I ‘RECUPERATI’ di ‘CelluloidPortraits’ - RECENSIONE - Dal VI. Festival Internazionale del Film di Roma (27 Ottobre-4 Novembre 2011 - OCCHIO SUL MONDO - In DVD (REGNO UNITO)
(Page Eight; USA 2011; Thriller; 99'; Produz.: British Broadcasting Corporation (BBC)/Carnival Films)
Johnny Worricker (Bill Nighy) is a long-serving M15 officer. His boss and best friend Benedict Baron (Michael Gambon) dies suddenly, leaving behind him an inexplicable file, threatening the stability of the organization. Meanwhile, a seemingly chance encounter with Johnny's striking next-door neighbour and political activist Nancy Pierpan (Rachel Weisz) seems too good to be true. Johnny is forced to walk out of his job, and then out of his identity to find out the truth. Set in London and Cambridge, PAGE EIGHT is a contemporary spy film for the BBC, which addresses intelligence issues and moral dilemmas peculiar to the new century.
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
A brillare più della regia, in Page Eight, film confezionato per il piccolo schermo, è la nobile caratura della sceneggiatura del drammaturgo, regista, sceneggiatore e produttore inglese David Hare - The Hours, La verità negata, The Reader-A voce alta - ben architettata in un complicato reticolo di spionaggio politico delle alte sfere. Protagonista conduttore di tutta la vicenda è Bill Nighy tradotto nell’agente veterano dei servizi segreti Johnny Worricker, ancora in fervida attività . E, per quanto uomo d’altri tempi, oculato e calmo osservatore, amante del jazz e collezionista di opere d’arte, impariamo a conoscerlo dal suo passo svelto e deciso. Una vita affettiva alquanto frastagliata nel passare da una donna all’altra vede una sua ex moglie sposata con il suo migliore amico Benedict Baron (Michael Gambon) che gli confida indiscrezioni su un documento top secret in cui di particolare spicco scandalistico si rivela, per l’appunto, quella ‘pagina otto’ del
il senso del dovere anche morale, non può certo venir meno. A parte quel genere di accordi e compromessi a cui la politica non riesce proprio a rinunciare.