (Zula) Sina Christen (Precy) Felix Mayr (Idraulico) Beatrice Frey (Mrs Frautuschi) Davide Gagliardi (Barman) Nicolò Senni (Maître d'Hôtel) Teco Celio (Chef) Mokhtar Bouzana (Master Ravi) Angelica Barbareschi (Addetta alla Reception) Philip Hauser (Addetto alla Reception) Sergey Grab (Guardia del corpo russa) Ingo Raudkivi (Guardia del corpo russa) Mike Rey (Guardia del corpo russa) Dean Colin Mackay (Ospite di Magnolia) Sydne Rome (Mrs. Robinson) Januaria Piromallo (Alice)
Makeup: Diego Prestopino (designer trucco); Desiree Corridoni (designer acconciature)
Casting: Teresa Razzauti
Scheda film aggiornata al:
20 Gennaio 2024
Sinossi:
Il Palace Hotel è uno straordinario castello progettato all’inizio del 1900 che si trova nel bel mezzo di una valle svizzera innevata, dove ogni anno convergono da tutto il mondo ospiti ricchi e viziati, in un’atmosfera gotica e fiabesca. La festa di Capodanno 2000 li ha riuniti tutti in un evento irripetibile. Al servizio delle loro stravaganti esigenze c’è uno stuolo di camerieri, facchini, cuochi e receptionist. Hansueli, zelante direttore dell’albergo, passa in rassegna lo staff prima dell’arrivo degli ospiti, ribadendo che, pur essendo l’alba del nuovo millennio, non sarà la fine del mondo.
In effetti quella che si prepara è davvero una guerra combattuta a colpi di stravaganze ed eccentricità degli ospiti dell’hotel. Le varie storie danno vita a una commedia assurda, nera e provocatoria. È la fine del 1999: non solo l’epilogo di un secolo, ma la fine di un intero e controverso millennio, e nell’aria aleggia il Millennium Bug.
In dettaglio:
C’è un sontuoso castello progettato all'inizio del 1900 da un architetto mistico, un castello che si trova nelle montagne della Svizzera, nel bel mezzo di una valle innevata. È il Palace Hotel, edificio dall'atmosfera gotica e fiabesca dove ogni anno, a Capodanno, ospiti ricchi e viziati, convergono da tutto il mondo.
È il 31 dicembre 1999. È l’alba del nuovo millennio e Hansueli, devoto manager cinquantenne dell’albergo, ispeziona quasi militarmente lo staff prima dell’arrivo degli ospiti per la sera di Capodanno 2000 ribadendo che non sarà la fine del mondo. Una
schiera di camerieri, facchini, cuochi e receptionist si prepara ad accogliere le assurde esigenze degli ospiti più stravaganti del globo. Le storie dei singoli personaggi danno vita ad una commedia assurda, nera, provocatoria.
Short Synopsis:
A drama set on New Year's Eve 1999 in a luxurious Swiss hotel where the lives of hotel workers and various guests get intertwined
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
Meno raffinato del suo collega Robert Altman (Gosford Park), anche Roman Polanski non vedeva l’ora di cimentarsi nella satira sociale. E lo fa alla soglia dei novant’anni, per quanto lo desiderasse da tempo, quando l’esperienza vissuta sul campo è ormai al top, per adoperare una selezione doc con cui divertirsi a sbeffeggiare: il giusto premio partita per la ‘fauna umana’ che ospita il lussuoso hotel sulle Alpi svizzere - accreditato come set reale del film che lo celebra fin dal titolo The Palace - per l’appunto il 31 dicembre 1999, in odore di cambio d’anno imminente. Un ultimo dell’anno un po' particolare, in cui saranno tutti in attesa del Duemila, che cambia rotta nel senso più radicale del termine: tutti e quattro i numeri dovranno difatti mutare, dal 1999 al 2000, per l’appunto. Anno particolare anche per il collegamento con il famigerato Millennium bug che, se non equivale esattamente alla
fine del mondo, si dà il caso che possa almeno mandare in tilt la programmazione informatica di enti, aerei o… magari il massiccio portone della cassaforte maggiore tra le varie disponibili dell’hotel? C’è chi ci crede, chi architetta una speculazione bancaria e chi pensa ad altro, portandosi magari dietro la fama che fu (come è ad esempio il caso del porno attore Bongo di Luca Barbareschi). Sembra certo che per accontentare quel genere di clientela, ricca, vanesia e con variabili idiosincratiche risibili e persino assurde, ci vuole uno zelo speciale, cui non fa difetto il direttore dell’albergo Hansueli (Oliver Masucci). Quel che fa più ricco il piatto di portata di una gragnola di gag, magari non propriamente tutte di livello, e con il difetto di qualche passaggio narrativo un pò fiacco rispetto agli umori generali, divisi tra il comico e il grottesco.
Dalla fauna femminile delle star rifatte - molto male!
persino un giovane Vladimir Putin insignito da poco della carica di Presidente alle prese con un discorso di libertà e democrazia su cui, conoscendolo, non si sa se ridere o piangere. Meglio soprassedere e, tra l’altro, si direbbe quasi un ‘siparietto’ fuori programma. A chi invece Polanski accorda lo spazio della ribalta è a Mickey Rourke con il suo insopportabile, arrogante e insofferente, Bill Crush, sempre pronto a pretendere di più - miglior camera da letto, miglior tavolo al ristorante, il meglio, insomma - e ad offendere il primo bellimbusto che si presenta con qualche sedicente parentela da reclamare, magari di tipo… filiale.
Insomma, un bel parterre di ricchi viziosi di cui prendersi gioco e da mettere alla gogna, mentre un pinguino - la cui presenza è giustificata nel segno della mascotte matrimoniale - si guadagna un irriverente finale in cui se la gode con il cagnetto della marchesa, a sua