I ‘RECUPERATI’ di ‘CelluloidPortraits’ - RECENSIONE - Nomination ai Golden Globe 2013: 'Migliore Attrice in un Film Drammatico' (Rachel Weisz) - Dal Festival di Roma (28 ottobre) 2011 (nella sezione Occhio sul Mondo | Focus) - Il 29 Gennaio 2014 (TV premiere)
(The Deep Blue Sea; USA/REGNO UNITO 2011; Dramma romantico; 96'; Produz.: Camberwell / Fly Films/Film4/UK Film Council/Lipsync Productions/Protagonist Pictures/Fulcrum Media Services/Artificial Eye; Distribuz.: P.F.A. Films)
Titolo in italiano: The Deep Blue Sea - Il profondo mare azzurro
Titolo in lingua originale:
The Deep Blue Sea
Anno di produzione:
2011
Anno di uscita:
2014
Regia: Terence Davies
Sceneggiatura:
Terence Davies
Soggetto: Adattamento cinematografico dell'omonima pièce teatrale di Terence Rattigan che segue i precedenti sullo schermo di Anatole Litvak (Profondo come il mare, 1955) con Vivien Leigh e di Anton Giulio Majano (Il profondo mare azzurro, 1969).
Cast: Rachel Weisz (Hester Collyer) Tom Hiddleston (Freddie Page) Simon Russell Beale (Sir William Collyer) Karl Johnson (Miller) Barbara Jefford (Mrs. Collyer) Ann Mitchell (Mrs. Elton) Harry Hadden-Paton (Jackie Jackson) Sarah Kants (Liz Jackson) Jolyon Coy (Philip Welch)
Musica: Samuel Barber
Costumi: Ruth Myers
Scenografia: James Merifield
Fotografia: Florian Hoffmeister
Montaggio: David Charap
Effetti Speciali: Colin Gorry (supervisore)
Makeup: Sophia Knight
Casting: Jane Arnell
Scheda film aggiornata al:
25 Maggio 2022
Sinossi:
In breve:
Hester Collyer (Rachel Weisz), 'moglie-trofeo' del giudice della Corte Suprema di mezza età Sir William Collyer (Simon Russell Beale), vive un’esistenza privilegiata nella Londra degli anni ’50. Ma quando si innamora perdutamente del giovane ex pilota della RAF Freddie Page (Tom Hiddleston), che ha combattuto durante la seconda guerra mondiale, decide di andare a vivere con lui e viene subito travolta dalla dura critica moralista della società londinese dell’epoca. Quando lui la lascia, l'ormai innamorata Hester tenta di uccidersi.
In dettaglio:
E' la storia di Hester Collyer (Rachel Weisz), una giovane e bella donna sposata con Sir William Collyer (Simon Russell Beale), importante giudice dell'Alta Corte di Giustizia nella Londra degli anni Cinquanta. Sebbene il loro sia un matrimonio felice, tra i due manca qualcosa: la passione. Questo porta la moglie a intrattenere una relazione clandestina con un altro uomo, Freddie Page (Tom Hiddleston), un ex pilota della Royal Air Force che combatte ancora con il suo passato, quando era in servizio durante la Seconda guerra mondiale. Una sofferenza che lo logora dentro e che lo conduce spesso ad annegare il dolore nell’alcol.
Nonostante questo suo lato cupo, Hester se ne innamora perdutamente e decide di prendere la decisione più difficile della sua vita: confessare la sua relazione extra coniugale e lasciare la vita agiata che suo marito le faceva fare per andare a vivere con il suo amante in una stanzetta in affitto. Avrà fatto la scelta giusta?
Short Synopsis:
The wife of a British Judge is caught in a self-destructive love affair with a Royal Air Force pilot.
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
Con Il profondo mare azzurro (The Deep Blue Sea) il regista britannico Terence Davies (Voci lontane… sempre presenti, Il lungo giorno finisce, Serenata alla luna, La casa della gioia, Of Time and the City) arriva almeno terzo, dopo i due precedenti di Anatole Litvak (Profondo come il mare, 1955) con Vivien Leigh e di Anton Giulio Majano (Il profondo mare azzurro, 1969). Tutti con un debito nei confronti dell’omonima pièce teatrale di Terence Rattigan cui si sono man mano ispirati. Un soggetto un po' datato, dunque, da cui, suo malgrado, per l'odierno adattamento cinematografico, Terence Davies non se l’è evidentemente sentita di tradire l’originale impianto teatrale. Tutto in The Deep Blue Sea-Il profondo mare azzurro si esprime in quei termini, e gli attori protagonisti si spalmano di buon grado su questa scelta stilistica: a cominciare proprio da Rachel Weisz con la sua Hester, sposata all’attempato giudice Sir William Collyer (Simon
Russell Beale), ma follemente attratta dall’amante Freddie Page (Tom Hiddleston).
Un passaggio di Hester/Weisz presso la casa della suocera, la Mrs. Collyer di Barbara Jefford, dà un’idea piuttosto chiara dei motivi del distacco emotivo della protagonista dal vincolo coniugale.
“Guardati dalla passione Hester, porta sempre cose poco buone!â€
“Con cosa la sostituirebbe?â€
“Con un entusiasmo controllato, è più sicuroâ€
“Ma molto noioso!â€
D'altra parte, mentre ad esempio in Matrimonio all’inglese di Stephen Frears, tale conflitto, tra suocera e nuora, era rivisitato con umoristica freschezza primaverile, qui, invece, c’è ben poco da ridere e, anzi, nelle riprese estatiche e meditabonde in cui la Weisz ha modo di far brillare tutto il suo fascino ‘dolente’ e passionale, quel che si impone per tutta la durata del film è la pesantezza di un melodramma d’altri tempi, raccontato in un lessico d’epoca di suo pari. Nella Londra degli anni Cinquanta una bella donna come la Hester di Rachel
Weisz annuncia, in voce fuori campo, mentre scrive la lettera al suo amante, la volontà di suicidarsi. Cosa che non sortirà l’effetto sperato. La visualizzazione dei suoi trascorsi, attraverso i ricordi, dovrebbero qui condurci verso un respiro cinematografico, di fatto sorpassato ampiamente, da corposi monologhi di protagonisti ammantati da quel genere di staticità che li ancora letteralmente agli interni: di edifici abitativi o di rappresentanza, così come una ‘pièce’ si lega al palcoscenico del teatro dove va in scena. La partita finisce dunque per giocarsi quasi interamente sulla scacchiera delle interpretazioni, a caccia di quelle sfumature che solo i grandi interpreti sanno regalare. E qui domina una Rachel Weisz a tutto campo, una moderna Greta Garbo, più pacata, riflessiva e controllata, a dispetto dell'ideale passionale della sua Hester!
Secondo commento critico (a cura di La parola al film)