IL IV° ATTO DI UN'AVVENTURA 'SOPRANNATURALE': IL GRANDE RITORNO DOPO QUASI VENT'ANNI DI 'UN EROE SENZA TEMPO'!
INDIANA JONES IV°: Aspettando il V° Atto - Dal 61. Festival del Cinema di Cannes
"Fare il quarto capitolo di Indiana è stato come riprendere ad andare in bicicletta dopo vent'anni di pausa. Per fortuna sono riuscito a stare ancora in equilibrio".
Il regista Steven Spielberg
"Indiana Jones è un 'film Dorian Gray', non è mai invecchiato: ognuno di noi è rimasto lo stesso, e anche stavolta abbiamo fatto un grande film".
Il produttore George Lucas
(Indiana Jones and the Kingdom of the Crystal Skull USA 2008; Avventura; 123'; Produz.: Paramount Pictures/Lucasfilm Ltd./Amblin Enertainment/Santo Domingo Film & Music Video; Distribuz.: UIP)
Sceneggiatura:
David Koepp (personaggi: George Lucas)
Soggetto: Storia: Jeff Nathanson; Personaggi: George Lucas
Cast: Harrison Ford (Indiana Jones) Karen Allen (Marion Ravenwood) Cate Blanchett (Agente Irina Spalko) Shia LaBeouf (Mutt Williams) Ray Winstone ('Mac' George McHale) John Hurt (Professor Harold Oxley) Jim Broadbent (Preside Charles Stanforth) Igor Zhizhikin (Colonnello Dovchenko) Dimitri Diatchenko (Russo) Ilia Volok (Russo) Emmanuel Todorov (Soldato russo) Pavel Lychnikoff (Soldato russo) Andrew Divoff (Soldato russo) Venya Manzyuk (Soldato russo) Alan Dale (Generale Ross) Cast completo
Joel Stoffer (Agente Taylor) Neil Flynn (Smith) V.J. Foster (Ministro) Chet Hanks (Studente in biblioteca)
Musica: John Williams
Costumi: Bernie Pollack e Mary Zophres
Scenografia: Guy Dyas (Guy Hendrix Dyas)
Fotografia: Janusz Kaminski
Scheda film aggiornata al:
10 Luglio 2023
Sinossi:
IN PAROLE POVERE:
La nuova avventura ha inizio nel deserto ‘SouthWest’ nel 1957 – epoca della Guerra Fredda. Indy e il suo assistente (Ray Winstone) sono appena usciti da un brutto guaio con i terribili agenti Sovietici in un remoto campo d’aviazione.
Così ora il Professor Jones torna a casa, al Marshall College - solo per trovare che le cose sono andate di male in peggio. Il decano del college, nonchè suo amico intimo, (Jim Broadbent) gli spiega che le sue recenti attività lo hanno reso oggetto di sospetto e che il Governo ha fatto pressione sull’Università per licenziarlo. In una strada fuori città , Indy si imbatte nel giovane ribelle Mutt (Shia LeBeouf), pieno di rancore ma con una interessante proposta per l’avventuroso archeologo: se Indy lo aiuterà concretamente, intervenendo di persona nella sua missione, avrà anche l’occasione di mettere a segno una delle più spettacolari scoperte archeologiche della storia - il Teschio di cristallo di Akator, un leggendario reperto, tanto carico di fascino quanto di superstizione e paura.
Ma quando Indy e Mutt partono per i più remoti angoli del Perù - terra di tombe antiche, esploratori dimenticati, e di una presunta città d’oro - in breve realizzano che non sono soli nella loro ricerca. Anche gli agenti Sovietici stanno seguendo senza tregua le tracce del Teschio di cristallo. Li guida la meravigliosa, fatale quanto gelida, Irina Spalko (Cate Blanchett), la cui squadra scelta sta setacciando il globo alla ricerca del misterioso Teschio di cristallo, nella convinzione che questo possa aiutare i Sovietici a dominare il mondo… sempre che si riesca a disserrare i suoi segreti.
Indy e Mutt devono trovare un modo per sottrarsi agli spietati Sovietici, per decifrare un impenetrabile percorso di mistero, combattere nemici e amici per sciogliere i nodi di alcune inquietanti questioni e, soprattutto, preservare il potente Teschio di cristallo dalla triste eventualità che possa cadere nelle mani sbagliate.
(Traduzione dal >Press-Book< di Indiana Jones and the Kingdom of the Crystal Skull)
Dal >Press-Book< italiano: Indiana Jones e il regno del Teschio di cristallo
PRELIMINARIA: LO SPIRITO DELLA NUOVA AVVENTURA CALATA NEGLI ANNI CINQUANTA:
"L’ultima volta che abbiamo visto Indiana Jones sullo schermo era il 1938, e il mondo era sull’orlo della guerra, mentre il Dott. Jones inseguiva proverbiali malfattori in cerca del Santo Graal. Diciannove anni dopo Jones fa ancora schioccare la frusta e molte cose sono cambiate… anche se altre sono rimaste le stesse. Il mondo è di nuovo in bilico su un baratro, causato stavolta dallo spettro dell’annientamento nucleare, e Indy si batte ancora una volta per assicurare che un oggetto prezioso e misterioso, non finisca nelle mani di chi intende distruggere l’umanità . La storia di Indiana Jones e il Regno del Teschio di Cristallo, creata da George Lucas, Jeff Nathanson e scritta da David Koepp, è ambientata avanti nel tempo, una decisione questa, che ha comportato conseguenze inaspettate e una grande soddisfazione dal punto di vista creativo, rispetto all’atmosfera della quarta avventura di Indiana Jones.
La genesi de I predatori dell’Arca Perduta era indissolubilmente legata al grande amore nutrito da Spielberg e Lucas nei confronti dei film a puntate degli anni ‘30. Quei classici d’avventura hanno ampiamente influenzato l’azione, l’avventura e la suspense dei primi tre film di Indiana Jones. Tuttavia, 19 anni dopo, ci troviamo di fronte all’alba di una nuova era nel mondo dello spettacolo. I film a puntate hanno ceduto il passo alla televisione, tuttavia il loro fascino non è stato cancellato dallo schermo. A metà degli anni ‘50 i film di fantascienza sono ormai molto diffusi e amati soprattutto dal giovane pubblico desideroso di azione e di avventura. A dispetto del loro budget spesso molto ridotto, erano film accattivanti, che ruotavano intorno ai sentimenti di sospetto e paranoia diffusi all’epoca, e ispirati dalla rapida e inquietante evoluzione del mondo scientifico e tecnologico. Nonostante fossero imbevuti di quella sensazione di terrore generata dalla Guerra Fredda, erano in fondo film ottimisti rispetto all’umana ingegnosità di riuscire a superare aggressioni provenienti dallo spazio, dalle profondità marine o dalla terraferma. Lo spirito di quei film pervade interamente la produzione di Indiana Jones e il Regno del Teschio di Cristallo".
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
PRELIMINARIA:
Come era già nell’aria, il IV atto della nuova avventura soprannaturale di Indiana Jones, INDIANA JONES E IL REGNO DEL TESCHIO DI CRISTALLO - George Lucas ante litteram aveva espresso questo timore - di contro al plauso del grande pubblico che ha sempre bramato il grande ritorno, il film sembra aver trovato riscontri ben più tiepidi tra la critica. E dovevano essere tutti psicologicamente preparati a questo, dallo stesso George Lucas a Steven Spielberg ed HARRISON FORD che, da sempre, condividendo l’umore terragno del suo personaggio, ha guardato prioritariamente ai risultati del botteghino più che a tante parole di commento. E qui lo conferma. E’ difatti lui stesso a dichiarare durante la ‘Premiere’ al 61. Festival del Cinema di Cannes: “Mi aspetto che la frusta di Indiana mi si ritorca contro. Non c’è nulla di strano che qualcosa di così popolare venga snobbato da molti,
Festival del Cinema di Cannes: Benvenuto Mr. Jones) , occorre fare attenzione a non sbagliare chiave di lettura, per non incorrere in un grave errore di valutazione.
D’altra parte, per quanto riguarda il IV atto, dal nostro punto di vista è ancora presto per dirlo.
Vi faremo sapere a breve dopo un’accurata visione a caldo. La nostra umile ‘Premiere’ personale è programmata per il 22 a mezzanotte. Perciò… COMING SOON… dopo la grande notte!
(*) Patrizia Ferretti, Harrison Ford. L'uomo dei contrapposti: sciarade emozionali nel segno dell'introspezione, Roma 2001, Gremese editore (pp. 288).
COMMENTO CRITICO:
HARRISON FORD CON IL SUO INDY ‘MATUSA’ VINCE LA GRANDE SFIDA - COME GIA’ SI INDOVINAVA FIN DAL PRIMO TRAILER - MA QUESTO ATTESISSIMO IV ATTO DELLA SAGA, CHE SI PROFILA DI FATTO AMBIZIOSISSIMO IN OGNI SUO RISVOLTO, CADE NEL TRANELLO DI CHI, CONSAPEVOLE DELLE INEVITABILI, ALTISSIME ASPETTATIVE, HA SENTITO LA NECESSITA’ DI STRAFARE: UN PO’ SULL’ONDA DI UN
AMORE NOSTALGICO, UN PO’ PER RIPRENDERE LE FILA, DOPO UN INTERVALLO COSI’ LUNGO, DELLE TRE PISTE BATTUTE QUASI VENT’ANNI FA - TRENTA SE SI PARTE DALLA PRIMA - UN PO’ PER CERCARE DI TROVARE UNA RISPOSTA ALTISONANTE IN GRADO DI RECUPERARE LE ORIGINI E RIUSCIRE AD ARMONIZZARLE CON QUALCHE MEMORABILE INNOVAZIONE. E NON VI E’ DUBBIO CHE VE NE SIANO, A COMINCIARE DALL’EPOCA ANNI CINQUANTA E DALLE NEW ENTRIES DEI PERSONAGGI - IN PRIMA LINEA CATE BLANCHETT, LA ‘CATTIVISSIMA FEMME GLACIALE’ FILO-STALINIANA, EREDE DEGLI ANTESIGNANI STAFF NAZISTI DE ‘I PREDATORI’ E DE ‘LULTIMA CROCIATA’. PRESENZA COSI’ INCALZANTE DA DOMINARE LE SCENE A TUTTO DANNO DI UN PERSONAGGIO COME QUELLO DI MARION CHE, FATTA ECCEZIONE PER LO SCHIOPPETTANTE INGRESSO A COLPI DI ‘VELENO’ CON L’INCORREGGIBILE ‘INDY’, E QUALCHE ALTRA EFFERVESCENTE SEQUENZA - PRIMA DI CONVOLARE A MERITATE QUANTO INSPERATE ‘NOZZE’ CAVALCANDO L’ONDA ROMANTICA DELL’HAPPY ENDING - VEDE, DI FATTO, UN TIEPIDO
RITORNO DI KAREN ALLEN, CUI VIENE DATO COMPLESSIVAMENTE UN RESPIRO UN PO’ CORTO. RESPIRO INCAMERATO INVECE A PIENI POLMONI DA SHIA LABEOUF NELL’AZZECCATISSIMO RUOLO DEL FIGLIO SUO E DI INDIANA, PER LA TRIONFALE RIPRESA DI UNA SIMPATICA VARIANTE SUL TEMA DELLA DINAMICA PADRE-FIGLIO DERIVATA DAL III ATTO (JONES SENIOR/CONNERY-JONES JUNIOR/FORD). ADESSO E’ IL VECCHIO INDY/FORD A CHIAMARE ‘JUNIOR’ QUEL FIGLIO CHE NON SUPPONEVA DI AVERE, RIVENDICANDO UN DIVERTENTE AUTORITARISMO IN MERITO ALLA PROSECUZIONE DEGLI STUDI MOLLATI. MA C’E’ DA BEN OSSERVARE CHE, DI CONTRO ALLA MEMORABILE COPPIA PADRE-FIGLIO DEL III ATTO - LA’ DOVE LA DIVERTENTE COMBATTIVITA’ DI CONNERY ERA GIOCATA PIU’ SULLE PAROLE CHE SUI FATTI - QUI ANALOGA SOLIDARIETA’ SI SVILUPPA SU BINARI BEN PIU’ DINAMICI SUL PIANO CONCRETAMENTE OPERATIVO PER ENTRAMBI: PER IL GIOVANE FIGLIO COSI’ COME PER L’INDY PADRE CHE NON SI LIMITA A REGGERE LA COMPETIZIONE, NE PRETENDE LA GUIDA.
PERSINO IL MCGUFFIN DEL
TESCHIO DI CRISTALLO HA I SUOI INEDITI RISVOLTI CHE CHIAMANO IN CAUSA IL POTERE DI INTELLIGENZE EXTRATERRESTRI CONFLUENTI IN UN’UNICA SUPREMA ‘CONOSCENZA’ IN GRADO DI ANNIENTARE LA LIMITATA DIMENSIONE UMANA. IL CONFRONTO TRAMITE UN DIALOGO TUTTO MENTALE CON IL TESCHIO DI CRISTALLO PUO’ INDURRE A VARI LIVELLI DI SHOCK, ED E’ QUESTO IL REGISTRO CON CUI STEVEN SPIELBERG RIMANDA AD UN CULT DELLA FANTASCIENZA COME ‘IL PIANETA PROIBITO’, MENTRE IL DESIGN DELLA MATERIALIZZAZIONE CORPOREA DEI CRISTALLINI SCHELETRI SEMBRA MIXARE ‘E.T.’ CON LE ‘SUPERIORI CREATURE’ DI ‘A.I. INTELLIGENZA ARTIFICIALE’. COSI’ STRACOLMO DI CITAZIONI E NON SOLO DALLA TRILOGIA DUNQUE - L’INIZIO ROCKETTARO CON LE AUTO DEI MILITARI E DEL GRUPPO DI GIOVANI RICHIAMA TANTO ALLA MEMORIA ‘AMERICAN GRAFFITI’ - ‘INDIANA JONES E IL TESCHIO DI CRISTALLO’ SI IMPONE ALL’ATTENZIONE QUALE CONTENITORE DEBORDANTE, DA RISULTARE TALVOLTA ESASPERATO E, NELLE REITERATE SITUAZIONI, PERSINO BAROCCHEGGIANTE: STRACOLMO DI AZIONE-SPETTACOLO, DI MULTIPLI PERCORSI AVVENTUROSI, DI GUAI
DA RIMEDIARE CON IL PUNTUALE INTERVENTO DEL VECCHIO SAGACE INDY, QUESTA VOLTA, PER L’APPUNTO, IN COPPIA CON L’IRRUENTO FIGLIO MOTOCICLISTA, MANIACO DEL CAPELLO SEMPRE A POSTO. FIGLIO CHE, OVVIAMENTE, HA ANCORA MOLTO DA IMPARARE PUR AVENDO GIA’ I SUOI BRAVI ASSI NELLA MANICA. ENTRAMBI TALLONATI DALLA SQUADRA RUSSA, I DUE INCARNANO UN DIVERTENTE TANDEM, UNITI NELLO SFORZO DI SFANGARLA, IN UN MODO O NELL’ALTRO: A COLPI DI ASTUZIA O DI SANA BOXE, SENZA RISPARMIO, NEPPURE PER FORD, FERMAMENTE DECISO A SORPRENDERCI SUL REGISTRO DELLE PRESTAZIONI ATLETICHE, E A CALCARE LA MANO CON L’AUTOIRONIA CHE CONTRADDISTINGUE IL PERSONAGGIO FIN DALLE ORIGINI. LA SOLIDA E DIVERTENTE SCENEGGIATURA GLI DA’ MAN SALDA. IRONIA PERSINO AMPLIFICATA DI SEGNO SUL FILO DI UN’ESPERIENZA ACCUMULATA NEGLI ANNI CHE LO PONE PARECCHIE SPANNE AVANTI A CHI SEGUE I SUOI IMPERVI PERCORSI. PROPRIO A QUESTO RIGUARDO, CON LE OLIMPIADI IN VISTA, SEMBRA TALVOLTA DI ASSISTERE AD UN
ALLENAMENTO COMPULSIVO DI SPORTS AGONISTICI E NON SOLO: DALLA SCHERMA ALLA NAVIGAZIONE SU RAPIDE CON VOLI PINDARICI SU CASCATE DA URLO, AI TRABOCCHETTI VARI CHE INCLUDONO LE SABBIE MOBILI. QUALE MOMENTO MIGLIORE DI QUESTO PUO’ ESSERCI PER MARION, PER RIVELARE A INDIANA JONES CHE MUTT E’ SUO FIGLIO? E CHE DIRE DELLE INVASIONI DI FORMICHE ROSSE GIGANTI - LA’ DOVE SI APPUNTA UNA SEQUENZA CON IL GIUSTO REGISTRO DI MACABRO PER OMAGGIARE IL SECONDO ATTO DELLA TRILOGIA - E DEGLI STUOLI DI SCIMMIE TRA CUI SI TROVA AD ONDEGGIARE IL NEO TARZAN LABEOUF PRIMA DI IMBRACCIARE UNA LIANA E GUADAGNARE IL POSTO PERDUTO SULLA CAMIONETTA IN FUGA CON MAMMA E PAPA’? ‘INDIANA JONES E IL REGNO DEL TESCHIO DI CRISTALLO’ NON MANCA DI CERTO L’APPUNTAMENTO CON GUSTOSE GAGS IN LINEA CON LO SPIRITO ORIGINALE DEL ‘TRITTICO INDIANA’, APPUNTATO SUL GENERE DELLA COMMEDIA, MA COME TUTTI GLI SPETTACOLI PIROTECNICI SPINGE
SULL’ACCELLERATORE MAN MANO CHE PROCEDE - FORSE UN TANTINO DI TROPPO - IN UN CRESCENDO DI SORTITE L’UNA INCASTRATA SULL’ALTRA SIMILE ALL’ANDAMENTO DELLE SCATOLE CINESI. QUANTO BASTA A SMINUIRE L’ELEGANZA DI STILE RAGGIUNTA DALLA TRILOGIA, BEN PIU’ SEMPLICE E LINEARE MA ANCHE DISCRETAMENTE PIU’ EQUILIBRATA. QUELL’ELEGANZA CHE CON IL TESCHIO DI CRISTALLO SI PUO’ ANCORA COGLIERE QUA E LA’, A COMINCIARE DALL’INGRESSO DI INDIANA JONES/HARRISON FORD, CON LA MACCHINA DA PRESA CHE LO ‘CORTEGGIA’ DALL’ALTO PRIMA DI COGLIERE IL PRIMO PIANO DI QUEL CAPPELLO ROTOLANTE PER TERRA AI SUOI PIEDI. AD ENTRARE IN SCENA PER PRIMA E’ L’OMBRA CINESE DI CHI E’ ANCORA DETERMINATO A RIAPPROPRIARSI DI QUEL CAPPELLO, FIN DALL’INIZIO COSI’ COME PURE ALLA FINE, QUANDO QUELLO STESSO CAPPELLO ROTOLA AI PIEDI DEL FIGLIO, UN’EREDITA’ ANNUNCIATA E SUBITO RINNEGATA QUANDO IL VECCHIO INDIANA, APPENA SPOSATO CON MARION, SUO MALGRADO, GLIELO SFILA CON NONCHALANCE DALLE MANI PER INDOSSARLO DI
NUOVO. MAI DIRE MAI! CON INDIANA JONES E CON HARRISON FORD!
POST SCRIPTUM:
La sequenza più divertente e fantasiosa :
Indiana Jones/Harrison Ford cerca la salvezza dall'inaspettata esplosione atomica svuotando letteralmente un frigo delle sue provviste per chiudervisi dentro come rimedio 'last-minute' per proteggersi dalle radiazioni.
La sequenza più nostalgica e introspettiva :
Indiana Jones/Harrison Ford riflette a lungo in silenzio mentre guarda ripetutamente una bellissima foto in bianco e nero che ritrae un primo piano di Sean Connery, il professor Jones Senior suo padre, ormai defunto, (così come quella di Marcus ), sulla sua scrivania. Una breve silenziosa riflessione prima di esternare a parole schegge di malinconico rimpianto.
Perle di sceneggiatura
Dal Trailer:
Mac: "Non sarà facile!". Indiana Jones: "Non come era una volta".
(...) Mutt Williams: "Tu sei un professore?" Indiana Jones: "Qualche volta".
(From trailer):
Mac: "This ain't gonna be easy". Indiana Jones: "Not as easy as it used to be".
(...) Mutt Williams: "You're a 'teacher'?" Indiana Jones: "Part time" .
Commenti del regista
"Indiana è un pò più old-fashioned degli eroi degli action di oggi, diverso da Jason Bourne e compagnia. Ma è un eroe che soffre, e nel quale il pubblico può ancora immedesimarsi".
--------------------------------------- INDIANA JONES è l'avventuroso eroe senza tempo che appartiene al mondo:
L'alchimia unica di INDIANA JONES ha un solo nome, HARRISON FORD:
"Più importante del regista, più importante degli scrittori della storia, più importante di tutto, insomma, è la presenza di Harrison Ford nel ruolo di Indiana; senza di lui questa serie non sarebbe mai stata così fortunata. Il segreto sta nel fatto che Harrison sa entrare totalmente nella pelle di Indiana Jones, Harrison diventa Indy... (Harrison è) l’arma segreta del film. Fin dall’inizio Harrison è stato il cuore di Indiana Jones".
Per una nuova avventura, una nuova epoca, gli anni '50:
"Era importante, secondo me, che la vicenda si spostasse nell’Età Atomica. Il nostro film è ambientato nel 1957, un periodo caratterizzato dalla Guerra Fredda, dal McCarthismo, delle auto truccate, dai maglioni decorati con le lettere dell’alfabeto, dalle ragazze con la coda di cavallo e le scarpe basse. Per me gli anni ’50 sono stati l’emblema della musica, l’inizio del rock and roll, del Technicolor. Gli anni Cinquanta sono rappresentati dai volti giovani e splendenti che Norman Rockwell amava dipingere... Ambientare la storia nel 1957, ci ha catapultato nel periodo della Guerra Fredda, con l’incubo della distruzione nucleare e della Minaccia Rossa, così come veniva chiamata in America. Queste erano cose che tutti i giorni apparivano sui giornali, quindi, quando si trattava di identificare chi fossero i cattivi, i russi erano sempre i più gettonati! (Ma...) Abbiamo mantenuto tutte le tradizioni di Indiana Jones. C’è la mappa, con la piccola linea rossa che mostra le tappe di Indy per il mondo. Sono parti integranti dei film di Indiana Jones, che abbiamo impiegato anni a consolidare".
"Indy è certamente più vecchio, ma anche più saggio".
SHIA LABEOUF (Mutt Williams) A proposito di HARRISON FORD/INDIANA JONES:
"Harrison è l’uomo comune. In queste situazioni estreme, mostra tutta la sua vulnerabilità e il suo isterismo. Ma tutti i suoi difetti sono molto buffi. Indiana Jones è un po’ spigoloso, ma è una brava persona e anche Harrison è così. E’ un uomo d’azione, che sa trasformare l’azione in una forma d’arte. Nessun’altro può essere Indiana Jones".
E, a proposito del suo personaggio, 'solitario ribelle degli anni '50':
"Mutt è un ragazzo che non ha avuto un’infanzia del tutto normale. Ha lasciato la scuola ed è fissato con le moto e con ogni sorta di macchinario. Ci sono tante cose di cui Mutt non ha mai parlato e preferisce così. E’ un ragazzo adulto, una persona che non è in realtà come sembra... si rivela un’ interessante controparte per il Dott. Jones. In questo film c’è anche la voglia e la ricerca di una famiglia. Mutt e Indiana, nel corso della loro avventura, sviluppano una forte solidarietà , soprattutto con tutto il marasma che succede. E’ come se ogni pugno dato li rendesse più uniti!".
“Spalko è impenetrabile come l’acciaio; è sempre impeccabile, non ha mai un capello fuori posto, mai una macchia sugli stivali, anche se ha attraversato a piedi chilometri di fango. E’ dotata di una precisione quasi maniacale. Ha una personalità molto penetrante, ed è estremamente pericolosa".
JIM BROADBENT (Professore Yale University):
"Sei lì, vedi la macchina da presa muoversi e improvvisamente ti rendi conto di essere dentro 'Indiana Jones'. E' il film che non avrei mai pensato di fare!".
Altre voci dal set:
Il produttore esecutivo e collaboratore alla scrittura GEORGE LUCAS:
"Lo stile è lo stesso, l’umorismo anche. Ma abbiamo anche cercato di elaborare ciò che era già noto. I rapporti sul set e quelli sullo schermo sono più forti di prima e anche più divertenti".
E, riguardo al motivo per cui Indiana Jones funziona ancora oggi:
"Marion ha un grande senso dell’umorismo, e questa è anche una qualità di Karen. E’ divertente, è tenace, sa tenere testa a Indy ed è l’unica che lo sa mettere in riga. Insieme sono fortissimi".
Il produttore esecutivo KATHLEEN KENNEDYriguardo all'epoca di riferimento, gli anni '50 e agli ingredienti che strutturano una storia che genera spettacolo:
INDY e MARION si appartengono Il ritorno di KAREN ALLEN:
"Nel momento in cui vediamo Karen sorridere, è come se tornassimo indietro al primo film. Poco di lei è cambiato, il suo spirito è sempre lo stesso".
Il produttore FRANK MARSHALL:
"Tutti abbiamo avuto il forte impulso di superare ogni limite, per soddisfare le grandi aspettative relative a questo nuovo episodio. E quando la gente mi chiede, 'Com’è il nuovo film?, posso solo rispondere 'E’ Indiana Jones!'".
E, riguardo a come HARRISON FORD incarna INDIANA JONES:
"Ford ha voluto incarnare fino in fondo Indiana Jones, quindi non ha voluto che nessun altro compisse le acrobazie al posto suo. In questo film si corre, si salta, ci si insegue nella giungla, e Harrison ha fatto tutto ciò con grande professionalità . Il suo atteggiamento dimostra tutta la sua passione nei confronti del personaggio e questa passione è visibile sullo schermo. Il pubblico capisce che è lui a mettersi alla prova e quindi crede al suo
personaggio".
Indiana Jones e il Regno del Teschio di Cristallo - trailer
Indiana Jones e il Regno del Teschio di Cristallo - trailer ufficiale (V.O.) - Indiana Jones and the Kingdom of the Crystal Skull
Il giudizio della critica
The Best of Review
International Press
61. Festival del Cinema di CANNES
(TODD MCCARTHY, "www.variety.com")
"One of the most eagerly and long-awaited series follow-ups in screen history delivers the goods -- not those of the still first-rate original, 1981's 'Raiders of the Lost Ark,' but those of its uneven two successors. 'Indiana Jones and the Kingdom of the Crystal Skull' begins with an actual big bang, then gradually slides toward a ho-hum midsection before literally taking off for an uplifting finish. Nineteen years after their last adventure, director Steven Spielberg and star Harrison Ford have no trouble getting back in the groove with a story and style very much in keeping with what has made the series so perennially popular. Few films have ever had such a high mass audience must-see factor, spelling giant May 22 openings worldwide and a rambunctious B.O. life all the way into the eventual 'Indiana Jones' DVD four pack".
ROGER EBERT ("Chicago Sun-Times")
"... I can say that if you liked the other Indiana Jones movies, you will like this one, and that if you did not, there is no talking to you...".
CLAUDIA PUIG ("Usa Today"):
"...Even with the ponderous dialogue, there is considerable fun, and it's good to see that Indy, though slightly weary, still has the goods...".