Dal 9 Agosto in streaming su Apple TV+ - RECENSIONE - Matt Damon e Casey Affleck (anche co-sceneggiatore) nell'Heist Comedy di Doug Liman (già autore della saga di Bourne): occasione per i due attori anche per il lancio della loro casa di produzione Artists Equity
"Oltre all’influenza europea spero che nei miei film si sentano i sapori delle prime commedie americane. In fondo cerco sempre di fare un western, tutto quello che ho fatto, puoÌ€ essere visto attraverso il filtro del western... Il punto eÌ€ che i film europei e il cinema americano classico sono la mia pietra di paragone, percheÌ i loro personaggi sono grandi. Molte volte oggi a Hollywood c’eÌ€ una trama grande, o un mondo grande, ma i personaggi sembrano piccoli... io aspiro a fare film in cui la cosa piuÌ€ importante siano i personaggi... Lui (Matt Damon) ha tempi comici perfetti e la capacitaÌ€ di improvvisare: giaÌ€ avevamo inserito piccoli momenti di commedia persino nel primo Bourne Identity, io cerco sempre di inserire un po’ di umorismo, anche se ora eÌ€ completamente scomparso da quel franchise. Sono ebreo e nell’ambiente in cui sono cresciuto l’umorismo eÌ€ stato portato anche nelle situazioni piuÌ€ terribili. In questo film c’eÌ€ l’umorismo migliore: quando sei in una situazione terribile e puoi ancora amare, l’amore eÌ€ l’amore piuÌ€ potente che tu possa mai provare, percheÌ eÌ€ totalmente assurdo... Abbiamo inventato un personaggio che non si eÌ€ mai visto prima. Finora c’erano state persone che, dopo avere vissuto seguendo le regole, hanno qualche tipo di esaurimento nervoso e all’improvviso dicono 'Fanculo!' e fanno qualcosa di folle. Qui invece, facendo una follia, lui cerca di rispettare le regole con cui ha vissuto la sua vita"
Il regista Doug Liman
(The Instigators; Usa 2024; Heist Comedy; 101'; Produz.: Apple Original Films, Artists Equity, Studio 8, The Walsh Company; Distribuz.: Apple TV+)
Montaggio: William Goldenberg, Saar Klein, Tatiana S. Riegel
Effetti Speciali: Jeff Brink (supervisore)
Makeup: Jackie Risotto (direzione); Trish Seeney (direzione seconda unità )
Casting: Joseph Middleton
Scheda film aggiornata al:
26 Agosto 2024
Sinossi:
In breve:
L'heist thriller vede protagonisti Matt Damon e Casey Affleck nel ruolo di due partner improbabili: Rory, un padre disperato, e Cobby, un ex detenuto, vengono reclutati per portare a segno una rapina dei guadagni illeciti di un politico corrotto. Quando il colpo va male, i due si ritrovano in un vortice di caos, inseguiti non solo dalla polizia, ma anche da burocrati arretrati e vendicativi boss del crimine. Completamente spaesati, convincono la terapeuta di Rory (Hong Chau) a unirsi a loro in una fuga avventurosa per le strade della città che li costringe a mettere da parte le loro differenze e lavorare insieme per sfuggire alla cattura o peggio...
Storyline:
Follows two robbers who must go on the run with the help of one of their therapists after a theft doesn't go as planned.
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
Ed ecco a voi… i nuovi ‘criminali da strapazzo’: nella ‘heist comedy’ di Doug Liman, brilla l’irresistibile coppia in celluloide di Matt Damon e Casey Affleck, qui anche co-sceneggiatore. Per lo più uno spasso
E’ lui il primo ad entrare in scena. Matt Damon con il suo Rory. Sguardo fisso in macchina mentre si racconta, raccolto in una postura che già esprime rammarico, tristezza e il senso di colpa per essere riuscito a mandare tutto a puttane nella sua vita. A raccogliere la sua contrita ammissione di padre disperato, nel pieno della battaglia legale con l’ex moglie per la custodia del figlio, è l’analista Donna Rivera di Hong Chau. L’obiettivo comune è fare in modo di dominare l’angoscia. Ma per essere dissolta, l’angoscia ha bisogno della cifra esatta di 38.480 dollari. Solo racimolando questa cifra Rory/Damon è convinto di poter sistemare le cose. Ecco la ragione per cui di lì
The Instigators cavalca così la commedia dell’assurdo e degli opposti, tallonando l’improbabile coppia Rory/Damon - l’onesto che per una volta, allo scopo di racimolare la
cifra di cui ha bisogno ‘per sistemare le cose’, è disposto a sporcarsi le mani, senza aver fatto i conti con la sprovveduta ingenuità che lo classifica come inadeguato a farlo - e il disastroso Cobby/Affleck, abituato a sfangarla in qualsiasi situazione, ad ogni costo: l’espediente di adoperare il test alcolemico su un bambino al suo posto, per poter legalmente salire sulla moto, non è che uno tra i mille. A corollario dei due primi protagonisti: il vendicativo boss del crimine Mr. Besegai di Michael Stuhlbarg, il Richie Dechico di Alfred Molina e l’avvocato, del corrotto sindaco, di Toby Jones. Personaggio che ironicamente vorrà fare l’eroe, collaborando con i due rapinatori, criminali da strapazzo alla Woody Allen, consegnando documentazione comprovante di reiterata, ventennale, corruzione, a carico del sindaco. Ma più che l’adrenalina per l’inevitabile azione sul campo, quando il colpo va male e i due rapinatori si ritrovano alle calcagna
sia la polizia che i vendicativi boss mandanti del ‘colpo’, sono indubbiamente le battute sarcastiche che affiorano qua e là , come un prato fiorito, spesso pronunciate con strascicata stanchezza, a farla da padrone. La stanchezza dell’uomo comune, criminale per caso, e la stanchezza di chi sente di aver già pagato lo scotto con la galera e che non vuole certo tornarci, magari fantasticando su una improbabile fuga in Canada, per la precisione a Montreal. Troppo fredda per andarci senza stivali!
Insomma, tra vicissitudini a grappolo in cui lo humour non si fa certo pregare per farsi avanti, non di rado anche sulla interazione tra musiche e siparietti - da cui occhieggia peraltro la ‘citazione musicale’ dalla festa di compleanno inziale di Mrs. Doubtfire - la ciliegina sulla torta sta nel siparietto incastonato nel bel mezzo dei titoli di coda. Uno spasso che si lascia alle spalle, dissolvendola, quella nebulosa leggerezza e
scarsa definizione che pervade alcuni tratti di percorso, di storia e personaggi.