LA QUINTA ONDA: IN QUESTO RAFFAZZONATO FANTASY PER RAGAZZI CHE INCIAMPA PER CASO NELLA FANTASCIENZA, TRA I GIOVANI PROTAGONISTI LA BAMBOLESCA EROINA DI CHLOË GRACE MORETZ

UN GAME MOVIE DIMENTICABILE!

Che si potesse trattare di una storia narrata su corde giovanili ce lo eravamo già immaginato. La quinta onda diretto da J Blakeson (la cui limitatissima esperienza sul campo, con La scomparsa di Alice Creed del 2009, la dice lunga) si ispira al primo libro The 5th Wave della trilogia fantascientifica di Rick Yancey, già noto autore di letteratura per ragazzi, appunto. Le straordinarie avventure di Alfred Kropp e la trilogia The Monstrumologist, ancora inedita in Italia, ne confermano levatura e cassa di risonanza. Ma al di là della fonte letteraria, una cosa è certa: il film non ha certo fatto un bel servizio alla scrittura. E se qualcuno non avesse letto il libro di riferimento, non credo che sarà stimolato a farlo dopo aver visto il film. Un fantasy pasticciato e orecchiato sul risaputo che inciampa sul Sci-Fi per caso: figurarsi incarnarne le autentiche radici! Una

sorta di specchietto per le allodole, più vicino ad un'operazione truffaldina di marketing che a un film di fantascienza. E non fatevi ingannare dal titolo! Di onde vere ne vedrete solo una, fiore all'occhiello di effetti speciali e visivi elementari, catturati col copia incolla qua e là, tra Indipendence Day, Deep Impact, Io sono leggenda, The Road e via dicendo, tutte pellicole declinate sul dramma catastrofico-apocalittico di ben altre levature, è chiaro. Per non dire dei risibili effetti in verde ad identificazione degli 'altri' (gli alieni) o... chi per loro. I video game docent, e pure con maggiori risorse.

E che dire poi dei modestissimi protagonisti sbaragliati sul campo?! Una sorta di esercitazione come quelle in stile marines che malamente vanno emulando, quando non ci dilettano in stucchevoli piagnistei da soup opera televisiva: dalla prima protagonista Cassie Sullivan di Chloë Grace Moretz, la cui recitazione è compressa in quella boccuccia a

cuore che esibisce ad oltranza prima di deragliare del tutto sulla più improbabile delle storie d'amore (il detestabile Twilight ha fatto da apripista con maggior stile!), ai 'misuratissimi' partner maschili di Ben Parish (Nick Robinson) e dell'ibrido Evan Walker (Alex Roe), ennesimo incensatore della specie umana, fino alla femminista moretta punk 'dura a morire' di turno, alla quale il Soldato Jane di Demi Moore potrebbe dare qualche lezione di stile che scarti dallo starnazzamento da pollaio. Il resto affonda nei cliché, come il personaggio cartoonesco del Sergente Reznik di Maria Bello - in fondo, il Colonnello Vosch di Liev Schreiber mantiene un minimo di dignità - nei cincischiamenti epidermici di reciproca conoscenza tra questi teenager slavati e alla fin fine irritanti! Un 'game movie' dimenticabile, e in tutta fretta! Altro che fantascienza!