Cast: Abbie Cornish (Rebecca Kamen) Laz Alonso (Detective Avery) Moon Bloodgood (Detective Moon) John Patrick Amedori (Robert) Justin H. Min (Isaac Barsi) Josefine Lindegaard (Jess) Breeda Wool (Sarah) Silas Weir Mitchell (Sullivan) Bernardo de Paula (Detective Lerner) Jeremiah OC Jahi (Analista della scena del crimine) Eduardo Roman (Albert)
Musica: Matthew James
Costumi: Jenna Smolina
Scenografia: Aurora Ariana Garcia e Daniela Medeiros
Fotografia: Dennis Zanatta
Montaggio: Marc Sedaka
Makeup: Moung Hui Park (direttore)
Casting: Amy Lippens
Scheda film aggiornata al:
08 Marzo 2025
Sinossi:
In breve:
Rebecca si sveglia in una sala interrogatori della polizia senza ricordare nulla della notte precedente. La polizia la interroga accusandola di aver causato la morte di un ciclista in un incidente stradale. Ma c'è qualcosa che non quadra in quella situazione.
Sulle prime sembra un interrogatorio in piena regola, ma di lì a poco, la protagonista, così come lo spettatore, intuiscono che si tratta di una messa in scena di cui però, non si riescono ancora a mettere a fuoco dinamiche e protagonisti, tanto da far persino supporre che si tratti di un set cinematografico. Sgominato il dubbio iniziale, ad andare in scena sono la tortura psicologica, con le ritorsioni per il trasferimento di denaro, ai danni di Rebecca/Cornish. Denaro già in possesso di un suo amante, morto nell’incendio con tutto il suo staff. A portare avanti l’interrogatorio e un manipolo di collaboratori, in realtà complici della truffa, è lo pseudo detective Avery (Laz Alonso), spietato e
senza scrupoli. D’altra parte nessuno tra i vari personaggi è dotato di un profilo che si sporga oltre la sfera bidimensionale.
Come quasi sempre in questo genere di situazioni, spesso le cose sfuggono di mano e il conto alla rovescia di una carneficina annunciata prende quasi interamente il corpo del film che, per quanto di durata contenuta, stanca ugualmente sull’onda del predominante registro del tira e molla che si fa sempre più monocorde. Nel bel mezzo di questo braccio di ferro c’è lei, la Rebecca di una Abbie Cornish fin troppo controllata, all’ombra delle drammatiche circostanze, in balia di volontà altrui. Nei ripetuti tentativi, a più mani, e a più voci, mirati a smuovere questa aggraziata montagna umana, ben più coriacea di quanto ci si potesse immaginare, si radicalizza un rimbalzo di palla ad oltranza che finisce per dominare questa storia appena sbozzata, fin quasi al soffocamento. Le cose si complicano
sempre più quando entra in scena un neonato appena adottato da Sarah (Breeda Wool) una conoscente di Rebecca/Cornish. Ma è davvero così? Il colpo di scena finale chiarisce finalmente i misteri nel mistero, mentre la polizia continuerà le sue indagini di rito, continuando a brancolare nel buio, come da copione.