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TORNA A CASA, JIMI! 10 cose da non fare quando perdi il tuo cane a Cipro
RECENSIONE - Un padrone pronto a tutto per il suo amico a quattro zampe nel film che ha divertito ed emozionato la giuria del Tribeca Film Festival (Miglior film nella 'International Narrative Competition') - Con Adam Bousdoukos (Soul Kitchen) - Dal 18 Aprile
"Sono cresciuto sentendomi raccontare che i turchi erano il mio nemico… Ho dovuto aspettare l’apertura del check-point, nel 2003, per poter visitare una parte della mia patria dove non avevo mai messo piede. Tutto mi è apparso strano e diverso ma, contemporaneamente, familiare. I luoghi, l’architettura, gli odori, la gente… Ho provato la paradossale sensazione che tutta quella estraneità mi fosse familiare! Come accade a Yiannis e Hasan, i protagonisti di 'Torna a casa, Jimi!', quando inizi a conoscerti e a parlarti, sempre con rispetto dell’altro punto di vista, capisci che è il modo giusto per vivere insieme. Costruire muri e dividere le persone non porta da nessuna parte…"
Il regista Marios Piperides
Titolo in italiano: Torna a casa, Jimi! 10 cose da non fare quando perdi il tuo cane a Cipro
Titolo in lingua originale:
Smuggling Hendrix
Anno di produzione:
2018
Anno di uscita:
2019
Regia: Marios Piperides
Sceneggiatura:
Marios Piperides
Cast: Adam Bousdoukos (Yiannis) Fatih Al (Hasan) Vicky Papadopoulou (Kika) Özgür Karadeniz (Tuberk) Giannis Kokkinos (Ufficiale greco) Valentinos Kokkinos (Ufficiale greco) Georgia Constantinou (Padrona di casa) Toni Dimitriou (Pambos) Marios Stylianou (Antonis) Andreas Phylactou (Giorgos)
Yiannis, a faded musician who is about to leave Cyprus for a better life abroad, sees his plans turned upside down when his dog runs away and crosses the Buffer Zone that separates the "Greek South" from the "Turkish North". Can he smuggle him back in?
Fughe rocambolesche e vite stravaganti si incrociano in una commedia sull’assurdità dei confini e sulla possibilità di abbatterli grazie a un sincero incontro con l'altro
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
La parola chiave è ‘contrabbando’. Il fattore curioso è che l’elemento di ‘contrabbando’ riguardi un cane di nome Jimi. Un nome ammiccante alla luce del titolo originale del film Smuggling Hendrix (Hendrix di contrabbando) che di lì a poco capiremo riferirsi al mitico chitarrista e cantautore statunitense Jimi Hendrix. La cosa potrà risultare strana a chiunque ma non agli occhi di un ex musicista come lo Yiannis di Adam Bousdoukos (La sposa turca, Soul Kitchen, Oltre la notte), interprete tedesco di origini greche fantastico in questa piccola perla cinematografica che camuffa un vero dramma serendosi dell’impalpabile veste della commedia. Un film che raccoglie tutti gli umori di un caos ed un trasando, usi e costumi, tipicamente greci. E’ come se il regista per l'appunto cipriota Marios Piperides (Boy on the Bridge, 2016) prendesse in prestito certe atmosfere di Un grosso grasso matrimonio greco per adattarle ad un serio problema di
politica dei muri e delle divisioni. La questione non è di poco conto. Sembra assurdo ma è semplicemente legge a Cipro, solennemente divisa tra area greca ed area turca: “nessun animale, pianta o prodotto può essere trasferito dall’area greca di Cipro a quella turca e viceversaâ€. Così quando il nostro spiantato musicista, indietro di mesi con il pagamento dell’affitto e in credito con certi figuri che lo stanno cercando, rifugiatosi in un negozio per evitare loro e la ex a spasso con il nuovo fidanzato, si vede sfuggire il suo cane Jimi, iniziano i guai e decolla la storia. Jimi corre fuori dal negozio nel tentativo di seguire la ex di Yiannis - il cane lo avevano acquistato insieme - ma ahimè, attraversa proprio la zona detta ‘cuscinetto’ dell’ONU (quella che divide per l’appunto le due aree, greca e turca dell’isola). Cercare di riportare Jimi a casa diventa così l’imperdibile