THE ICEMAN: BIOPIC SU RICHARD KUKLINSKI (MICHAEL SHANNON) UNO DEI PIU' SPIETATI KILLER AL SOLDO DELLA MAFIA
RECENSIONE IN ANTEPRIMA - Dalla 69. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica - Dal 5 FEBBRAIO
"Sono sempre rimasto profondamente colpito dalla doppia vita di kuklinski: in una era un marito e un padre attento, mentre nell'altra era un killer professionista che lavorava per la mafia. La sua è una storia con così tanta suspense, che non riuscivo a togliermela dalla mente, soprattutto se si pensa che è tutto vero. E' una storia epica su un personaggio che ha mantenuto nascosta la sua vera identità ai familiari, per non distruggere il rapporto che li univa: aveva bisogno del loro amore per mantenere la sanità mentale e per sentirsi normale, nonostante fosse tutt'altro. 'The Iceman' è un film con personaggi molto intensi e moralmente negativi, che nonostante tutto riescono a suggestionareprofondamente il pubblico".
Il regista Ariel Vromen
Soggetto: Dal romanzo The Iceman: The True Story of a Cold-Blooded Killer di Anthony Bruno.
Cast: Michael Shannon (Richard Kuklinski) Chris Evans (Robert Pronge) Winona Ryder (Deborah Kuklinski) Ray Liotta (Roy Demeo) James Franco (Marty) David Schwimmer (Josh Rosenthal) Stephen Dorff (Joey Kuklinski) Erin Cummings (Ellen) Garrett Kruithof (Stanley Kuklinski) Robert Davi (Leo Marks) Christa Campbell (Adele) McKaley Miller (Anabel Kuklinski) Hector Hank (Earl) Weronika Rosati (Livi) Gavin Casalegno (Roller Skater)
Musica: Haim Mazar
Costumi: Donna Zakowska
Scenografia: Nathan Amondson
Fotografia: Bobby Bukowski
Montaggio: Danny Rafic
Makeup: LaToya Henderson
Scheda film aggiornata al:
17 Febbraio 2015
Sinossi:
IN BREVE:
Protagonista: Richard Kuklinski (Michael Shannon), killer per la mafia specialista nel depistare le indagini. Per anni, mentre inanellava centinaia di vittime, i suoi vicini lo hanno creduto un normale uomo d'affari.
Richard Kuklinski visse così una doppia vita, devoto padre di famiglia e sicario della mafia, capace di uccidere più di 250 persone tra il 1954 e il 1985, guadagnandosi il soprannome di "uomo di ghiaccio" sul campo per l'abitudine di congelare i cadaveri delle sue vittime per poi sbarazzarsene mesi dopo, in modo da celare la loro morte per più tempo possibile.
SHORT SYNOPSIS:
The true story of Richard Kuklinski, the notorious contract killer and family man.
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
UN TRAMPOLINO DI LANCIO A TUTTO NOIR PER L'ATTORE MICHAEL SHANNON, PRIMO PROTAGONISTA NEL BIOPIC CON CUI AVREL VROMEN HA RIESUMATO DAGLI ONORI DELLA CRONACA NERA, GIA' TRADOTTA IN BIOGRAFIA LETTERARIA DA ANTHONY BRUNO, UNO SCONCERTANTE RITRATTO DI KILLER DALLA DOPPIA IDENTITA': UOMO DI GHIACCIO IN VESTE DI SPIETATO 'GIUSTIZIERE', AMOREVOLE E PREMUROSO NEL RUOLO DI MARITO E PADRE DI FAMIGLIA. MA L'INTERESSANTE DUALITA' DEL PERSONAGGIO NON EVITA AL FILM RIDONDANZE E PEDANTERIE FORMALI CHE TOLGONO PATHOS E INTERESSE
ne vedeva proprio la necessità . E per quanto il trentanovenne regista Ariel Vromen, di origine israeliana - americano per formazione - possa fregiarsi di un eclettismo stilistico che va dai cortometraggi ai progetti musicali di una certa levatura, dai lungometraggi ai documentari (per l'appunto), non si riesce a riconoscere alcun merito di particolare spicco a questa storia vera, filtrata dalla biografia letteraria di Anthony Bruno (The Iceman: The True Story of a Cold Blooded Killer). Una storia la cui trasposizione in celluloide si direbbe non aver richiesto grandi sforzi, se non quello di riuscire ad ingaggiare l'interprete giusto per il protagonista in questione: e Michael Shannon (My Son, My Son, What Have Ye Done) è stata indubbiamente la carta vincente per il The Iceman di Vromen. Il corollario dei vari duri a morire in seno ai clan della mala messi in circolazione in The Iceman poi, si direbbe interscambiabile
con molti altri visti e rivisti in pellicole di genere, e questo senza nulla togliere all'altisonanza di nomi come Ray Liotta, Chris Evans e James Franco, ingaggiato solo per un cameo che sembra d'altra parte destinato a restare nella memoria sull'onda di una 'preghiera forzata'.
Tutto ruota dunque attorno a questo personaggio di killer tanto glaciale quanto amorevole marito e padre di famiglia, e la sua 'dualità ', la sua doppia identità ancorata ai due poli opposti di una personalità dissociata e fortemente disturbata, è la vera protagonista a restare in primo piano dall'inizio alla fine della storia: dalle origini della formazione di una famiglia, con il cruciale incontro con la futura moglie (Winona Ryder), ignara del suo lato oscuro per quasi tutta la vita, fino alla tarda cattura da parte della polizia grazie ad un infiltrato nei giri malavitosi. L'ambito eletto ad innescare una girandola infinita e superflua di regolamento di
Il tocco di stile Vromen lo riserva unicamente al primissimo piano su fondo scuro che apre e chiude lo sconcertante ritratto di killer, in grado di scrivere toccanti poesie per il sedicesimo compleanno di una delle due figlie, così come di uccidere a sangue freddo e congelare
il corpo delle proprie vittime, mai donne o bambini: è quel che vanno a documentare alcune sequenze, fino alla macabra macelleria umana, su cui d'altra parte si pone uno sguardo distaccato e asettico aderente, in una soggettiva ideale, al 'distacco emotivo' dello stesso personaggio. Per trovare un'emozione, un afflato di sentimento umano in Richard Kuklinski (Richie), bisogna girare il 'verso' e ricercarlo nel 'recto' del suo 'doppio' ritratto, là dove sono stati tratteggiati i lineamenti dell'amorevole e premuroso marito e padre di famiglia. E in quella famiglia, per sua stessa ammissione-confessione pubblica, si trovano le uniche persone che per lui valgono una richiesta di perdono e il luccichio di lacrime decisamente in imbarazzo per uscire allo scoperto su un volto che per decenni ha indossato la maschera del macho. Un volto barbuto che in questo breve monologo con lo sguardo diretto in macchina, finisce per avere più tratti in comune
con l'Amleto di Shakespeare che con quelli di un serial killer.
Bibliografia:
Nota: Si ringraziano Barter Distribuzione e Ornato Comunicazione.